Bedtime Blues ovvero quando andare a letto non è esattamente piacevole.
Quando nel 2014 uscì il primo capitolo di Five Night at Freddy’s riscosse subito un grande successo presso il pubblico, inaugurando il filone dei survival horror indipendenti che terrorizzavano i giocatori utilizzando principalmente oggetti della quotidianità, che mai avremmo immaginato potessero scaturire certe emozioni e paranoie.
Naturalmente un tale successo ha generato una serie di epigoni come Try to Fall Asleep o Boogeyman; è proprio di uno di questi che vi parlerò oggi, ovvero Bedtime Blues.
A prima vista molto simile al quarto capitolo di Five Night at Freddy’s, ad una settimana dalla sua uscita Bedtime Blues è stato selezionato ed inserito dal famoso portale itch.io come featured game.
Mommy, kiss me goodnight…
Una volta scaricato il gioco, abbastanza leggero con i suoi 418 MB, veniamo catapultati senza troppi fronzoli nel primo capitolo della storia.
All’inizio del capitolo in un breve video il padre del protagonista ci racconta di come sia tradizione, nella sua famiglia, tramandare di padre in figlio una scatola di giochi che andrà regalata al nuovo arrivato al compimento del quinto anno di età. Tradizione che il nostro genitore videoludico avrebbe in realtà voluto interrompere, ricordandosi di avere passato qualche guaio con quei giocattoli ma nella fretta di compiacere il padre malato acconsente, rubricando il tutto come fantasia infantile. Tante grazie, papà e nonno.
Quello che ci aspetta nel gioco è subito svelato dall’ultima inquadratura che ci mostra, dietro il sorriso sardonico del nostro Teddy, la sagoma alquanto inquietante di un coltello.
Una volta entrati negli esili panni del malcapitato bambino inizia finalmente il gioco e il nostro caro, psicotico, peluche ha preso vita ma, anzichè recapitarci coccole e carezze cercherà di ucciderci. Una premessa non molto originale magari, ma sicuramente un po’ terrificante.
La prima cosa che colpisce di Bedtime Blues è la grafica; non so perchè secondo gli autori un bambino di 5 anni dovrebbe vedere il mondo in 32 bit, ma la veste grafica pixellosa contribuisce a dare un certo carattere di individualità al titolo e a creare un’atmosfera inquietante, ben adatta quindi al tipo di esperienza che ci apprestiamo a vivere.
Ogni livello è suddiviso in due parti: una precedente a quando andiamo a letto, in cui saremo liberi di esplorare la nostra stanza alla ricerca di indizi che ci aiutino a comprendere perchè ci sta accadendo quanto avviene nel gioco e successivamente una parte in cui ci troveremo nel nostro bel lettino a cercare di dormire, scacciando allo stesso tempo Teddy.
Lo scopo primario del gioco sarà sopravvivere alla notte capitolo dopo capitolo, ora dopo ora; tenuto conto di questa suddivisione, in cui ogni capitolo corrisponde ad un’ora, il gioco completo è suddiviso in 8 parti che vanno dalla sera all’alba; una volta padroneggiati i comandi ed entrati nello schema di gioco i livelli si rivelano essere pochi e la fine (non definitiva, parrebbe) arriva prima di quanto non vorremmo, essendo il gioco completabile in poco più di un’ora.
Armati solo di una torcia elettrica, dovremo scovare Teddy facendo attenzione ai rumori che produrrà per individuarlo in giro per la stanza o sotto il letto.
Stanza che a primo acchitto somiglia in tutto e per tutto a quella di un qualsiasi bambino, con i suoi giocattoli e disegni, ma la cui tranquillità apparente non ci deve ingannare: ogni qualvolta proveremo a chiudere gli occhi per dormire qualcosa interromperà il nostro sonno, rendendoci preda del plantigrado psicopatico.
La parte più importante dell’esperienza di gioco è tutto concentrata in questo semplice concetto: Teddy proverà ad avvicinarsi a noi entrando dalla finestra o dalla porta oppure comparendo da sotto il letto per ghermirci col suo coltellaccio mentre noi, cercando di dormire per brevi tratti del livello, dovremo indovinare la sua posizione e scacciarlo con la salvifica luce della torcia, che andrà man mano ricaricata per mantenerne sempre la piena efficienza.
Ovviamente non scenderò nel dettaglio di quanto accade o di come vadano vanificati gli assalti dell’orsacchiotto, perchè la parte più divertente del gioco consiste proprio nel sperimentare queste cose in prima persona; tuttavia ci saranno alcune cose a cui dovrai prestare attenzione come controllare se ci sono mostri sotto il letto, tendere le orecchie per scoprire se la porta si apre e ovviamente ricaricare la torcia quando non starai facendo tutte queste cose o starai dormendo.
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Mi guardo intorno o chiudo gli occhi?
I controlli di Bedtime Blues sono molto semplici, con la maggior parte del lavoro demandato agli stick analogici che useremo per guardarci intorno o per camminare nella nostra stanza, il pulsante B invece verrà utilizzato per chiudere gli occhi e riposare mente il bottone A è quello con cui accenderemo la torcia. Gli ultimi due tasti che dovremo tenere a mente sono quello Y per ricaricare la torcia e ZR per guardare sotto il letto (e non dimenticarti di guardare sotto il letto!). Tutto qui.
Per superare il livello dovremo riempire la barra del sonno (in realtà un cerchio) respingendo al tempo stesso, come già detto, i tentativi di accopparci portati costantemente avanti dalla nostra adorabile palla di pelo(uche); dopo alcuni tentativi che andranno necessariamente male, portandoci a game over repentini, il tutto diventerà più gestibile grazie ad una curva di apprendimento tutto sommato abbastanza lieve, che ci consente di padroneggiare il gioco in breve, rendendo tutto una questione di tempo e pazienza.
Bedtime Blues non diventerà mai comunque realmente “facile” dal momento che la barra del sonno si riempie piuttosto lentamente e puoi star certo che tutte le volte che chiuderai gli occhi qualcosa farà rumore, una porta di aprirà o ci sarà un motivo che ti costringerà ad aprire gli occhi. E’ questo uno dei punti di forza del titolo che, come avviene con Five Night at Freddy’s, instaura nel giocatore una sensazione di paranoia che lo accompagnerà per tutta la partita.
Essere acchiappati dall’ infame Teddy non sarà mai causa di frustrazione, al contrario mi sono sempre sentito ancora più determinato a battere quel mostriciattolo e fargli vedere chi comanda!
Segnali di stile
Della scelta grafica ho già brevemente parlato, un altro elemento degno di nota è l’accompagnamento musicale che, dall’avvio del gioco contribuisce a mantenere un torno costantemente creepy. La traccia musicale è ovviamente ben supportata sia dalla musica che dagli effetti in game, uno dei miei preferiti è quello tipico delle scatole di marionette che ormai è più associato al genere horror che ai veri giocattoli (ed ineffetti non sembra molto innocente).
Completano il tutto alcuni suoni particolarmente inquietanti che potremo sentire durante la notte e che contribuiscono a creare una tensione drammatica e raccapricciante alla nostra notte da incubo.