Beasts of Maravilla Island è una magica avventura fotografica, sviluppata da Banana Bird Studios che segue il filone dei non molto conosciuti giochi fotografici, ovvero titoli nei quali il nostro obiettivo sarà quasi esclusivamente quello di immortalare determinati soggetti o ambienti solitamente commissionati in qualche missione per poter proseguire.
Sicuramente parliamo di un genere di videogioco diverso dal solito, che spesso non ha quasi niente in comune con altri titoli; questo li rende appunto degli esperimenti coraggiosi ma che camminano sempre sull’orlo del baratro. Andiamo a vedere cosa Beasts of Maravilla Island ha da offrire.
In Beasts of Maravilla Island, vestiremo i panni di Marina Montez, una giovane fotografa amante della natura, la quale decide di indagare sulla misteriosa isola di Maravilla, citata spesso nel diario dell’ormai defunto nonno. Nel diario, l’isola veniva descritta come un posto magico, incantato, popolato da misteriose e affascinanti creature che non si potevano trovare da nessun’altra parte. Proprio per questo motivo, il nonno di Marina voleva preservarla facendone conoscere le sue meraviglie al mondo intero.
Anche se molto diffidente sulla veridicità delle parole scritte dal nonno, la giovane fotografa si mette lo stesso in viaggio per questa misteriosa isola pur non capendone pienamente il motivo. Una volta sbarcata sull’isola, Marina rimane sola con la sua macchina fotografica e subito nota una luminosa figura di una non meglio specificata creatura che la osserva dalla fitta vegetazione prima di svanire. Guardandosi intorno, la giovane nota subito che l’isola è diversa da tutto ciò che conosceva, con creature e flora mai viste prima, e inizia a credere che le parole del nonno non fossero frutto di fantasia.
Beasts of Maravilla Island: un gameplay semplice e rilassante, ma forse anche troppo
Passando alla sezione dedicata puramente al premere i tasti nel gioco, Beasts of Maravilla Island non presenta un gameplay profondo o articolato, anzi l’esatto opposto. Il titolo, rispetto molti altri giochi di questo genere come il recente New Pokémon Snap, offre al giocatore una più ampia libertà di esplorazione, che contribuisce a dare al titolo una maggiore sensazione di libertà, anche se alla fine, in Beasts of Maravilla Island ci ritroveremo spesso a seguire dei “binari” prestabiliti dal gioco.
Dal punto di vista esplorativo, non potremo fare molto altro che non sia camminare o arrampicarci, ma basterà anche soltanto questo a farci immergere nella vista mozzafiato che l’isola di Maravilla avrà da offrire e perderci tra i suoi incantevoli luoghi.
La parte fotografica di Beasts of Maravilla Island, probabilmente è la meno curata di tutto il gioco, e questo, per la tipologia del genere che rappresenta, è un difetto non da poco. La nostra attrezzatura da fotografo, consiste nella sola macchina fotografica, ma questo non sarebbe un problema se quest’ultima presentasse altre modalità oppure opzioni per i nostri scatti.
Purtroppo potremo solamente mirare al soggetto, spostare in alto o in basso la visuale e aumentare o diminuire lo zoom, tutto qui. Non ci saranno filtri oppure altri effetti aggiuntivi per i nostri scatti, e le foto saranno sempre “nude” e non elaborate. Insomma, una scelta forse poco adatta ad un titolo che si basa sulla fotografia, ma che potrebbe essere stata attuata per far immergere di più il giocatore in Beasts of Maravilla Island e nella sua magica natura senza filtri.
Trovare tutta la flora e la fauna da fotografare sull’isola, si rivelerà particolarmente facile per quello che riguarda la maggior parte delle specie; molte volte se ne possono trovare alcune iniziando a muovere la macchina fotografica e sfruttando un bug che ci permette di immortalare alcune specie anche se nascoste dietro ad alcuni oggetti.
Questo punto sicuramente andrebbe rivisto al più presto da parte dello sviluppatore Banana Bird Studios, perché incide negativamente sul fattore esplorativo e di osservazione del titolo. Avremo anche a disposizione un indicatore sull’obiettivo fotografico il quale ci segnalerà se il soggetto nell’obiettivo è stato già fotografato in precedenza o se si tratta di una nuova specie.
Ben più difficili saranno gli scatti fotografici che riguardano la specie primaria di ogni zona: oltre che alla classica foto per immortalare la specie, il diario di nostro nonno ci chiederà di effettuare anche delle particolari foto che ritraggono queste specie in alcuni loro comportamenti caratteristici. Non si tratterà solo di avere pazienza o fortuna per riuscire a scattare questa tipologia di foto, bensì molte saranno attivabili da noi risolvendo dei veri e propri enigmi che, anche se molto semplici, aiutano a spezzare il ritmo lento del gioco.
Faccio un esempio di queste particolari tipologie di foto ed enigmi: nella prima zona dove dovremo fotografare delle coloratissime scimmie volanti canterine proprio mentre cantano insieme. Una volta trovate, una di loro inizierà a fischiettare un motivetto che dovremo ripetere fischiando a nostra volta. Se saremo in grado di riprodurre i suoni del magico animale, ne arriveranno altri ed insieme inizieranno a cantare; sarà quindi tempo di immortalare la scena e aggiungere la foto al nostro album.
Man mano che scatteremo le foto, andremo a riempire sempre di più il nostro diario, il quale ci offrirà la possibilità di selezionare una immagine per ogni soggetto in caso di scatti fotografici multipli per lo stesso. Beasts of Maravilla Island procede così fino al suo completamento, con toni calmi e rilassanti, immergendoci in uno stupendo mondo ben curato, pieno di magia e fantastiche creature, facendoci capire sempre di più perché nostro nonno adorava così tanto l’isola da volerla proteggere ad ogni costo.
Beasts of Maravilla Island: una fotografia tecnica del gioco
Dal punto di vista grafico, anche se poteva essere fatto meglio, Beasts of Maravilla Island riesce nel suo intendo di immergerci in un mondo magico, incantato, che ci avvolge in ogni passo del nostro cammino mentre esploreremo ogni angolo della misteriosa isola.
Le animazioni delle creature e di Marina sono veramente basiche e se mentre per la fotografa potremmo anche passarci sopra, per le vere protagoniste del titolo, ovvero le creature, ci saremmo aspettati qualcosa in più in modo da poter rendere più unici i nostri scatti.
La varietà di creature e vegetazione da fotografare è buona, anche se con quelle più piccole come farfalle, insetti e funghi, si corre spesso il rischio di confonderli con alcuni già visti in precedenza.
Il comparto sonoro del titolo è davvero molto adatto alla tipologia di gioco che Beasts of Maravilla Island rappresenta, con motivetti molto tribali e versi delle creature diversi fra loro e che, nell’insieme, contribuiscono in modo notevole a farti perdere nella natura incontaminata.
Il gameplay è veramente basico ma funzionale e non risulta scomodo, l’unica accortezza sarà quella di togliere l’impostazione giroscopio dalle opzioni dei controlli, pena l’avere sempre l’obiettivo spostato e non dove stiamo puntando con la telecamera.
Devo segnalare un bug che ho riscontrato 2 volte durante la mia avventura in Beasts of Maravilla Island, ovvero Marina che rimane incastrata in alcuni oggetti dell’ambiente circostante senza alcuna possibilità di potersi muovere. Ho dovuto chiudere il gioco e riavviarlo per risolvere questo problema, ma niente che una patch non possa risolvere e che comunque alla fine non ha inficiato sul godimento del titolo.