Quando ho avviato per la prima volta Binarystar Infinity sulla mia Nintendo Switch, mi è subito balzata alla menta una frase: “Plug and Play”.
Questo indie shoot’em up a scorrimento laterale, sviluppato dal francese Cedric Ricci risulta infatti essere un perfetto esempio di tale definizione: in pochi secondi veniamo introdotti alla Trama e lanciati nella mischia, dove un Gameplay (se possibile, ancora più minimale della trama stessa) frenetico ci da il benvenuto a suon di cannoni laser e musica elettronica.
Ma adesso rallentiamo un attimo (cosa che, ti assicuro, Binarystar Infinity non fa mai durante le sue partite) ed analizziamo con calma questo pregiatissimo prodotto videoludico.
Binarystar Infinity: trama semplice, Gameplay semplicissimo… ma dannatamente difficile!
Il primo impatto con Binarystar Infinity è un vero e proprio tuffo nel passato: appena avviato, il gioco non perde tempo in inutili preamboli e ci piazza davanti in un colpo solo l’intera Trama (tra l’altro non necessaria per un titolo del genere) presa direttamente dal cinema fantascientifico degli anni 80′: “Data stellare 2258.42, Talios. La luna principale del nostro sistema è stata distrutta da una nave madre sconosciuta. In qualità di miglior pilota della forza spaziale Binarystar, sei incaricato di valutare la minaccia, reagire strategicamente e distruggere l’invasore sconosciuto”.
Pochi istanti dopo ci ritroviamo soli, nello spazio più profondo, con un solo ed unico scopo: distruggere qualsiasi cosa ci si parerà davanti. Null’altro ci viene detto (e null’altro ci occorre sapere) in merito alla nostra missione, dal momento che, una volta preso il controllo della nostra nave spaziale, sarà il Gameplay a farla da padrone.
La filosofia di gioco scelta per Binarystar Infinity è quanto di più semplice possa esistere: “spostati, spara, spostati di nuovo, spara di nuovo”.
Tramite lo stick del joy-con potremmo muovere la nostra navicella in totale libertà, per sparare sarà sufficiente premere uno qualsiasi dei tasti di comando (A,B,X,Y) presenti sull’altro joy-con.
All’incredibile semplicità dei comandi è tuttavia associato un Gameplay estremamente difficile.
Il ritmo di gioco cui ci sottopone Binarystar Infinity va ben oltre il frenetico: i nemici esplodono con la stessa frequenza con cui appaiono sullo schermo, ed i potenziamenti rilasciati devono essere raccolti facendo attenzione a non impattare contro gli ostacoli presenti sul percorso.
La minima distrazione comporterà la perdita di una vita da parte nostra, ed una volta arrivati a 0, la partita terminerà.
Sarà ovviamente possibile ottenere vite extra in-game, al pari di tutta una serie di potenziamenti utili al completamento della missione: più cannoni da cui sparare, diversi tipi di proiettili, piccole stazioni orbitanti che forniranno da scudo etc.etc.
Risulta palese come il Gameplay di Binarystar Infinity sia un’arma a doppio taglio, dal momento che, sebbene possa risultare stimolante per degli ipotetici hardcore gamers, otterrà l’effetto opposto (essere particolarmente frustrante) per chi non cerca un’esperienza così punitiva.
Questo non è ovviamente un difetto del titolo, dal momento che il suo scopo finale è quello di rievocare i fasti degli shoot’em up arcade dell’epoca, missione pienamente riuscita.
Comparto Tecnico: colonna sonora spettacolare, grafica molto apprezzabile ma con evidenti difetti di progettazione
In merito al Comparto Tecnico di Binarystar Infinity c’è molto da dire, iniziando dalla colonna sonora stellare composta da Christophe Leipp-Casallès. Le armonie Dark-Synth risultano una vera e proprio arma in più, riuscendo a trascinare il giocatore in un vero e proprio vortice Sci-Fi.
Già soltanto il tema principale, udibile nel menù iniziale, testimonia la qualità delle musiche presenti nel titolo.
A livello puramente personale, confesso di ascoltare la colonna sonora di Binarystar Infinity anche al di fuori del gioco.
Per quello che riguarda il Comparto Grafico, invece, sebbene anch’esso si attesti su livelli apprezzabili, vi è una grave pecca che mina la qualità totale del prodotto.
La palette cromatica di Binarystar Infinity è composta unicamente dal contrasto bianco/nero, con la presenza molto limitata del colore rosso: ebbene, in-game risulterà estremamente difficile (per non dire impossibile) distinguere i proiettili avversari dagli sprite delle loro esplosioni.
Troppe volte mi sono ritrovato ad essere colpito da qualcosa che non credevo essere un colpo avversario, ma bensì l’animazione di un’esplosione random.
Purtroppo, in un titolo come Binarystar Infinity, dove è necessario comprendere tutto ciò che accade su schermo, un difetto del genere risulta essere particolarmente limitante nel godimento finale del prodotto.
Modalità Multiplayer ed Endgame
Sarà possibile affrontare tutta la campagna di Binarystar Infinity in modalità Co-Op in locale. Attenzione però, questa scelta non comporterà un aumento della difficoltà, anzi, raddoppiando la potenza di fuoco, l’intera esperienza risulterà più semplice da portare a termine…a meno che non si decida di attivare il fuoco amico; in quel caso, l’inferno è assicurato.
Una volta terminata la campagna principale, composta da 8 missioni, sarà inoltre possibile sbloccare due nuove modalità (quattro se si considerano le rispettive modalità Co-Op annesse): la modalità survival (in pratica una endless run) e la modalità boss rush, dove potremmo affrontare tutti i boss precedentemente incontrati nel gioco.
Piccola nota a margine: di norma Binarystar Infinity scorre in orizzontale, da sinistra verso destra, come i normali shoot ’em up; sarà tuttavia possibile impostare il gameplay per farlo funzionare in verticale, quindi con la navicella sul fondo dello schermo ed i nemici che arrivano da sopra.