I ragazzi di KING Art Games hanno promesso che Battle Worlds: Kronos sarebbe stato un gioco estremamente difficile, per garantire ai veterani degli strategici in tempo reale ore e ore di divertimento, ma soprattutto impegno, per completare la campagna singleplayer. Uscito inizialmente su PC, seguito negli anni da patch e da un porting per le console PlayStation 4 e Xbox One. Ora è il turno di Nintendo Switch, con una versione contenente tutti gli aggiornamenti e i DLC, in uscita l’11 giugno 2019. Vediamo insieme se il titolo è un buon candidato per essere scelto nella sua versione portatile oppure sarebbe meglio procurarselo su altre piattaforme.
Trama
La trama in un RTS di solito fa da contorno rispetto al gameplay puro. Battle Worlds: Kronos non fa eccezione e presenta una storia davvero molto basilare. Kronos è un sistema solare il quale ogni re viene scelto attraverso sanguinolenti conflitti che vanno a determinare il potere al trono. Nel corso dell’ultima guerra, il mondo viene devastato dall’uso elevato di armi atomiche e tutte le fazioni fuggono a gambe levate, lasciandosi dietro distruzione e desolazione. Passano duecento anni e ci troviamo nel presente di Battle Worlds, niente è cambiato e il passato non ha insegnato nulla, poiché gli eserciti ritornano a combattere per la conquista di Kronos. Insomma, una trama superficiale che fa da “scusa” per utilizzare la nostra fazione come carne da macello contro i nemici della fazione opposta.
Tra turni ed esagoni la campagna dura più di 50 ore, (senza considerare le mappe aggiuntive che non fanno parte della storia principale) suddivisa in missioni. Si passa dai primi tre capitoli che hanno la funzione di tutorial, a missioni interessanti, in quanto diversificate e sotto certi aspetti uniche. Per esempio mi è capitato di avere a disposizione all’inizio di un capitolo poche truppe della categoria cecchino, quindi finché non si sarebbe riuscito a liberare abbastanza unità dai depositi si dovrà agire in maniera “stealth” evitando battaglie. Ripetendo le missioni si può notare che non esiste un solo modo per raggiungere l’obiettivo desiderato, garantendo ogni volta un diverso tipo di approccio, aumentando la longevità del titolo.
Gameplay
Veniamo all’aspetto più importante per un RTS, il gameplay. Come già detto il team ha voluto specificare più volte che Battle Worlds: Kronos è difficile. Tutto vero. Infatti, in questa versione si ha la possibilità di modificare il livello di difficoltà ogni volta che lo si desidera evitando frustrazione eccessiva. Perché va benissimo che sia un titolo impegnativo, il problema si pone purtroppo quando questa eccessiva difficoltà avviene fin dai primi minuti di gioco senza avere una effettiva progressività. Questo potrebbe scoraggiare giocatori novizi del genere mentre farlo apprezzare ai veterani.
Andando più nel dettaglio ogni missione(come ogni RTS che si rispetti) sarà caratterizzata da obiettivi principali e secondari, quest’ultimi saranno dei depositi nemici, i quali dovranno essere conquistati e ci permetteranno di aumentare le nostre unità rendendo più facile la conquista finale. A ogni missione, si avranno a disposizione determinati mezzi, ognuno in grado di muoversi autonomamente sotto forma di griglia esagonale. Ogni veicolo avrà la sua determinata funzione e modo di muoversi. Per esempio, il carro armato potrà spostarsi solo una volta per turno in un corto raggio d’azione con lo scopo di attirare i danni nemici. Lo scouter dal canto suo può permettersi una velocità elevata, utile per fare ricognizione nella mappa ma debole sotto l’aspetto sia fisico che di danni.
La già citata difficoltà non si può attribuire di certo all’intelligenza artificiale, la quale è pessima. Molte volte è capitato che le fazioni nemiche si comportassero in maniera casuale con nessun metodo, attaccando semplicemente chi si ha davanti. Una volta che si riesce a comprendere la loro limitata IA, risulta facile “rompere” il gioco, utilizzando tattiche che ti permettono di far attaccare un tank anziché la fanteria. La difficoltà quindi è considerabile solamente per il numero elevato dei nemici e dei danni che ci infliggono, molto superiori rispetto a noi.
Riguardo i veicoli a nostra disposizione, Sfortunatamente c’è poca varietà di unità, molto standard e poco originali. Interessante invece la meccanica del “level up” dei mezzi tramite esperienza, ottenendo bonus e nuove abilità. Per esempio l’artiglieria leggera inizialmente potrà sparare raffiche di proiettili, arrivando infine a lanciare missili. Oltre a ciò le battaglie principali avverranno principalmente a terra, poche volte avremo bisogno di utilizzare veicoli di mare e aria.
Infine il multiplayer locale è possibile fino a 4 giocatori. Assente la componente del multiplayer online, che è invece presente nelle versioni delle altre piattaforme.
Realizzazione Tecnica
In Battle Worlds: Kronos il comparto tecnico arriva alla sufficienza se si viene giocato attraverso il dock di Nintendo Switch. In versione portatile invece, con lo schermo ridotto della console si farà fatica capire quale truppa scegliere, non distinguendole l’una dalle altre. Si nota che il titolo è nato originariamente su PC e giocato con diversi comandi, complice una UI molto confusionaria e controlli scomodi per un controller. Il touchscreen di Nintendo Switch non aiuta a risolvere il problema dato che una volta provato si ritorna a utilizzare i Joy-Con. Il gioco è tradotto interamente in italiano, anche se a volte pecca di errori grammaticali e sintassi completamente sbagliata.
Il comparto grafico (non che sia importante per il genere) è abbastanza blando con animazioni e design poco ispirati. Per quanto riguarda le cutscene, un occhio anche meno esperto potrà vedere la qualità scadente delle texture dei modelli.
Altra nota dolente è il sonoro. Se funzionano gli effetti delle armi e dei veicoli tutto il resto è anonimo. Complice una colonna sonora che vi accompagna durante le vostre missioni completamente dimenticabile. Durante i filmanti del gioco è possibile ascoltare il doppiaggio italiano, anche questo zero pathos.
La Portabilità
Essendo questa una recensione riguardo la versione Nintendo Switch del titolo, bisogna considerare anche questo aspetto, ovvero per chi come il sottoscritto, utilizza la console in modalità portatile e che vorrebbe giocare quei 30 minuti che ha disposizione. Purtroppo Battle Worlds: Kronos non entra nei canoni “mordi e fuggi”, questo perché per ogni missioni si deve avere a disposizione dalle 1 alle 2 ore di tempo libero per completarle. Per ovviare a tale problema è stata introdotta una funzione di quick save in grado di far riprendere la partita da dove si era lasciata. Soluzione che potrebbe essere interessante, ma che a conti fatti, non risolve il problema dato che risulta noioso dover riprendere una missione dopo averla lasciata in sospeso per ore o giorni.
In ultimo, non vanno trascurati i controlli, che purtroppo non riescono a rendere l’esperienza comoda su Nintendo Switch. L’interfaccia e il gameplay, infatti, sono stati palesemente pensati per una fruizione su PC.