Quando c’è una squadra di esperti sul campo nel team di sviluppo di un gioco, siamo sempre in mani sicure.
Il processo di sviluppo di Beyond Blue ha coinvolto scienziati, biologi marini e una stretta collaborazione con l’equipaggio di Blue Planet II della BBC, fieri di farci sapere di più sui misteri e i pericoli degli oceani del nostro pianeta.
I giochi che aspirano sia a intrattenere che a educare hanno bisogno di avere un equilibrio tra apprendimento genuino e narrazione coinvolgente, e Beyond Blue cerca di toccare entrambi i punti:
“I nostri oceani sono nei guai. Il cambiamento climatico, i rifiuti di plastica e la pesca eccessiva stanno causando enormi danni alla vita sottomarina in tutto il mondo. Ispirato dalla serie Blue Planet II della BBC, lo sviluppatore E-Line Media ha realizzato un videogioco che si concentra sugli scienziati che stanno cercando di capire il nostro impatto e sembra che stia creando titoli che trovano un migliore equilibrio tra l’apprendimento autentico e un gameplay robusto e coinvolgente“.
Beyond Blue vuole essere un gioco educativo e rilassante sulla vita marina dei nostri oceani
Beyond Blue è un simulatore di immersioni in terza persona che ti immerge nel tranquillo blue dell’oceano Pacifico occidentale.
Ci si infila nelle pinne inzuppate di Mirai, una biologa marina che sta seguendo un branco di balene mentre documenta varie creature sottomarine.
Insieme a un piccolo team di scienziati, Mirai studia la famiglia delle balene registrando i loro canti e osservando il loro comportamento nella speranza di approfondire le sue ricerche su questi giganti del mare.
Beyond Blue è suddiviso in otto immersioni separate che fungono da capitoli acquatici per la breve storia complessiva.
Ogni immersione inizia con il nuoto verso una boa elettronica che individua le creature sottomarine da trovare e scansionare. La tecnologia futuristica permette a Mirai di immergersi senza sforzo nell’acqua ed i controlli del movimento subacqueo sono fluidi e soddisfacenti.
Ogni immersione si trova in un angolo diverso del nostro oceano.
Ci sono punti di passaggio che fanno progredire la storia, ma si è liberi di esplorare gli ambienti incredibilmente realistici a proprio piacimento.
Mirai e il suo team tengono un livestream online durante le immersioni: in ogni capitolo c’è una conversazione costante sulla ricerca di determinati pesci e perché il team prende certe decisioni. La spiegazione continua su quello che stai facendo e perché rende sicuramente la documentazione e la scansione più di un’inutile attività lavorativa.
Quando si trova la creatura individuata è possibile utilizzare un piccolo drone (a forma di manta) per avere un primo piano per esaminare e registrare i segni, suoni e caratteristiche dell’animale.
Ti ricordo però che questo è un gioco che punta esclusivamente ad essere rilassante ed educativo: anche se ti troverai faccia a faccia con giganteschi capodogli, squali martello e calamari giganti, non ci sarà alcun pericolo: non c’è possibilità di morte, cosi come l’avvicinarti alle creature non comporterà nessuna reazione.
Quando si finisce un’immersione si ritorna in un piccolo sottomarino che funge da base di partenza. Le creature che scansioni vengono inserite in un database con alcune informazioni su ogni specie trovata durante l’immersione. Il sottomarino è anche un’opportunità per chiacchierare con i colleghi di Mirai e fare telefonate a casa alla famiglia.
Il gioco segue sempre lo stesso ciclo: tornare al sottomarino, parlare dei risultati, fare immersioni, tornare al sottomarino, parlare dei risultati, fare immersioni… sì, è piuttosto ripetitivo, ma le informazioni di scansione e i mini-documentari che si trovano sul tablet del sottomarino aiutano in qualche modo a spezzare il ritmo.
Ci troviamo però in acque… torbide
Purtroppo, molte delle immersioni di Beyond Blue si sentono un po’ troppo poco ispirate, anche gli ambienti più attivi si sentono vuoti: non si ha mai la sensazione che l’oceano brulichi di vita.
Gli ambienti cercano di essere diversi tra loro per quanto riguarda la capacità di catturare con successo le meraviglie del mare.
Un livello in particolare ti immerge negli abissi, una fossa oceanica senza mappa, lasciandoti esplorare i suoi corridoi rocciosi con una trepidazione entusiasmante. Ma poi arriva il livello successivo, composto solo da una foschia blu di oceano aperto senza nulla in vista e creature messe lì a caso.
Capisco che il mare aperto è uno strato essenziale dell’oceano, ma dedicare un’intera immersione a uno spazio essenzialmente vuoto mi ha lasciato un po’ deluso, soprattutto perché ci sono solo una manciata di capitoli.
Ci sono alcuni momenti interessanti, ma sia gli ambienti che la narrazione rimangono spassionati durante le tre ore di gioco, con diverse trame che trovano poca aria da respirare.
Il gioco cerca di toccare anche tematiche importanti, per esempio gli effetti devastanti dell’estrazione mineraria d’alto mare e come certi elementi inquinanti stiano rendendo il mare un ambiente tossico per la fauna selvatica, ma poi si passa rapidamente ad altro e non si fa niente a riguardo.
È presente inoltre una sottotrama sulla nonna di Mirai che ha il morbo di Alzheimer, che però non porta da nessuna parte.
Si percepiscono le buone intenzioni del gioco attraverso la dedizione al realismo e il database di creature, ma è tutto infangato da una narrazione poco brillante.
Il cuore pulsante di Beyond Blue si trova indubbiamente all’interno dei video mini-documentari del gioco
Man mano che si procede attraverso i capitoli di Beyond Blue si cominciano a sbloccare video che forniscono informazioni approfondite sullo stato degli oceani della Terra.
Questi offrono una prospettiva che apre gli occhi sul cambiamento climatico e sul nostro atteggiamento nei confronti del pianeta e danno una visione esperta dei luoghi e delle specie viste nel gioco. I biologi e gli scienziati che danno la voce a queste clip sono appassionati di studio e di salvataggio dei nostri oceani vibranti, ed è un peccato che questo sentimento presente nei video non si traduca mai nel gioco.
Il precedente gioco d’avventura di E-line Media, Never Alone è stato brillante nel presentare le storie e le lezioni di vita dei Nativi dell’Alaska attraverso lo stesso tipo di video documentario: è una storia che coinvolge emotivamente.
Beyond Blue è il gioco perfetto per affrontare i temi importanti che i suoi video presentano, ma non approfondisce mai abbastanza queste idee: i capitoli sembrano una raccolta di lezioni calme e interattive piuttosto che un appassionato appello all’azione e al cambiamento, e questa è stata una grande mancanza.
Beyond Blue è attualmente disponibile su PC, Xbox One, PlayStation 4, Nintendo Switch e Apple Arcade.
Per ulteriori informazioni, visita il sito ufficiale del gioco.