Sviluppato da Petite Games e pubblicato da Ratalaika Games, Bones of Halloween è uno sparatutto in prima persona fortemente legato alla meccanica dei punteggio e con diverse modalità a sua disposizione. Noi abbiamo affrontato gli “orrori” di Halloween su Xbox One e questa è la nostra recensione.
Bones of Halloween: chi ha paura di Halloween?
Bones of Halloween non ha trama, niente. Nessuna introduzione. Lore? Neanche. Documenti da raccogliere? No. Motivazioni per farci sterminare orde di scheletri dalla testa a zucca? Nessuna. Lo scopo di Bones of Halloween è unicamente gettarci in un’unica area semi desolata e popolata unicamente da orde di mostri pronti a massacrarci. Tutto qui.
Si tratta di un classico sparatutto in prima persona dove l’unica cosa che conta è fare stragi immotivate di creature demoniache cercando di raggiungere il punteggio più altro e continuando a sfidare se stessi con la speranza di superarsi. Il problema è che il titolo di Petite Games non ha molto da offrire nonostante il menù di gioca possa far presagire il contrario. Ma procediamo con ordine.
Bones of Halloween: spara a tutti e resta in vita
Lo scopo del gioco è abbastanza semplice: sopravvivere il più a lungo possibile. Per farlo, saremo dotati inizialmente da una pistola dotata di un silenziatore (o almeno così sembrerebbe dall’estetica dell’arma) e di proiettili infiniti. L’arma non è male ma è abbastanza lenta e man mano che i nemici aumenteranno, sarà inevitabile cercare altre bocche da fuoco.
Bones of Halloween mette a disposizione dell’utente diverse tipologie di armi, tutte decisamente classiche e nessuna realmente soddisfacente. Questo è dovuto al fatto che i nemici non brillano per intelligenza e riescono a creare un problema serio solo a numeri davvero elevati o grazie al fatto che alcuni di loro sono totalmente silenziosi.
Per non parlare del fatto che alcuni appaiono direttamente vicino a te, colpendoti immediatamente. Niente di grave in un gioco che esaurisce praticamente dopo dieci minuti, tutto quello che ha da offrire. Eppure nella struttura ludica qualcosina di buono c’è.
Parliamo di particolari carte casuali da selezionare dopo un determinato numero di uccisione e che donano all’utente bonus passivi e totalmente casuali. Sommare tali bonus aiuterà non poco ad affrontare l’infinità di nemici ma, considerando che la location è spoglia e poco accattivante e che gli stessi nemici… si ripetono all’infinito senza alcun barlume d’originalità o competitività, tale bonus legato alle carte diventa fine a se stesso. Un mero orpello ludico abbandonato a se stesso.
Anche le monete non aiutano. Queste si ottengono all’uccisione di ogni nemico e vanno spese per ottenere munizioni o acquistare una delle armi che troveremo nella mappa. A tal proposito, la mappa è priva di particolari punti per orientarci. Solo alberi rudimentali, case spoglie e desolate sterpaglie. Per fortuna siamo dotati di una pratica minimappa che segnala attraverso punti colorati eventuali nemici, munizioni o armi.
Bones of Halloween e le sue modalità
Veniamo ora alle modalità di Bones of Halloween. Prima di tutto, la sezione “How to Play” non è un tutorial ma una schermata statica che riassume brevemente cosa ti richiede di fare il gioco. Tutto qui.Se cerchi un tutorial, devi partire dalla modalità “Challenges”.
Questa è divisa in capitoli ed è l’unica modalità che crea una sorta di “percorso” (diviso in difficoltà e ogni difficoltà coi suoi capitoli) seppur ludicamente ridicolo e palesemente accessorio. Ti basti sapere che una dei capitoli richiede di raccogliere un’arma. Raccolta l’arma, è finito il capitolo. Tempo di svolgimento: sette secondi.
Per essere onesti, la modalità “Challenges” non è solo un tutorial ma inizia in modo decisamente banale e sì, i capitoli “Easy” e “Normal”, ma anche qualcosina più avanzata, sono palesemente istruzioni base per la modalità “Survival”.
La “Survival Modes” è la sezione principale di Bones of Halloween ed è composta da: Classic Mode, Arcade Mode, Hardcore Mode, Money Dripper ed Explosive Mode. Sono fondamentalmente tutte uguali. Stesso luogo, stessi nemici, stesso gameplay. Cambiano un po’ le regole.
L’Arcade, ad esempio, non include le monete. L’Hardcore include una serie di handicap mentre Money Dripper è come la Classic Mode ma in pratica perdi soldi ogni secondo che passa. Infine, l’Explosive Mode è puro svago esplosivo dove, armati di bazooka, faremo stragi di zucche/scheletro a loro volta esplosivi.
Bones of Halloween e i suoi nemici
Ammettiamo che è doveroso donare un piccolo paragrafo alla tipologia di nemici di Bones of Halloween composti unicamente da scheletri con la testa di zucche. Questi però variano per le tipologie di attacco. Passiamo dalla zucca armata di spada a quella con l’arco. In mezzo c’è un guerriero spara fulmini, quello esplosivo e infine il più strano di tutti: la zucca scheletro che spara laser rossi dagli occhi.
Se non fosse chiaro, Bones of Halloween è un gioco decisamente breve che offre tutto nei primi minuti di gioco (quale che sia la modalità) e che annoia velocemente essendo estremamente ripetitivo. Il grado di sfida basso, la mancanza di collezionabili, oltre che di narrativa, le modalità tutte simili tra loro, il limitato numero di nemici nonché di location, rendono il titolo una sorta di mini esperienza fine a se stessa e che non lascia nulla.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando il titolo offre poco e lo ricicla costantemente. Oltre ai nemici, alle armi poco rifinite, l’ambientazione offre un’atmosfera spoglia, poco efficace. Salviamo giusto la nebbia che nasconde parte dei nemici (e che rientra tra i possibili bonus delle carte, ossia farla dissipare).
Anche il sonoro è decisamente fiacco e povero, privo di sonorità memorabili o efficaci. Ultima informazione: il gioco è interamente sottotitolato in inglese ma non c’è quasi niente da leggere.