Con l’acquisizione del gruppo ZeniMax Media da parte di Microsoft arrivato alle batture finali, il servizio in abbonamento dell’azienda americana, l’Xbox Game Pass, sta già iniziando a trarne dei vantaggi: per tutti gli utenti abbonati al servizio, infatti, sono disponibili dal 12 marzo ben 20 titoli prodotti e/o sviluppati dalla Bethseda Softworks.
Certo, alcuni titoli come Skyrim, Prey e Fallout 4 erano già stati resi disponibili verso la fine del 2020 se non addirittura prima, ma non per tutte le piattaforme su cui il Game Pass è attualmente disponibile.
Lasciando da parte questi tecnicismi, rimane il fatto che ci sono ben 20 produzioni Bethesda tra cui scegliere sul catalogo di Xbox Game Pass; tali esperienze videoludiche sono assai diverse l’una dall’altra e si rivolgono a diversi tipi di utenza.
Con questa breve guida noi di iCrewPlay cercheremo di indirizzarti verso il titolo più adatto a te, per non lasciarti da solo nel grande mare di sottogeneri videoludici targato Bethesda Softworks.
Titoli Bethesda su Xbox Game Pass: FPS puro o con elementi GDR? Fantasy o Sci-Fi? C’è solo l’imbarazzo della scelta.
La scelta proposta è indubbiamente ampia, e sebbene alcuni di questi titoli siano estremamente diversi l’uno dall’altro, altri sono invece più simili in termini di meccaniche di gioco.
Sarà proprio su quest’ultime che ci baseremo per restringere il campo di scelta:
GDR Fantasy
TESO, Skyrim, Oblivion e Morrowind
Partiamo con una delle saghe videoludiche fantasy più famose di sempre, quella dei The Elder Scrolls.
Sull’Xbox Game Pass potrai trovare gli ultimi 3 capitoli della saga: Skyrim, Oblivion e Morrowind + il capitolo online.
Prima di scegliere con quale dei tre approcciare per primo, tieni in considerazione questi fattori:
- la complessità delle meccaniche GDR diminuisce con l’uscita dei vari capitoli, risultando particolarmente accessibile nel 5° capitolo (Skyrim) ed estremamente articolata nel 3° (Morrowind)
- il capitolo più recente (Skyrim) è stato rilasciato 10 anni fa. Per gli standard odierni, dunque, il motore grafico è già piuttosto vecchio; nulla di male in senso generale, ma preparati a dover accettare diversi compromessi in termini di fisica dei movimenti dei personaggi, oltre ad una qualità poligonale che nel caso di Morrowind è tranquillamente definibile come retrogaming.
- TESO (The Elder Scrolls Online) è un vero e proprio MMORPG ambientato nell’universo della saga made in Bethesda. Non è dunque un’avventura single-player paragonabile agli altri capitoli, ma potrebbe soddisfare la tua voglia di giocare online condividendo con altri utenti il mondo di Tamriel.
GDR post-apocalittico
Fallout 4, Fallout New Vegas e Fallout 76 (Bonus: Fallout 3)
Quando i draghi e la magia lasciano il posto a fucili al plasma ed armature atomiche, può voler dire una sola cosa: siamo entrati nel mondo di Fallout.
Così come per la saga precedente, anche per quanto riguarda quella di Fallout sull’Xbox Game Pass potrai trovare gli ultimi 3 capitoli della saga + il capitolo online.
Per capire cosa aspettarti da questi titoli, ecco i fattori da tenere in considerazione:
- in aggiunta alle classiche meccaniche GDR delle serie Bethesda, in tutti i capitoli di Fallout sono presenti anche delle meccaniche survival, che si fanno via via meno complicate sino ad arrivare all’ultimo episodio, dove, per esempio, è stata eliminata la meccanica del consumo di armi ed armature a seguito dell’utilizzo prolungato.
- Similmente a quanto accaduto per la serie dei TES, anche qui il motore grafico e fisico non è invecchiato benissimo: se in Fallout 4 si raggiungono comunque livelli sufficienti, in Fallout New Vegas e Fallout 3 (già presente da diverso tempo sull’Xbox Game Pass) bisognerà accettare sia i movimenti legnosi dei personaggi che una pulizia grafica molto spartana.
- Fallout 76 è l’esperienza MMORPG del mondo di Fallout: ne condivide pregi e difetti, sebbene rimanga il progetto meno apprezzato della serie. Assolutamente NON da provare prima degli altri capitoli, ma approcciarsi solo come seconda o terza esperienza.
N.B. Qualsiasi capitolo della saga dei The Elder Scrolls o di quella dei Fallout, sarà sempre e comunque un titolo open-world.
Immersive-sim
Prey, Dishonored e Dishonored 2
Abbandoniamo ora il mondo dei Giochi di Ruolo per immergerci in quello degli immersive-sim con Prey, Dishonored e Dishonored 2.
Prima di tutto, una breve infarinatura del genere videoludico cui abbiamo appena fatto riferimento: Un immersive-sim è un tipo di videogioco che non obbliga il giocatore a raggiungere un dato obbiettivo in uno specifico modo. La scelta sul come portare a compimento una missione spetta unicamente al giocatore. Esempio classico, decidere se intrufolarsi, tramite un’entrata segreta, in maniera stealth all’interno di un complesso nemico oppure se metterlo a ferro e fuoco sin dai cancelli di ingresso.
Vediamo ora le principali differenze tra i titoli indicati in precedenza:
- i due capitoli con protagonista Corvo Attano (Dishonored e Dishonored 2), ti trasporteranno in un mondo steampunk, dove, tuttavia, tecnologia e magia coesistono. Le meccaniche di combattimento in prima persona sono soddisfacenti sia per quanto riguarda il combattimento puro (esclusivamente all’arma bianca) che per le fasi stealth.
- In Prey, invece, le atmosfere saranno molto più horror, vedendoci come unici sopravvissuti all’interno di una stazione spaziale invasa da una razza aliena. Qui, le fasi di combattimento saranno prettamente con armi da fuoco (il melee è contemplato, per quanto poco soddisfacente).
- Sebbene in entrambi i titoli (considerando un unico gioco i due dishonored) siano presenti elementi GDR, questi sono molto più marcati in Prey, nel quale riescono ad indirizzare lo stile di gioco del giocatore. Nei 2 capitoli di Dishonored, invece, questi funzionano più da contorno, essendo attivabili in quasi tutte le situazioni.
- La nave spaziale di Prey risulterà essere un enorme mondo di gioco interconesso da caricamenti tra una macro-zona e l’altra; nei due Dishonored, invece, ci saranno delle macro-aree open-world limitate all’episodio/capitolo/livello che si sta affrontando in quel momento.
FPS duri e puri…o quasi!
Wolfenstein, Doom e Rage 2
Qui non c’è molto da dire, siamo di fronte a dei veri e propri giganti del genere sparatutto in prima persona (FPS).
Partiamo dunque con la nota dolente, in quanto, la saga di Wolfenstein risulta monca del 2° capitolo: nell’Xbox Game Pass sono infatti presenti il 1° ed il 3°, oltre al prequel della saga.
Il consiglio è ovviamente quello di giocarli in ordine di uscita, per poter godere capitolo dopo capitolo delle varie implementazioni al gameplay, oltre che del miglioramento grafico minimo ma costante avvenuto nel corso del tempo.
La saga di Wolfenstein risulta essere un FPS dalla forte impronta narrativa, che tuttavia non disdegna un certo grado di interattività nelle fasi di gameplay. La fase di Shooting è ovviamente il fiore all’occhiello della serie.
Se invece eliminiamo la componente narrativa e riempiamo il gameplay di esecuzioni splatter e musica Djent, ecco che otteniamo Doom Eternal.
Sull’Xbox Game Pass sono presenti quasi tutti i capitoli della serie, tuttavia avrebbe poco senso indirizzarti verso un titolo che, di fatto, è solo più vecchio e più macchinoso dell’ultimo uscito; è innegabile che Doom Eternal sia il migliore esponente della saga. Se dunque vuoi approcciarti ad uno sparatutto ultra-frenetico, la miglior scelta possibile è quella di lanciarti a capofitto in quest’ultimo episodio.
Piccola menzione bisogna farla anche per Rage 2: di certo il meno apprezzato tra i capitoli qui sopra proposti, ma non per questo meritevole di essere totalmente ignorato (QUI la nostra recensione).
Curiosamente, questo titolo riesce a riunire (forse non nel migliore dei modi) quasi tutti i generi finora trattati: siamo infatti di fronte ad un Action-GDR in prima persona, ambientato in un universo post-apocalittico, con fasi di combattimento da sparatutto-arcade.
Peccato che il primo capitolo sia stato già eliminato dal catalogo dell’Xbox Game Pass.
Bethesda e Microsoft hanno scoperto le loro carte: ora la scelta spetta a te
Qui si conclude la nostra mini-guida ai titoli Bethesda introdotti recentemente nell’Xbox Game Pass.
Nella speranza che ti possa aver dato anche un minimo aiuto nel raccapezzarti nel mare di offerte proposte dal servizio in abbonamento di Microsoft, non posso fare altro che lasciare la decisione finale nelle tue sapienti mani da videogiocatore.
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