Breath of the Wild 2 è stato ufficialmente rimandato alla primavera del 2023. L’annuncio di Nintendo ha sicuramente gettato nello sconforto molti fan che aspettavano impazienti l’uscita del nuovo titolo.
Tuttavia, l’aggiornamento rilasciato da Eiji Aonuma, producer della serie di The Legend of Zelda, ci ha anche svelato un interessante dettaglio di trama, quasi una sorta di consolazione per chi non vede l’ora di vestire nuovamente i panni di Link.
Spade, guide e poteri in Breath of the Wild 2
La Spada Suprema è sicuramente l’arma più famosa di tutto l’universo di Zelda: è la spada brandita da Link, l’eroe prescelto dalle Dee, per combattere l’oscurità ed esorcizzare così il Male sfruttando il potere della Luce.
In Breath of the Wild la famosa spada era sbloccabile solo verso la metà del gioco, e allo stesso modo sembra che essa sarà presente anche nel fantomatico Breath of the Wild 2 (che, del resto, non è altro che un sequel diretto del primo).
Tuttavia, il trailer rilasciato da Nintendo ha aggiunto una scena inedita in cui Link, con il dorso della mano illuminato da uno strano potere, sfodera la Spada Suprema per rivelare che essa è spezzata a metà; inoltre, il centro dell’arma è intaccato da una sorta di corruzione nera.
La Spada Suprema “corrotta” e un nuovo simbolo
A questo punto viene naturale chiederselo: cos’è successo alla tanto famosa spada? Il trailer di Breath of the Wild 2 dell’E3 2021 ci aveva mostrato una sequenza in cui il braccio destro di Link veniva intaccato dalla Calamità, la sostanza maligna che deriva dal corpo di Ganondorf; ne possiamo quindi dedurre che la Spada Suprema si sia spezzata a contatto con quel terribile potere.
Inoltre, anche l’avambraccio di Link è stato rivestito dalla Calamità: anche qui, come nel trailer del 2021, è possibile vedere l’arto dell’eroe completamente nero, rivestito di strani simboli che si espandono anche su tutta la parte destra del torace.
A conferma del fatto che il braccio di Link possa essere stato “corrotto” troviamo la luce emanata dal dorso della mano: in questo caso, il simbolo rappresentato sulla mano di Link non è la Triforza, come si potrebbe pensare, bensì una strana combinazione di linee che non ha alcun precedente in nessun altro capitolo della saga.
Gli unici simboli e linee che ricordano quelli sulla mano di Link sono quelli intravisti negli strani geroglifici verdi che circondavano il corpo di Ganondorf: anche nel primo trailer di annuncio di Breath of the Wild 2, risalente ormai a 2 anni fa, il primo elemento visibile erano questi bizzarri simboli.
Il fatto che Link abbia impresse sulla mano le stesse linee che rimandano alla Calamità è una conferma del fatto che l’Eroe è stato intaccato dalle forze del male; ci chiediamo quindi come questo andrà a influire sulla trama più generale, specialmente considerando che il nuovo simbolo ha preso il posto della tanto famosa Triforza.
Link non è quindi più l’Eroe prescelto dalle Dee, colui che porta sulla mano la Triforza del Coraggio, simbolo del suo destino; egli sembra un eroe che deve intraprendere un difficile viaggio di purificazione, necessario non solo a salvare il regno di Hyrule dalla vera Calamità (il corpo “rinsecchito” di Ganondorf, l’origine di tutto il male), bensì a salvare anche sé stesso.
Il ritorno di Fi?
Altro elemento degno di nota è sicuramente il bagliore azzurro emanato dalla Spada Suprema: anche in Breath of the Wild, quando Zelda risvegliava finalmente il proprio potere, l’arma di Link si illuminava di blu, producendo poi il suono caratteristico di Fi, lo Spirito che abita dentro la spada.
Introdotto in Skyward Sword (2012), Fi è il personaggio che incarna l’essenza stessa della Spada Suprema; anzi, si potrebbe dire che Fi è la spada. Vedere il bagliore azzurro anche in Breath of the Wild 2 ci fa quindi pensare che la guida di Link possa tornare, seppur in un’altra forma (anche non visibile).
Insomma, l’annuncio del ritardo di Breath of the Wild 2 ha sicuramente deluso molte persone, ma in compenso ci ha fornito dell’ottimo materiale su cui potere fare molte speculazioni.
Dal mio punto di vista, sono contento quando un titolo di una tale importanza viene rimandato: questo significa che la software house ha intenzione di dedicare sempre più tempo allo sviluppo, curando i dettagli nei minimi particolari e accertandosi che non venga rilasciato sul mercato qualcosa di incompleto e/o scadente.
Spero che tutta questa cura posta in Breath of the Wild 2 sia l’indizio anche di alcuni importanti cambiamenti apportati rispetto al primo capitolo (che, nel caso tu te lo sia perso, non ho apprezzato particolarmente).