Alcune categorie di giochi hanno cavalcato, più di altre, l’onda di interesse nella maggioranza dei videogiocatori più accaniti. Il tempo, però, è portatore sano di cambiamenti. Questo genere, adesso, vive una sonnacchiosa era di prodotti mediocri e basso interesse da parte dei fruitori. Sto parlando dei MMORPG e quando si discute di loro, come non far accomodare al posto d’onore Blizzard? In questo articolo andremo a snocciolare il motivo di una morte improvvisa, un decesso che ha decretato la lenta spirale discendente che sta vivendo questo genere.
Infatti tempo fa, quando si sentiva ormai l’odore di vecchio su World of Warcraft, tutti si aspettavano che mamma Blizzard forgiasse il suo degno erede. Diciamo che all’inizio stava proprio per succedere: il progetto Titan era qualcosa di mai visto, che non vedremo mai in verità, per quanto si prefiggeva. Immaginati tutto quello che vorresti in un MMORPG: un comodo pacchetto omogeneo e coerente, esattamente, doveva essere proprio quello! Però, come Icaro, a volare troppo vicini al sole, si fa una fine rovinosa.
Il Blizzard founder, Mike Morhaime, svincolato di recente dalla grande casa produttrice, esterna il suo parere proprio su questo argomento. Afferma, infatti in un’intervista a Eurogamer, che il progetto era talmente colossale, da non essere riusciti a controllarne lo sviluppo. Troppe cose, tutte insieme, hanno fatto collassare il titano, Titan, in breve. “Tutti i mali non vengono per nuocere”, insegna il vecchio proverbio e questo ne è un caso lampante: dalle sue proverbiali ceneri, è nato Overwatch… e Morhaime ammette che è stata la scelta migliore che potessero fare.