Nel sempre più affollato mondo dei titoli action in 2D con elementi platform, meglio conosciuti anche con l’appellativo di metroidvania, si appresta a fare il suo debutto anche Bio-Gun, un gioco sviluppato da Dapper Dog Digital che nel sottoscritto ha suscitato due richiami a titoli al quale è molto legato; il primo è il film Innerspace, meglio conosciuto nel nostro paese col titolo di Salto nel Buio, il secondo è all’ormai dimenticato Eartworm Jim, un gioco dello stesso genere che ho adorato nella mia infanzia.
Incipit e gameplay
Il richiamo al film Salto nel Buio è dovuto a parte della trama di Bio-Gun, che vede il mondo alle prese con una pandemia mortale (…) la quale però ha come bersaglio non gli esseri umani, bensì il miglior amico dell’uomo, ovvero i cani. Quando questa malattia colpisce il cane di DocX, un portentoso scienziato dalla mente brillante, quest’ultimo riesce a sviluppare un vaccino vivente creato dal DNA dei maiali, e iniettarlo dentro l’animale. Da qui inizierà la nostra avventura con Bek, il vaccino a metà tra un maialino e un cane, che dovrà combattere la malattia dentro il corpo del compagno domestico dello scienziato.
L’impatto con Bio-Gun è molto semplice e non si discosta da altri titoli del genere; i primi passi serviranno a farci prendere dimestichezza con i controlli del gioco e a scoprire parte delle azioni che Bek potrà compiere, come sparare tramite un fucile speciale con munizionamento a vaccino, schivare, saltare e sprintare, mentre altre azioni e meccaniche andranno via via a implementare il gameplay avanzando nel gioco.
Nulla di nuovo all’orizzonte quindi per il fattore gameplay, ma non è detto che sia un difetto; difatti nella sua semplicità, Bio-Gun risulta immediato e divertente. Il titolo sviluppato da Dapper Dog Digital presenta poi anche delle somiglianza con una perla del genere, ovvero Hollow Knight dal quale prende ispirazione sia dal punto di vista di alcune scelte grafiche, nello specifico lo stile di alcuni personaggi, sia in meccaniche di gioco, come quella di potersi curare tramite la pressione mantenuta di un tasto, a patto che si abbia abbastanza “medicina” raccolta colpendo i nemici.
Il design dei livelli non è particolarmente ispirato, e per quello che abbiamo potuto provare nella demo, Bio-Gun soffre di una piccola ripetitività nella costruzione e atmosfera degli stessi, anche se bisogna ammettere che a livello di stile grafico risultano sempre piacevoli da esplorare. Ad aiutare l’esplorazione, ma riducendone il fattore sfida, ci pensa una mappa già completa che può essere sia disattivata che lasciata in sovraimpressione. Non mancheranno le classiche trappole di diverse tipologie seminate per tutti i livelli, le quali a volte per essere superate richiederanno determinate abilità che otterremo avanzando nel gioco, dando così un senso di progressione al titolo.
Bio-Gun ci permetterà inoltre di potenziare il caro Bek tramite dei negozi gestiti da diversi organismi amichevoli, nei quali potremo spendere le cellule raccolte sconfiggendo i nemici dentro il corpo del nostro amico o trovate sparse per i livelli. L’albero delle abilità è buono, anche se non dei più ampi visti in questo genere di giochi, ma riesce comunque a dare un senso di progressione anche nel personaggio.
Per quanto riguarda i nemici che dovremmo affrontare nel nostro viaggio all’interno del corpo canino, anche se ben caratterizzati questi spesso si riducono solo a seguire determinati percorsi, e saranno pochi quelli che invece cercheranno di attaccarci in modo diretto. Discorso che però fortunatamente non vale per gli scontri contro i boss delle aree, che spesso troveremo nelle vicinanze degli organi che dovremo proteggere e curare, i quali si riveleranno parecchio aggressivi e necessiteranno di diversi approcci e tattiche per essere abbattuti.
Bio-Gun comunque presenta anche diverse attività secondarie per aumentare la longevità, come missioni secondarie, la raccolta di informazioni tramite scansione, utili a completare le voci nel nostro diario e utili anche per capirne di più sulla malattia e sui nemici, e gli elmi; questi ultimi sono equipaggiabili ma puramente a scopo estetico, ma non per questo meno importanti. Le cose dopotutto bisogna farle con stile.
Bio-Gun: conclusioni
In definitiva, la demo del titolo è stata molto piacevole. Bio-Gun si presenta con uno stile grafico accattivante, un incipit motivazionale che, a maggior ragione per chi gode della compagnia di un amico a quattro zampe, è molto toccante, e diverse attività da compiere. Anche il comparto sonoro è molto curato, composto da ottimi effetti sonori e motivetti che riusciranno a rimanere in testa.
Il gameplay risulta essere dinamico e semplice allo stesso tempo, fattore che rende il titolo ideale sia ai neofiti che ai più esperti; sempre il gameplay però potrebbe anche essere un punto a suo sfavore, in quanto non presenta niente di già visto rispetto altri titoli del genere, e purtroppo sul mercato è presente una concorrenza molto forte composta da numerosi titoli, come il precedentemente citato Hollow Knight.
Non ci resta che aspettare la versione completa del titolo e vedere come si evolverà il tutto. Tra l’altro ti ricordo che puoi provare anche tu Bio-Gun scaricando la demo gratuita dalla sua pagina Steam.