L’arrivo di un nuovo titolo appartenente alla saga di Call of Duty era ormai alle porte e molti utenti si chiedevano quale sarebbe stata l’ambientazione e la trama di Black Ops Cold War. Poco prima della data designata per il rilascio del titolo, 13 novembre, erano apparsi diversi leak in cui si faceva riferimento alla guerra fredda in Vietnam, un periodo storico alquanto delicato ed importante. Una volta aver rilasciato Black Ops Cold War, Treyarch ha iniziato a monitorare i commenti della community e il grado di apprezzamento degli stessi e ad oggi sembra proprio che il titolo sia stato fatto talmente bene che il KGB si è congratulato con il team di sviluppo.
Black Ops Cold War non è soltanto per i videogiocatori, ma anche per le spie del KGB
Activision ha sempre portato nel mondo dei videogame progetti di alto livello e molto ben strutturati, ma per Black Ops Cold War serviva qualcosa in più. Nel voler lanciare, in grande stile, il nuovo titolo sviluppato da Treyarch, la software house ha pensato bene di coinvolgere un ex spia del KGB nel progetto al fine di fomentare i fan della saga Call of Duty. “Una spia deve essere un attore, ma un attore senza palco né pubblico, un attore che non abbia la necessità dell’approvazione altrui”, questa è stata la risposta di Elena Vavilova, ex spia del KGB che ha collaborato nella realizzazione della serie The Americans.
Non c’è dubbio che Call of Duty sia uno dei titoli sparatutto più famosi del mondo, ma Black Ops Cold War è riuscito a far riaffiorare le emozioni ed i ricordi dell’ex spia. Le operazioni sotto copertura condotte da Vavilova hanno lasciato in lei più di qualche ricordo e giocando a Black Ops Cold War la spia ha dichiarato, “Giocandoci rivivo le emozioni forti provate a quei tempi. Rivedo me stessa”.
Durante un’intervista concessa alla rivista La lettura, Elena Vavilova ha raccontato un po’ la vita di una spia del KGB e tutti i tratti sembrano coincidere con quelli di un giocatore di Call of Duty Black Ops Cold War. “Le spie sono come un videogiocatore, agiscono in maniera autonoma, senza conoscersi e senza nemmeno sapere cosa succede nelle agenzie per cui lavorano. Sei solo, ma consapevole di essere il tassello di un puzzle che, una volta ricomposto, fornisce un’immagine chiara di ciò che si è fatto”.
Insomma, il titolo sviluppato da Treyarch sembra essere un vero e proprio corso d’addestramento per un’eventuale guerra fredda del futuro. L’arrivo della season 1 su Blak Ops Cold War potrebbe rivelarsi più interessante di quanto non lo sia già quindi preparati, il 16 dicembre si comincia a fare sul serio.