Sviluppato da Exalted Studio e pubblicato da Dear Villagers, Big Helmet Heroes è un picchiaduro in 3D a scorrimento orizzontale forte di un umorismo leggero e parodistico oltre che di un impianto ludico molto votato alla cooperazione (seppur solo locale). Noi abbiamo provato quasi tutto il roster di bizzarri cavalieri su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione. Pronto ad affrontare orde e orde di nemici in armature (e non solo)?
Big Helmet Heroes tra risate e mazzate
Big Helmet Heroes esordisce con una sorta di intro animata che mette subito le cose in chiaro: il titolo non ha alcuna intenzione di prendersi sul serio. Tutt’altro, il suo scopo sfiora la parodia del mondo cavalleresco offrendo un’avventura fuori di testa, lineare e condita da un umorismo leggero, mai volgare (quindi perfettamente trasversale per fasce d’età) e prevalentemente “fisico”.
Questo perché tutti i personaggi del roster e i nemici sono privi di voce e parole (hanno però dei versi) e basano tutto sul motore 3D del gioco e il loro aspetto deformed a cui si sommano le cut scene in 2D con lievi animazioni che uniscono i vari scenari di gioco. Il tutto per una longevità media non molto alta ma in linea col genere (si può completare anche in 5-6 ore a seconda della bravura dei giocatori) spalmata in 20 livelli tutti discretamente differenti tra loro.
La storia, o meglio, il punto d’inizio delle vicende è dato dalla nostra partecipazione a un torneo medievaleggiante che ben presto si tramuta in un’occasione per una stravagante creatura di rapire la nostra sovrana. E cosa può mai fare un cavaliere privato della sua guida? Inseguirla per cercare di salvarla, ovviamente. L’incipit è quindi abbastanza scontato e abusato: rapimento (Peach è la maestra in questo) e salvataggio. Eppure le gag che condiscono le vicende di Big Helmet Heroes funzionano e divertono, approfittando dei toni scanzonati dell’opera per infilarci dentro un po’ di tutto, mescolando anche le ere: si passa da labirinti fatti di balle di fieno a spiagge con tanto di gonfiabili stravaganti.
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Un gameplay semplice e puramente divertente
Big Helmet Heroes non innova assolutamente niente ma riesce a donare al genere una rinfrescata non indifferente. Lo fa sempre con il già citato umorismo e un’ossatura ludica forte e appagante ma, soprattutto, divertente. Menare le orde di nemici su schermo è semplicemente divertente, nonostante l’inevitabile ripetitività dell’azione. Divertimento che, per inciso, si moltiplica in caso di buona compagnia in co-op.
Procedendo con ordine, Big Helmet Heroes è un picchiaduro in 3D (o beat’em up che dir si voglia) a scorrimento prettamente orizzontale che, a seconda dei livelli, si allarga spaziando anche con altre proiezioni come quella a volo d’uccello in stile simil Diablo. Lo scopo, come detto, è semplice: andare dal punto A al punto B mazzuolando qualsiasi nemico ci si pari davanti.
E per farlo, il titolo ci offre un vero esercito di cavalieri (ne sono 36), tutti da sbloccare e imparare a padroneggiare. La varietà al colpo d’occhio potrebbe però ingannare in quanto, essenzialmente, si tratta solo di quattro classi specifiche (Guerriero, Bruto, Furfante e Monaco) e caratterizzate da set di mosse, velocità del colpo, energie e abilità speciale. Quest’ultimo è l’unico vero elemento che caratterizza ogni personaggio, alcuni dei quali, infatti, sembrano semplicemente delle reskin con eguale set di mosse standard.
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Per fortuna, le classi sono ottimamente distinte tra loro e soprattutto i primi eroi regalano sorprese non da poco. Basti pensare al “colosso” che, come abilità speciale, è in grado di diventare gigante per un tempo determinato. Il primo protagonista, invece, può evocare un orda di pecore che riempie lo schermo travolgendo gli avversari. E questi sono solo due esempi di una vasta gamma di abilità fuori di testa e sinceramente gradevoli da padroneggiare.
All’abilità speciale e al set di attacchi di ogni combattente si affiancano le armi. Ogni guerriero ha la sua ma ogni livello è pieno zeppo di armi di ogni tipo. Roba folle come carote giganti, spade letteralmente incastrate in un sasso (sì, l’estrazione di Excalibur non è andata a buon fine), fucili che sparano ogni cosa, lance di dimensioni esagerate e tanto, tanto altro da scoprire. A questi, si aggiungono gli oggetti per curare l’energia vitale e quelli per la barre dell’abilità speciale.
Non solo, esistono anche dei particolari fiori che potrai ottenere sconfiggendo nemici, rompendo cose o accarezzando pecore (ebbene sì) che andranno ad accumularsi in un’ulteriore barra che sfocia in un pacco regalo che cade dal cielo. Per quanto riguarda il livello di difficoltà, Big Helmet Heroes è abbastanza accessibile e non abbiamo riscontrato mai grossi problemi, salvo in alcune particolari orde.
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A tal proposito, in single player potrai affrontare il livello scegliendo ben due tra tutti i personaggi sbloccabili. A questi due, in caso di salvezza in loco di ulteriori altri personaggi, il roster può ampliarsi. Per il game over, dovrai portare a zero tutte le barre di energia vitale dei personaggi attivi. Barre dell’energia che si ricaricano autonomamente (sempre se non si sono consumate del tutto, in quel caso il personaggio è fuori dai giochi) quando il personaggio viene messo in “panchina”.
Si può quindi effettuare uno switch intelligente prima del K.O. definitivo e questo agevola un pochino l’esperienza. Esperienza che offre il meglio di sé in co-op locale (niente online, ahi noi) dove ogni giocatore ha il suo personaggio e tocca collaborare e sopravvivere, insieme, alle innumerevoli e chiassose orde di Big Helmet Heroes.
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Grafica e sonoro
Big Helmet Heroes presenta uno stile grafico chiassoso, cartoonesco e simpatico, in linea con la filosofia caciarona del titolo. Nulla di originale, sia chiaro, l’ultra deformed medievaleggiante non è una novità eppure il caos che nasce su schermo coinvolge e riesce a restituire l’atmosfera divertita e divertente che vuole promuovere con tutto se stesso. Inoltre è intrigante la varietà delle aree di gioco con alcuni scorci sinceramente niente male (immaginatevi una vasta prateria lussureggiante sul cui sfondo si staglia una sagoma di un unicorno muscoloso…).
Il sonoro è molto gradevole con sonorità che remixano altre più note e con una varietà coerente con quella delle aree che andremo ad affrontare. Buoni anche gli effetti sonori, molto azzeccati. Infine, da segnalare la gradita presenza dei sottotitoli in lingua italiana anche se il gioco offre una mole di contenuti testuali abbastanza bassa.