Bisogna chiedersi quindi: esiste occasione migliore per sfoderare 4 Joystick, accendere la vostra console e dare vita ad un Party Game che possa incontrare le capacità di tutti i tipi di giocatori? Ecco avvicinarci finalmente al succo del discorso perché, Big Crown: Showdown, il titolo che recensiremo oggi, sembra proprio perfetto per questa evenienza. Sarà riuscito il titolo sviluppato dai ragazzi di Hyper Luminal Games Ltd a cogliere il vero spirito del Natale? Scopriamolo insieme!
Run Boy Run
In Big Crown: Showdown interpreteremo un guerriero medievale intento a sfidare i suoi compagni in pericolosissimi percorsi ad ostacoli. I giocatori, che andranno da un minimo di 2 fino ad un massimo di 4, dovranno competere fra loro cercando di raggiungere la fine del percorso, raccogliendo più monete possibili e morendo il minor numero di volte. I partecipanti avranno 5 vite a testa e ne perderanno una ogni volta che moriranno cadendo dal tracciato o finendo in una qualsiasi delle trappole mortali sparse in giro per i percorsi.
Bisogna inoltre considerare che gli altri giocatori potranno facilitare il processo di eliminazione dei propri compagni colpendoli con dei pugni, che potranno essere normali o caricati in base alla potenza che vorrete inferire al colpo. Le collisioni subite spingeranno la vittima fuori dal tracciato ma, se questa sarà dotata di riflessi fulminei, potrebbe comunque salvarsi con un balzo felino o attivando lo scudo al momento giusto. Ogni combattente infatti potrà alzare lo scudo per difendersi dai colpi ma, per salvarsi dall’impatto dei pugni avversari, dovrà direzionarlo perfettamente verso l’aggressore: questa mossa, oltre a difendere il giocatore, sbalzerà via l’attaccante mettendo in serio pericolo la sua vita.
Show must go on!
Se non bastassero gli avversari e le trappole, a complicare la faccenda arrivano altri due fattori fondamentali: gli scrigni pieni di monete da raccogliere e il fatto che la telecamera di gioco continuerà a procedere senza sosta qualsiasi cosa accada in gioco.
Durante il percorso saranno presenti alcuni bauli che, se colpiti a dovere, rilasceranno nella zona a loro circostante un gruzzolo di monete che i giocatori dovranno raccogliere il prima possibile. Dato che il vincitore sarà colui che riuscirà a portare a casa più gettoni e a morire meno volte durante la partita, vi risulterà piuttosto facile comprendere il delirio che si scatenerà ogni volta che sul tragitto apparirà uno scrigno.
Come dicevo in precedenza poi, la telecamera che inquadra l’azione dall’alto procederà costantemente noncurante della battaglia all’ultimo sangue che sta inquadrando. Ciò vuol dire che, i giocatori che non riusciranno a superare un paio di ostacoli di fila, o che per qualsiasi altro malaugurato motivo resteranno indietro rispetto alla comitiva, verranno eliminati dal gioco perdendo così una vita.
Castelli, piramidi e ghiacciai
I tracciati da poter scegliere sono 15 suddivisi in 3 biomi differenti. Ogni tracciato può essere completato in una manciata di minuti tant’è che una partita a Big Crown: Showdown ne comprenderà fino a 10 così da raggiungere una durata più congrua. I percorsi, pur essendo fin troppo brevi, risultano ben fatti sia dal punto di vista estetico che da quello delle “distrazioni” che andranno ad infastidire i giocatori.
Ogni tragitto sarà infatti identificato da un’asperità che lo caratterizza come delle enormi presse di roccia, dei tubi che emettono un forte getto di aria compressa, delle sottili lastre di ghiaccio su cui saltare e tante altre fantasiose diavolerie. Anche il colpo d’occhio generale degli scenari è piuttosto buono, certo, rimaniamo sempre su delle ambientazioni di ispirazione piuttosto classica ma queste risultano comunque ben caratterizzate da un piacevole stile cartoon e da una vena casinara e divertente che permea tutto il titolo.
Attraverserete il deserto costellato da rovine e piramidi, affronterete l’ira silenziosa del freddo visitando sperduti porti vichinghi e verrete messi alla prova sulle alte mura di un castello medievale ricco di insidie in un susseguirsi di scenari mutevoli e unici che si rivelano perfetti per affrontare i vostri nemici. Unica grande pecca è il loro numero, gli scenari infatti sono troppo pochi e, anche se il prezzo di Big Crown: Showdown è contenuto, il titolo pecca un po’ riguardo alla mole di contenuti.
Non tutte le ciambelle vengono con il buco
Problematiche importanti di Big Crown: Showdown sono sicuramente la presenza di una sola modalità di gioco, la carenza di giocatori online e l’impossibilità di giocare in solitaria. Il titolo non include infatti nessuna modalità campagna né dei bot che possano sopperire alla mancanza di giocatori fisici o virtuale da poter sfidare.
Detto brevemente: non potete giocare da soli, online non troverete giocatori (almeno per adesso) e in un paio di partite avrete già visto tutti gli stage disponibili. Nonostante ciò il gioco ha delle meccaniche di gioco molto semplici ma comunque divertenti e appaganti: difendendosi al momento giusto usando lo scudo, eseguendo dash in aria con il pugno caricato e districandosi fra la marea di oggetti appuntiti che vorranno trafiggervi, darete vita a azioni piuttosto entusiasmanti se affrontate con la giusta compagnia. Va inoltre lodato il design dei livelli, sempre densi di situazioni inedite e belli da vedere.