Blizzard e World of Warcraft Classic tornano a far parlare di loro dalla loro uscita di questo 26 Agosto 2019. I server Vanilla di WoW hanno suscitato un grande successo fra i giocatori che si sono trasferiti nei retro server per rivivere le vecchie avventure e le trame della primissima versione di World of Warcraft (o vivere per chi gioca da poco).
Tuttavia, questo rumore non è un fatto positivo infatti è in arrivo, da parte di Blizzard, una tempesta di ban. Sembra infatti che un particolare bug nel gioco permettesse ai giocatori all’interno di un’istanza (Dungeon in inglese), di far spawnare all’infinito un boss appena sconfitto.
Questo bug concedeva ai giocatori un maggiore numero di loot, esperienza e oro, dato che uccidevano il boss ripetutamente, facendolo spawnare con un’insolita procedura.
Ovviamente il bug è stato sistemato immediatamente e mamma Blizzard ha dichiarato: tutti i giocatori che hanno abusato di questo bug del gioco volontariamente, verranno bannati.
Su Reddit un utente ha postato l’immagine di una mail arrivata a un giocatore che ha utilizzato il bug. Leggendo la lettera si viene a scoprire che la punizione è il ban dell’account per un mese e la rimozione, ovviamente, di tutti gli oggetti, oro e livelli, ottenuti tramite bugabuse.
Per capire se un giocatore ha usato questo bug per avvantaggiarsi, Blizzard ha dichiarato che studierà i comportamenti dei giocatori durante l’istanza dato che la procedura per attivare il bug del respawn è abbastanza particolare e non può essere riprodotta per via di un caso “fortuito”. Ma cosa rischiano i giocatori che hanno abusato di questo respawn in maniera forzata o perché si trovavano lì? Sembra che Blizzard prenderà questi provvedimenti verso tutti quei giocatori che deliberatamente hanno approfittato di questo bug quindi, molto probabilmente, verranno bannati anche coloro che sfortunatamente si trovano in gruppo con chi lo ha usato.
Blizzard è da sempre stata attenta ad aiutare l’utenza per fornire un’esperienza di gioco ricca e particolare e seguendo quest’ottica non transige su chi truffa o inganna per snaturare il senso di avventura che dà il gioco.