Pochi giorni fa, esattamente il 24 marzo 2022, è stato uno dei tanti anniversari dell’uscita di Bloodborne. Uno di quei titoli che ha segnato davvero gli appassionati dei souls-like grazie alla sua “diversità” rispetto ai principali della serie Dark Souls. Moltissimi utenti sono tutt’ora impegnati a partecipare all’evento chiamato “Return to Yharnam” e anche noi, a modo nostro, vorremmo farti tornare nel gioco (o magari farvelo scoprire), raccontandoti cos’è e che storia si nasconde in esso.
Perché recuperare Bloodborne
Come già accennato, Bloodborne è un titolo che rientra nel genere dei souls-like, sviluppati da FromSoftware, in collaborazione con SCE Japan Studio e pubblicato in esclusiva per PlayStation 4 da Sony. Ideato e diretto da Hidetaka Miyazaki, che detiene i meriti della creazione di Demon’s Souls, il già citato Dark Souls e l’ultimo arrivato Elden Ring. Per chi non lo avesse mai visto o provato, in sintesi si tratta di un action RPG che ricalca molte delle meccaniche dei suoi predecessori.
Sin dall’inizio avremo a disposizione le “trick weapons”, armi così chiamate perché possono essere letteralmente trasformate durante i combattimenti, dandoci la possibilità di cambiare completamente strategia per avere la meglio sul nemico di turno. Non si tratterà però dell’unico equipaggiamento che avremo, nella mano sinistra il nostro alter-ego disporrà di un’arma da fuoco, elemento fondamentale dell’arsenale ed utile per la parata ed il contrattacco.
Un cacciatore che si rispetti però non può limitarsi alle sole armi e, sebbene non sia un elemento primario, dovrà pur difendersi in qualche modo. In questo caso si aggiunge un indumento leggero quanto basta per non appesantire ma abbastanza da potersi difendere al meglio, solitamente nero, per poter cogliere le belve di sorpresa nascondendosi nell’oscurità.
Si aggiungono poi molti altri strumenti utili a togliersi da situazioni spiacevoli, come le molotov, che infiammano ed uccidono le bestie che ne sono terrorizzate. O ancora rune e gemme, per potenziare rispettivamente la nostra controparte in-game e l’equipaggiamento utilizzato. Insomma, l’armamentario di un cacciatore è davvero ampio e raccontare qui ogni singolo pezzo toglierebbe la curiosità di scoprire da soli cosa ci attende tra le vie della città di Yharnam. Ma una cosa voglio dirtela, se è tua abitudine utilizzare scudi in Dark Souls, qui rimarrai deluso.
Una storia nascosta nel sangue
Come molti sanno, una delle caratteristiche dei classici souls-like è l’avere una trama che non viene spiegata in modo diretto al giocatore. Infatti anche in Bloodborne, come i suoi predecessori ed il suo recedente seguito Elden Ring, la lore va cercata, va studiata e a volte interpretata. Ma per questa volta faremo uno strappo alla regola, raccontandovi della Chiesa della Cura, del Sangue Antico e dei Grandi Esseri.
Il titolo FromSoftware è ambientato nell’800, in piena era vittoriana gotica, come si può notare dall’estetica creata dalla sua magnifica direzione artistica. Il nostro protagonista, maschio o femmina che sia, viene da una terra lontana, in cerca di una cura. Dopo aver stipulato un contratto con una figura non ben definita, riceviamo la trasfusione di un sangue miracoloso e, grazie alla nostra innata resistenza alla bestialità, sopravviviamo.
Passa del tempo, ci svegliamo e ci alziamo finalmente dal letto di un ospedale in cui abbiamo avuto terribili incubi fatti di strani esseri e di belve. Siamo nella Clinica di Iosefka, un luogo apparentemente disabitato e privo di oggetti apparentemente utili, tranne che per un messaggio vicino all’uscita che recita “cerca il sanguesmunto per trascendere la caccia”.
Inizia così la nostra avventura, pieni di domande, e pur senza sapere cosa fare ci riscopriamo Cacciatori durante la “Notte della Caccia”. La città è piena di creature simili a belve, umanoidi ormai resi così dal sangue miracoloso, una sostanza che crea dipendenza e risveglia il lato ferale delle persone che lo assumono. Ma tutto ciò ebbe inizio molto tempo prima, infatti tale sostanza fu utilizzata dagli Pthumeriani, un’antica civiltà che ne fece grande utilizzo per curare ogni male e risvegliare doti sovraumane. L’effetto collaterale però, come puoi ben immaginare, era la trasformazione in belve.
Per arginare il problema ed arrestare il morbo, la civiltà di Pthumeru decise di rinchiudersi in antichi labirinti, scoperti in seguito dagli esploratori della scuola di Byrgenwerth. Questa fu fondata da Mastro Willem, grande studioso e rettore dell’accademia, egli decise di orientare altrove i suoi studi per avvicinarsi ai Grandi Esseri ed al Cosmo, senza dover passare per l’infusione del sangue miracoloso, date le nefaste conseguenze a cui inevitabilmente portava. Le sue idee non erano però condivise da tutti gli studenti, Laurence infatti pensava che per raggiungere i suoi scopi fosse necessaria proprio quella sostanza tanto temuta da Willem. Byrgenwerth venne così divisa in due e il brillante studente fondò la Chiesa della Cura nella vicina città di Yharnam.
In questa istituzione si formò una gerarchia con a capo il Coro, formato dai chierici di rango più elevato. Al suo seguito c’erano poi i Cacciatori, incaricati di purificare la città dalle belve ed infine i medici, vestiti in bianco, con il compito di studiare gli effetti del sangue sul popolo. Tutti al suo interno avevano quindi compiti ed obiettivi ben definiti, la Chiesa della Cura raggiunse così il suo punto più alto. I suoi maggiori esponenti governavano la città, in cui arrivavano persone da ogni dove per sottoporsi a questa miracolosa infusione. Nonostante ciò, Laurence ed altri al vertice vennero colpiti dal morbo senza alcuna possibilità di cura. Byrgenwerth fu sigillata con Mastro Willem ancora al suo interno ed intorno ad essa si formo il Bosco Proibito, casa dei reietti di Yharnam.
La città era continuamente colpita dalla piaga, e ogni volta che questo sfortunato evento si presentava, la Chiesa della Cura dava il via alla Notte della Caccia. Durante la quale i Cacciatori avevano il compito di mondare le vie dalle belve. Ogni vicolo ed ogni piazza diveniva teatro di cruente battaglie all’ultimo sangue, in cui solo il più forte aveva la meglio. Una continua lotta tra prede e predatori che vede noi protagonisti.
La lore di Bloodborne ha però radici ben più profonde di queste, ma vorremmo evitare di andare oltre per non incappare in spoiler. Sappi solo che, se leggendo l’articolo hai deciso di dare al titolo una possibilità, questo è il momento più adatto.
Il Grande Ritorno a Yharnam
Dal 25 marzo al 7 aprile 2022, la community Discord ha dato il via all’evento annuale denominato “Return to Yharnam”. Durante tale evento i giocatori, celebrano il titolo riesplorandolo o magari scoprendolo per la prima volta. Non è obbligatorio fare nulla per partecipare, basta giocare e, in caso, interagire con la community su Discord per parlarne con i fan in tutto il mondo.
Se invece vuoi partecipare al grande ritorno in modo più attivo, puoi provare a seguire delle linee guida aggiuntive:
- Inizia cambiando le impostazioni del matchmaking in “mondiale”, così da interagire con tutti.
- Crea un personaggio totalmente nuovo. Ciò significa che non valgono quelli già nel New Game Plus.
- Gioca online ogni volta che ti è possibile, in cooperativa e in PVP.
- Lascia un messaggio vicino alla vasca dei messaggeri nel Sogno del Cacciatore, scrivendo “You’re in the know, right?”. Se stai giocando in italiano, utilizza le parole disponibili per scrivere la traduzione.
- Vota positivamente il messaggio degli altri giocatori ogni volta che lo vedi.