Con Bot Gaiden siamo di fronte a un frenetico platform action in 2D, che vede come protagonisti e antagonisti dei robot. Sviluppato da SwordSwipe Studios e pubblicato da EastAsiaSoft, il titolo ci vedrà affrontare diversi livelli ottimamente strutturati, vestendo i panni di Robyu o Bytron, in una corsa contro il tempo, mentre affronteremo orde di nemici e il boss finale.
A parte l’incertezza iniziale, dovuta più che altro al dover capire il gioco, devo ammettere che mi ci è voluto davvero poco per farmi coinvolgere totalmente da Bot Gaiden e dal suo gameplay semplice ma difficile da padroneggiare, esaltandomi per ogni livello che sono riuscito a portare a termine nei tempi stabiliti.
Bot Gaiden: dei Power Skulls da recuperare
L’incipit narrativo del titolo vede il malvagio Giorgio riuscire, grazie al suo esercito di robot, a impossessarsi dei nostri Power Skulls e iniziare lentamente a prosciugarli della loro energia, in modo da accrescere il suo potere. Noi saremo i buoni di turno, rappresentati dai robot Robyu e Bytron, nella missione di recuperare questi Power Skulls prima che sia troppo tardi e il malvagio Giorgio troppo potente per essere fermato.
Niente di più e niente di meno a livello di trama che, come tanti titoli similari del passato ai quali Bot Gaiden si ispira, serve solo da pretesto per giustificare le nostre azioni. SwordSwipe però ha utilizzato questa base narrativa per costruire la meccanica del suo gioco, ovvero quella che i nostri robottoni saranno impegnati in una corsa contro il tempo per recuperare i Power Skulls, ognuno dei quali sarà affidato a un temibile boss.
Ogni livello infatti avrà tre limiti di tempo da rispettare per completarlo, suddivisi in oro, argento e bronzo, ognuno dei quali ci ricompenserà con delle utility o poteri vari che ci porteremo avanti per tutta la partita e che si riveleranno davvero molto utili. Altra chicca che si riallaccia all’incipit narrativo è quella che, prima arriveremo dal boss a fine livello, meno energia quest’ultimo sarà riuscito ad assorbire dal Power Skull, rivelandosi più facile da abbattere.
Gameplay
Vista la sua natura action, il gameplay è il fulcro di Bot Gaiden, con un approccio semplice a un primo impatto, ma difficile da padroneggiare. L’obbiettivo sarà quello di arrivare alla fine del livello nel minor tempo possibile, uccidendo tutti i nemici che si pareranno tra noi e il nostro obiettivo. Proprio perché basato sulla velocità di esecuzione, in Bot Gaiden basterà solo un colpo per uccidere ogni nemico su schermo, eccezione fatta per i boss, e non saranno presenti aree nascoste da esplorare.
Le azioni che i nostri robot avranno al loro arco saranno il salto, l’attacco, la schivata e la planata. Partiremo nudi e crudi e avanzando nel livello otterremo dei potenziamenti sempre nello stesso ordine, ovvero doppio salto, attacco a distanza e Dashblade, un attacco in corsa con la nostra spada. Ogni colpo subito, oltre danneggiare la nostra barra della salute, andrà a rimuovere l’ultimo potenziamento ottenuto.
Questo non deve accadere, perché se riusciamo a mantenere tutti e tre i potenziamenti, il quarto sarà l’hyperspeed, ovvero un notevole aumento della velocità per un breve periodo. Essendo Bot Gaiden un gioco basato sulle corse contro il tempo, capirai da solo l’importanza di questo potenziamento.
In base al tempo impiegato per completare il livello, saremo ricompensati con dei potenziamenti permanenti, come vite extra e altri bonus, alcuni dei quali andranno a modificare le nostre abilità, come ad esempio l’hyperspeed che oltre a offrirci il boost di velocità, congela per breve tempo i nemici.
Tecnicamente valido
Bot Gaiden graficamente è una gioia visiva per gli occhi, con una grafica fluida in 2D colorata e ben dettagliata, così come tutti gli effetti visivi che compongono il comparto grafico. Anche la varietà dei nemici è buona, mentre il design dei due protagonisti è un po’ anonimo, al contrario di quello dei boss di fine livello.
Il sonoro accompagna il giocatore in modo onesto, anche se morire diverse volte e sentir ripartire lo stesso motivetto può alla lunga dare un po’ fastidio.
Il gameplay è solido e divertente, e i quattro livelli di difficoltà selezionabili rendono il gioco accessibile quasi a tutti, così come lo trasformano in una sfida tremenda. Da menzionare un buon endgame.