La neonata Izeeware, una software house francese con sede a Montpellier, ha da poco fatto uscire il suo primo lavoro. Il gioco, intitolato Blood Drop, è stato sviluppato da Julien Blanc per due anni prima di essere dato in pasto al pubblico sotto forma di accesso anticipato su Steam.
Blood Drop è un platform in due dimensioni che non si limita allo scorrimento orizzontale ma fa ampio uso della verticalità. Lo scopo del giocatore è banalmente quello raggiungere la fine di ogni livello, destreggiandosi tra numerosi pericoli e insidie.
Blood Drop, un platform impegnativo e rifinito al punto giusto
La protagonista del titolo è una goccia di sangue contaminata da un potente virus, sfuggito al controllo del dottor Gordon Slaveman. L’esperimento, condotto per conto della Parasol Corporation, adesso minaccia l’incolumità di tutto lo staff di scienziati e rischia di contagiare il mondo intero.
Destreggiandosi all’interno del corpo della persona da infettare e superando i vari ostacoli dettati dal sistema immunitario della vittima, dovremmo cercare di impossessarci completamente del nostro bersaglio, rendendolo uno zombie al nostro comando.
Cosi come il nome del dottore è una citazione giocosa a Gordon Freeman, protagonista di Half Life, e la Parasol Corporation non è che una parodia della Umbrella Corporation di Resident Evil, l’intero gioco presenta numerosi rimandi alla cultura pop videoludica.
Partendo da Lana Craft e arrivando a Chester Thief, incontreremo lungo il nostro percorso numerosi riferimenti che ci strapperanno più di un sorriso.
Il gameplay del titolo
Come si può intuire dalle tinte che colorano gli scenari e dalle atmosfere, il titolo prende piena ispirazione da Super Meat Boy, specialmente per quanto riguarda il gameplay. Ogni stage è infatti studiato per mettere alla prova il giocatore attraverso sfide sempre più impegnative.
L’obiettivo del gioco non è però solamente limitato al completamento degli stage, ma presenta anche una componente competitiva. Le meccaniche e la struttura di gioco sono costruiti in modo tale da invogliare i giocatori a perfezionare le proprie abilità e scegliere il percorso più breve per completare il più rapidamente possibile un livello.
Essendo un platform fortemente incentrato sul concetto di speedrun, non poteva certo mancare una classifica mondiale che riporta i tempi migliori degli utenti di tutto il mondo. L’implementazione di una leaderboard è un’ottima idea per aumentare la rigiocabilità e alimentare lo spirito di competizione.
Gli sviluppatori di Blood Drop non si sono però dimenticati di chi invece preferisce l’esplorazione e il completismo rispetto alle sfide. All’interno dei livelli è infatti possibile trovare alcuni frammenti di DNA che, una volta raccolti attraverso dei percorsi extra, sbloccheranno livelli segreti e opzionali.
Le meccaniche di gameplay, com’è ovvio che sia, fanno perno principalmente sul salto. Premere il pulsante relativo al momento giusto, cioè quando il personaggio è al limite estremo della piattaforma, ci garantirà una sottrazione di un decimo di secondo dal tempo totale, divenendo a tutti gli effetti uno dei modi migliori per scalare le classifiche.
Un altro elemento chiave è la barra della vita, che si consuma unicamente con il movimento. Se da una parte serve a incrementare la difficoltà, dall’altra diventa un elemento importante per l’esplorazione. Infatti, una volta scesa sotto il 50%, il personaggio si rimpicciolirà notevolmente, garantendo così l’accesso ad aree della mappa precedentemente inaccessibili.
I punti di forza di Blood Drop
Fin dalle prime fasi abbiamo una colonna sonora che prende piena ispirazione dalle vecchie soundtrack a 8 bit. Le musiche presenti, quasi sempre ben realizzate e adatte al ritmo di gioco, faranno sicuramente contenti gli amanti della chiptune music. L’unica pecca è forse un mixaggio semi professionale che non riesce a far risaltare al meglio le tracce proposte.
Una scelta che ho sicuramente apprezzato molto è stata quella, da parte dello sviluppatore, di concentrarsi principalmente sulla stabilità del titolo e sul rifinire le meccaniche di gameplay. Uno dei difetti riscontrabili nei giochi in accesso anticipato, è il voler offrire molto contenuto per impressionare l’utenza, scrivendo però un codice raffazzonato e mal funzionante.
Il prediligere la quantità alla qualità porta, spesso, a imbattersi in un numero incalcolabile di bug, glitch e crash. In questo caso specifico, Izeeware ha preferito dare la precedenza a sviluppare una base solida per il gioco, su cui sarà possibile costruire con più facilità e senza un inutile dispendio di energie. Questo modo di ragionare è raro da vedere e per questo va premiato.
Le fasi di gioco di Blood Drop scorrono lisce e il comandi sono responsivi, cosa non troppo scontata quando parliamo di un titolo in early access. I comandi morbidi e marcatamente arcade sono fondamentali in un esperienza di questo tipo. Sbagliare questo elemento avrebbe significato annoiare e frustrare immediatamente i giocatori.
I difetti del titolo
Una delle pecche di Blood Drop è la longevità. Infatti è possibile completare il titolo al 100% solamente con una manciata di ore di gioco. A conti fatti però questo non è considerabile un reale difetto, poiché si tratta di un gioco in accesso anticipato che, si spera, riceverà nuovi contenuti e aggiornamenti nei prossimi mesi.
Nonostante le ore passate sul titolo siano state divertenti e tutto sommato di qualità, Blood Drop manca di una vera e propria identità che lo faccia spiccare rispetto ad altri giochi simili. Rapportarsi a un al platform è molto difficile poiché, essendo un genere storico, ha subito nel corso degli anni molte influenze e visto altrettante variazioni sul tema.
Passando al lato tecnico, un difetto è sicuramente un’ottimizzazione non troppo curata che in alcuni casi ha fatto salire l’utilizzo della CPU a dei livelli anomali. Considerando il tipo di gioco e paragonandolo ad altri titoli simili, non dovrebbe avere un così alto assorbimento delle risorse
Tirando le somme, Blood Drop si rivela essere un’ottima base su cui costruire e un buon inizio per la francese Izeeware. Il gioco mi ha genuinamente divertito e non vedo l’ora di verificare come Julien Blanc ha intenzione di ampliare e migliorare il suo primo prodotto. Consiglio il titolo a chi è appassionato di platform impegnativi ed è alla ricerca costante di sfida.
Il titolo è già disponibile sotto forma di accesso anticipato su Steam. L’uscita definitiva invece è stata fissata per un generico 2022.