Finalmente Battlefield 2042 si è mostrato al grande pubblico e alla critica di settore grazie alla beta aperta in accesso anticipato. Dal 6 all’8 ottobre infatti, tutti i possessori del servizio EA Play, compreso chi ha prenotato il gioco,hanno potuto metter mano allo storico shooter sviluppato da DICE. Essendo stato aggiunto senza sovrapprezzo all’interno del catalogo Xbox Game Pass Ultimate, diversi utenti PC e console di casa Microsoft hanno caricato le armi e si sono buttati su campo di battaglia.
Non solo possessori di EA Play, dato che dall’8 al 9 ottobre, scaduto l’early access tutti i videogiocatori potranno provare la nuova evoluzione del brand.
Ci vorrà ancora qualche tempo prima di farsi un’idea generale della produzione, dopo il rinvio degli scorsi mesi. La nuova data di uscita recita infatti 19 novembre 2021 e secondo alcune dichiarazioni ufficiali, anticipate da alcuni leak e indiscrezioni, non dovrebbero esserci ulteriori slittamenti. Dopo qualche ora passata in compagnia di Battlefield 2042, abbiamo pensato di condensare il tutto in una analisi approfondita.
Battlefield 2042: modalità e mappa
Protagonista principale della beta di Battlefield 2042 è la modalità All Out Warfare. Si tratta della classica modalità conquista su larga scala, che vanta su console di nuova generazione, PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC la presenza si 128 giocatori. Per quanto riguarda le console old gen il numero si ferma a 68. L’obiettivo è quello di entrare in possesso del maggior numero di zone presenti sulla mappa per far scadere il più velocemente possibile il numero dei ticket della squadra avversaria (visibile in tempo reale sopra la mini mappa a schermo).
I match disputati non sono sembrati estenuanti, attestandosi su una ventina di minuti per prova. La mappa di gioco, dall’ampio respiro, è suddivisa in sezioni. Si passa infatti fra ambientazioni boschive, ottime per le imboscate, a zone molto aperte dove gli sniper esperti potranno cibarsi degli esploratori senza difficoltà.
Non mancano poi zone più strette, soprattutto il tunnel centrale situato nella zona missilistica, teatro di scontri costanti per tutta la durata del match. La mappa che prende il nome Orbital è stata mostrata diverse volte nel corso dei vari trailer gameplay rilasciati da DICE. Ambientata in Kourou, situata nella Guyana francese, ci ha sorpreso per alcune ottime trovate di level design. Protagonista indiscusso del territorio è il lancio del missile, costruito ad hoc come feature del levolution.
Durante la battaglia, in precisi momenti, i giocatori udiranno un breve countdown che porterà al lancio del missile. L’evento di gioco farà cadere una fitta nube nelle zone circostanti, ostruendo vista e rumori di sottofondo. Durante la fase di lancio, il missile risulta vulnerabile ai proiettili, infatti una volta che questo verrà distrutto, cambierà buona parte della mappa a seguito dell’enorme esplosione.
Sorprendenti gli effetti climatici, che passano da un vivido sole che scalda le attrezzature degli operatori, a buio e tempeste che rendono difficile la guida dei veicoli via terra o ostruiscono la visuale dei velivoli che solcano i cieli.
Battlefield 2042: gameplay
Già dopo i primi minuti di prova passati su Battlefield 2042 ci siamo trovati subito a casa. Lo shooting risulta solido e con un time to kill leggermente più esteso rispetto agli scorsi capitoli della saga. Alla leggera pressioni di uno dei tasti dorsali, ritroverai un comodo menù a croce dove cambiare in presa diretta gli accessori delle tue armi.
Questa piccola innovazione ci ha sostanzialmente convinto, dato che permette di switchare repentinamente in base alla zona di fight. Rimane qualche dubbio invece sugli altri menù in game, poco comprensibili e confusionari. Non ultimi per importanza i veicoli, vera colonna portante del brand e disseminatori di distruzione se messi nelle mani giuste. Come di consueto, soprattutto per i mezzi volanti, risulta difficile prendere dimestichezza con gli stessi (quanto sarebbe comodo un corso accelerato da Link).
Nella Beta è stato inoltre possibile provare 4 sui 16 specialisti che saranno presenti dal day one. Fra questi ci siamo destreggiati con Mackay, l’assaltatore munito di rampino per prendere alla sprovvista gli ignari avversari; Boris l’ingegnere equipaggiato con una fastidiosissima torretta che garantisce ottimo fuoco di copertura; Casper il ricognitore, cecchino accompagnato da un drone che permette di spottare i nemici ed infine Falk il medico, equipaggiato con una pistola spara siringhe con cui curare i compagni. Si tratta dell’unico componente del team che attraverso il defibrillatore può rianimare i compagni caduti.
Non di poco conto la possibilità di personalizzare ogni specialista con qualsiasi tipologia di arma e gadget secondario (solo l’oggetto primario di classe non può essere rimosso).
Battlefield 2042: considerazioni finali
Al netto di qualche inciampo, sia lato server che di pulizia generale (ci siamo imbattuti in alcuni bug divertenti), il titolo presenta delle ottime premesse sia per i giocatori di vecchia data che per i novizi. Rimane da valutare la qualità dei contenuti e delle mappa, che se si assesteranno sulla qualità di Orbital regaleranno molte soddisfazioni e ore di puro divertimento.
Menzione d’onore al sonoro, di ottima fattura sia per le interazioni ambientali che per le diverse bocche da fuoco e veicoli a disposizione. La scelta effettuata dal team di sviluppo, un lavoro costante e limitato al solo multiplayer, sembra aver ripagato.
Dal punto di vista grafico, il motore Frosbite continua a regalare emozioni, tra esplosioni, devastazioni ambientali e scorci mozzafiato. Battlefield 2042 è un prodotto tutto da scoprire, che è riuscito già nelle su prime ore di test a catturare la nostra attenzione, riuscendo a farci entrare in un vero scenario di guerra.