Bloo Kid 2 è un platform 2D in stile retrò sequel di Bloo Kid, un platform distribuito solo in versione digitale, rilasciato per la prima volta su PC e 3DS nel 2015 e approdato anche su Nintendo Switch il 18 novembre 2019.
Un Gameplay che fa girare la testa
Il gameplay del titolo è a suo modo molto semplice, ma efficacie e divertente. Il protagonista del gioco è un omino dai capelli blu che è in grado di saltare con delle piroette incredibili. Rotolando sulla testa dei suoi nemici può tramortirli e eliminarli anche in serie, generando una combo di uccisioni del tutto particolare. Ogni livello è strutturato da una serie di trappole ambientali come lance conficcate nei muri, mattoni che crollano, palle di fuoco ecc… che dobbiamo superare per poterlo concludere. I mondi che dovremo affrontare sono in tutto 5, a loro volta formati da 12 livelli ciascuno. Al termine di ogni livello c’è un boss le cui caratteristiche sono prese in prestito dal tipo di habitat ed ecosistema di quel mondo specifico (ad esempio, nell’habitat desertico il boss finale è un serpentone). I boss hanno un modo singolare per essere affrontati che dovremo capire da soli, senza l’ausilio di nessun suggerimento. In ogni caso, intuirlo è molto semplice e non ci richiederà molto sforzo. Ogni livello è rigiocabile a modalità differenti.
I nemici del gioco sono davvero vari, cambiano di livello in livello, se ne aggiunge sempre qualcuno di divertente e caratteristico. Mummie, vampiri, serpenti, cavalieri cercheranno di ostacolarci in tutti i modi, ma con i super salti a nostra disposizione non abbiamo davvero nulla da temere.
Dal punto di vista puramente tecnico il gameplay funziona bene, scorre fluido senza la presenza di bug o cali di frame, lasciando una buona sensazione al giocatore che ovviamente si limita al puro passatempo ludico, come molti platform. Bloo Kid 2 ha il semplice intento di divertire e far passare il tempo e in questo riesce abbastanza bene anche se, un maggior numero di livelli e mondi a nostra disposizione sarebbe stato gradito. Infatti, il platform in questione è molto breve e può essere finito anche in 2 o 3 ore. In ogni caso, per essere un titolo indie è abbastanza soddisfacente.
L’eredità di Super Mario Bros
A pochi minuti dal gioco, chi ha vissuto a pieno Super Mario Bros per SNES, non può non cogliere l’ampia gamma di riferimenti al platform più noto del mondo videoludico. Dalle più semplici animazioni del protagonista quando salta, nuota o spacca dei mattoncini, alla costruzione dei livelli e ai suoni, non si può non percepire un pizzico di Super Mario. In Bloo Kid 2 si avverte costantemente l’eredità lasciataci da Mario, soprattutto nei livelli sott’acqua e nella ripresa di alcune caratteristiche animazioni, perfino nel game over e nell’atto di diventare immune per alcuni secondi a tutti gli attacchi nemici (esattamente come la stella multicolore di Super Mario Bros). In moltissimi platform c’è una ripresa di questa importante eredità videoludica ma, per ora, solo in questo titolo ne ho percepiti di così numerosi. Sembra però, che questa ripresa sia solo un semplice elogio al titolo, non un tentativo di mera emulazione, infatti, il gameplay di base si discosta dal capolavoro SNES in molti aspetti, nella presenza di boss differenti (in Mario era sempre Bowser il nemico al termine dei livelli di un mondo), nella suddivisione in mondi completamente diversi tra loro, come fossero universi a parte e nella presenza di una più vasta gamma di nemici in Bloo Kid rispetto a Mario. Ovviamente, è necessario tenere conto della distanza temporale in cui i due giochi sono stati creati. Il fascino di Super Mario Bros è intramontabile e va al di là delle mode e dei cambiamenti tecnologici anche grazie all’effetto nostalgia.
Grafica e Sound
Per quanto riguarda l’aspetto grafico gli sviluppatori hanno fatto davvero un buon lavoro, creando scenari retrò ben fatti, colorati ed equilibrati; una miscela perfetta tra il vintage e il moderno che è di notevole impatto. Per gli effetti sonori e la musica vale la stessa cosa, anche se non risultano abbastanza d’impatto, non lasciano il segno. Dopo aver giocato sinceramente non ne ricordo e non ne canticchio neanche una, ma alla fine ascoltarle è stato gradevole.
Trama?
Esattamente come Mario, la trama è molto minimale presenta una scarsa quantità di scene in cui si comprende che il nostro protagonista sta cercando di raggiungere e salvare il figlio (almeno così sembra) che viene rapito dai mostri presenti nei mondi di gioco. Ergo, non c’è molto da esprimersi sulla sinossi del titolo, esattamente come i vecchi giochi SNES anche se non tutti, ovviamente. La quasi totale assenza di trama sottolinea e rafforza la finalità ludica di passatempo, divertimento e distrazione di cui parlavo precedentemente.