A metà novembre 2022 Blizzard aveva annunciato che i suoi videogiochi non sarebbero più stati disponibili nel territorio cinese dal 2023, il che significa che migliaia di fan non potranno più giocare a World of Warcraft, Overwatch, StarCraft, Diablo III, Heroes of the Storm, Warcraft III: Refrorged e Hearthstone. Come se non bastasse i nuovi rapporti suggeriscono che lo studio di NetEase incaricato di gestire tali progetti nella regione è stato sciolto, con conseguenti licenziamenti di più dipendenti.
Blizzard: un addio complicato
Ebbene sì, i giochi di Blizzard Entertainment non saranno più disponibili in Cina poiché l’accordo che aveva con la società asiatica NetEase non è stato rinnovato e scadrà il 23 gennaio. Secondo il South China Morning Post lo studio cinese ha iniziato a licenziare il personale da novembre, tutto ciò subito dopo l’annuncio della fine dell’alleanza. Si stima che ci fossero circa 100 dipendenti nella filiale di NetEase e secondo quanto riferito la maggior parte dei lavoratori è stata licenziata o riassegnata all’interno dell’azienda, solo una piccola squadra di 10 persone sarà lasciata a gestire il servizio clienti e i problemi tecnici.
Vale la pena notare che Diablo Immortal rimarrà attivo in Cina poiché è un progetto co-sviluppato da NetEase e Blizzard, perciò ha un accordo diverso. Si stima che Blizzard sia già in trattative con altri partner in Cina ma le fonti del South China Morning Post ritengono improbabile che ci sarà un nuovo accordo prima del 23 gennaio. Quindi tutto indica che molti giocatori nella regione dovranno aspettare per tornare a giocare ai loro titoli preferiti.
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