Non potevamo esimerci dal dedicare un intero articolo a Breath of the Wild, che, dopo poco più di un mese di vita, ha già raggiunto picchi epocali quanto a vendite e a recensioni positive da parte dei più esperti tra i critici del mondo videoludico.
In questi giorni abbiamo ripercorso la storia della saga del momento (ma forse anche del passato!): The Legend of Zelda. Abbiamo seguito Link nelle sue svariate avventure, comprendendo il leit-motiv del successo nel tempo della serie. Abbiamo visto le diverse edizioni del game succedersi e cambiare, a volte nella trama, altre volte nelle impostazioni di gioco. Ma mai un’evoluzione come quella del 3 marzo 2017 era stata posta in essere!
La capacità di non distaccarsi mai del tutto dalle caratteristiche tipiche della saga…
…l’adeguarsi all’evolversi dei tempi, delle psicologie e delle esigenze dei moderni player
Breath of the Wild
La tribù Sheikah, a cui si deve il progresso tecnologico nel regno di Hyrule,
riesce a sigillare temporaneamente il malvagio Ganon, misteriosamente riapparso sulla terra.
Tuttavia, il re di Hyrule, spaventato sia per questa “strana” tribù che per un imminente ritorno di Ganon,
bandisce per essa l’esilio… Sono, intanto, trascorsi 100 anni…
Ecco il mondo che Link si ritrova innanzi: un universo aperto da esplorare, di dimensioni maggiori di 12 volte rispetto a quello degli episodi precedenti. Un universo tridimensionale su cui posano 120 dungeon da superare, 76 sotto-quest e 900 puzzle da risolvere per ottenere premi speciali.
Cosa cambia rispetto al passato?
- nulla, quanto all’eroismo e agli obiettivi che hanno da sempre caratterizzato la saga;
- la visuale da bidimensionale diventa tridimensionale;
- una grafica unica, attenta ai particolari e attraente per il player;
- l’open world, ossia la libertà sull’ordine con cui superare le singole missioni.
Il regno di Hyrule è caratterizzato da paesaggi floridi, rigogliosi, ma anche da territori aridi e desertici. Un’alternanza di ambientazioni che aumenta la curiosità del player, che si trova ad esplorare in prima persona un mondo a sé sconosciuto e da scoprire.
In Breath of the Wild, personaggi nuovi si affiancano a quelli tradizionali, che si ritrovano in tutti gli episodi della saga, ma questa volta con dettagli che ne manifestano maggiormente il carattere.
- Zelda è diventata una saggia regnante, che ha abbandonato le sue fragilità per governare Hyrule nel migliore dei modi e garantire la pace;
- Link resta l’eroe della serie. Lo ritroviamo con una nuova mise (l’azzurro sostituisce lo storico verde), mista ad un aspetto più maturo e “moderno”. Alle sue abilità tradizionali ne sono associate altre, quali l’arrampicata, la planata, lo scivolamento in aria sullo scudo. Ma la vera novità è la sua sensibilità rispetto al clima: una temperatura corporea troppo alta o bassa gli comporterà la perdita di energie!
Breath of the wild costituisce il connubio perfetto tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione…
…un connubio che aumenta sempre più il seguito che vanta la saga da decenni!
Nintendo si è di certo superata! Pochi sono i videogames che possono, attualmente, reggere il confronto con l’ultimo episodio di Zelda. La ciliegina sulla torta è stato l’inserimento di dialoghi vocali da parte dei personaggi, che consentono ancora di più il procedimento di immedesimazione del player al personaggio di gioco.
È vero che siamo legati al passato.. Anche per una sorta di “affetto”.. ma la nuova grafica è eccezionale!!