Nato da Daedalic Entertainment, Blackguards 2 uscito originariamente nel 2015 su PC, è il seguito diretto del primo capitolo ed è finalmente approdato su console. La notizia ha fatto sicuramente piacere, visto che l’originale era stato abbastanza apprezzato dagli utenti, anche rientrando palesemente nei canoni classici dei giochi di ruolo, ma avendo dalla sua parte un’ottima scrittura narrativa, un sistema di scelte e conseguenze di grande impatto sullo svolgimento degli eventi, e un tutto sommato buon sistema di combattimento, impegnativo ma non punitivo.
Blackguards 2, un trono da rivendicare
Gli eventi di Blackguards 2 si svolgono tre anni dopo quelli raccontati nel primo capitolo, ma per chi non lo avesse giocato non c’è nulla da temere, infatti la trama può essere goduta anche in versione stand alone. Vestiremo i panni di Cassia, una giovane donna di nobile discendenza con un unico obiettivo, quello di rivendicare il trono di Shark. Purtroppo per lei però, questo compito sarà pieno di ostacoli, i due maggiori saranno che il trono al momento è già occupato, e che la giovane si risveglierà imprigionata in un sotterraneo.
Il titolo sfrutta questa parte della trama per proporci un esaustivo tutorial, mentre aiuteremo Cassia a fuggire dalla prigione; una volta riusciti nell’impresa, il gioco farà un balzo in avanti nel tempo di tre anni, e da qui cominceranno gli eventi della trama principale.
A livello di meccaniche e gameplay, Blackguards 2 si mostra come il più classico dei giochi di ruolo strategici; i combattimenti saranno divisi in turni, nei quali potremo far compiere alle nostre unità diverse azioni in base ai loro punti disponibili, come attaccare, muoversi sulla mappa a scacchiera, usare oggetti, abilità oppure passare il turno in modo da poter compiere più azioni in quello successivo.
Potremo assoldare molte unità diverse da aggiungere alle nostre fila, fra le quali spellcaster, combattenti corpo a corpo o dalla distanza e altre come mercenari, fino ad arrivare a un massimo di 20 unità in squadra. Oltre che sul campo di battaglia, ci muoveremo nella mappa del mondo, divisa a sua volta in diverse sezioni classificate in base alla difficolta, e interagire con l’ambiente per distruggerne parti e trovare passaggi nascosti e segreti vari.
La componente narrativa di Blackguards 2 risulta essere uno dei suoi punti di forza, con dialoghi ben costruisti, personaggi particolari e gli eventi che andranno a delinearsi in base alle nostre scelte, i quali influiranno anche sugli stessi membri del team. Ad accompagnare l’ottima narrazione ci pensa anche un mondo ben costruito e credibile, che non manca di offrire ai giocatori delle ottime e coinvolgenti ambientazioni, ma che viene in parte sminuito dagli anni che il comparto grafico ha sulle spalle.
Tecnicamente parlando
Il livello di sfida offerto dai combattimenti è buono, costringendo il giocatore a prestare la dovuta attenzione alle sue scelte e alle unità mandate in campo, senza però risultare mai frustrante. Qualche scontro si potrà pur perdere, ma questo farà sì che il giocatore si trovi preparato nel prossimo tentativo il quale probabilmente culminerà con la riuscita della battaglia.
Su Nintendo Switch i controlli di Blackguards 2 sono stati adattati in modo ottimo, anche se volendo trovare il pelo nell’uovo e in maniera anche molto ovvia, potremmo dire che i movimenti del cursore assegnati allo stick sinistro, risultano essere meno precisi rispetto alla controparte PC che utilizza il mouse.
Il comparto grafico come abbiamo accennato prima, soffre del peso degli anni che si porta dietro, anche se alla fine sono solo sette, soprattutto nella modalità fissa, mentre in quella portatile il tutto migliora anche se in modo lieve. L’accompagnamento musicale è molto buono, composto da brani evocativi adattissimi allo stereotipo fantasy rappresentato dal titolo.
La longevità del titolo varia dalle 30 alle 40 ore, ma Blackguards 2 risulta essere un titolo molto rigiocabile sia per via delle scelte multiple possibili durante la partita, e sia per le molte build differenti che si possono costruire sulle proprie unità. In definitiva, se non hai avuto modo di giocare il titolo originale o semplicemente ti va di rifarlo, questa è la volta buona.