Dopo le polemiche dei giorni scorsi, Michel Ancel non ci sta e decide di rispondere alle accuse fatte sul suo conto riguardo la gestione di Beyond Good And Evil 2, creazione di casa Ubisoft che aspettiamo ormai da parecchi anni.
Ma ricapitoliamo le vicende passate: da qualche giorno Michel Ancel ha lasciato il mondo del gaming, lasciando così il progetto scoperto e senza una guida. A quanto pare, varie fonti interne ammettono che il progetto sia ormai in via di chiusura. Secondo però un’inchiesta di Libération di qualche giorno fa, le cose non starebbero così: Ancel verrebbe accusato di pressing psicologico nei confronti del suo staff, bloccando più volte il processo creativo e rallentando così l’intero progetto.
Beyond Good And Evil 2: la risposta di Michel Ancel
Michel Ancel, attraverso il suo profilo Instagram, decide di rispondere alle critiche di Libération rispondendo con tre punti fondamentali.
Innanzitutto, Ancel risponde dichiarandosi estraneo alle accuse di gestione tossica: “Io non dirigo il team. Io porto una visione, managers e produttori decidono cosa fare e come, avendo un grande potere decisionale in questo. Perchè i giornalisti non parlano di ciò?”
Il secondo punto riguarda invece le accuse sui suoi cambi continui di direzione, dichiarandole false e scrivendo come lui abbia più volte spiegato al team il perchè non si dovessero cambiare vari aspetti del gioco che secondo lui erano già perfetti così (personaggi, pianeti, etc.). Ancel invece parla di come ci fossero alcune persone del team che cambiavano questi aspetti senza ascoltarlo e che “i managers sono lì per risolvere quelle situazioni”.
Ultimo punto, il famoso video gameplay del 2017: Ancel rigetta le accuse di falso, parlando di come non fosse un semplice video ma fosse appunto una demo giocabile che ha reso possibile la successiva demo del 2018 e che fosse un capolavoro per l’industria videoludica.
Ancel proprio non ci sta quindi, invitando Libération a ritrattare e intima che risponderà ad ogni singola accusa mossa da quelle poche persone che vogliono distruggere il suo progetto.
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