Senza girarci attorno, prima di iniziare con la recensione di Broken Blades è doveroso fare una premessa: se non stai cercando un gioco con un altissimo livello di difficoltà, punitivo a ogni minimo errore e dove per portarlo a termine bisognerà vedere la scritta game over centinaia di volte, allora la lettura di questa recensione per te può terminare qui!
Se stai ancora leggendo significa che la premessa, la quale posso garantire non essere esagerata, non ti ha spaventato, oppure hai diversi controller disponibili e ne vuoi fare fuori qualcuno. Scherzi a parte, Broken Blades è un rogue like in 2D con livelli generati proceduralmente il quale presenta nei suoi livelli, nemici, trappole e potenziamenti casuali. Palesemente ispirato ad altri titoli del genere come Dead Cell, Broken Blades si distingue da molti altri giochi per la sua elevatissima difficoltà che saprà offrire un’ottima sfida anche ai veterani del genere.
Broken Blades: meccaniche e gameplay
Il titolo sviluppato da Golden Eggs Studio, non presenta alcun tipo di trama: non appena premuto il tasto start per iniziare la partita, verremmo subito catapultati all’interno del primo dungeon, nei panni di un avventuriero armato solo di una spada rotta, e da lì a poco sicuramente vedremo la scritta game over per quella che sarà la prima di una lunghissima serie.
Broken Blades è un titolo immediato; i controlli sono semplici e le meccaniche si padroneggiano subito. Avremo il classico attacco corpo a corpo, il salto, il doppio salto e la schivata, il vero salvavita per il nostro avventuriero la quale ci renderà immuni a qualsiasi danno mentre la effettueremo, provenga esso da mostri o trappole.
Come altri titoli del genere rogue like, in Broken Blades mentre esploreremo i livelli generati proceduralmente, potremo ottenere casualmente dei potenziamenti i quali saranno casuali a loro volta. Quando ne troveremo uno, rappresentato nel gioco sotto forma di pergamena, ci verranno proposti 2 diversi fra i quali scegliere, in modo da personalizzare a nostro piacimento l’avventuriero. I vari potenziamenti proposti saranno di diverso genere: ci saranno i soliti aumenti di salute e difesa, danni e resistenza aumentati contro determinate tipologie di nemici, abilità di guadagnare più monete d’oro o di ricevere sconti dal negozio e in caso di estrema fortuna, l’armatura, che andrà a riempire un’altra barra sotto quella della vita e ci permetterà di poter subire più danni.
Abbiamo accennato alle monete d’oro perché potremo ottenerle casualmente uccidendo i nemici, e ci serviranno nei negozi che troveremo esplorando i livelli. Solitamente questi ultimi ci daranno la possibilità di ottenere, in cambio della giusta quantità di monete, una pergamena dei potenziamenti o un pezzo di spada.
Broken Blades e i pezzi di spada
Questa è sicuramente la meccanica più caratteristica e intrigante del gioco: la nostra arma principale nonché unica per affrontare il gioco sarà una spada, ma inizialmente sarà composta solo da un’elsa e un pezzo di lama. Esplorando i livelli potremo ottenere altri pezzi di spada casualmente dai nemici o dai prima menzionati negozi.
Potremo aggiungere fino a 5 frammenti di spada alla nostra arma cambiando completamente il nostro attacco a seconda di come vogliamo affrontare la partita: un’arma più corta avrà attacchi molto rapidi e verrà usata come un pugnale, mentre man mano che aggiungeremo pezzi, cambierà sia l’animazione, trasformandosi in fendenti più o meno ampi, che la velocità di attacco.
Ma in Broken Blades, aggiungere i pezzi non si limita solo a modificare queste caratteristiche: oltre ai normali pezzi di spada, battendo boss e trovandoli in giro nei vari forzieri, sbloccheremo anche dei frammenti dotati di particolari abilità, come ad esempio il life steal che ci permetterà di guadagnare salute attaccando, il potenziamento dei danni, l’aggiunta di un attacco elementale e altri. Combinando assieme fino a 5 di questi frammenti, potremo ottenere tante diverse combinazioni per la nostra arma.
I mostri e le trappole sparse nei livelli di Broken Blades presentano una buona varietà e, tranne quelli basici i quali comunque rappresentano una minaccia, dovremo imparare i loro pattern di attacco per cerare di uscire indenni dallo scontro e arrivare al boss di fine livello con più vita possibile. Ovviamente, vista la casualità dei drop nemici e anche per raccogliere una buona somma di monete per comprare i potenziamenti, sarà una buona abitudine cercare di “ripulire” il dungeon prima di affrontare il boss, in modo da avere diversi potenziamenti sempre ammesso di essere stati fortunati.
Tecnicamente parlando
Broken Blades presenta una semplice, colorata e pulita grafica cartoonesca in 2D, con alcuni elementi “pucciosi” come i pipistrelli (tenerissimi mentre caricano per ucciderci) in barba alla sua altissima difficoltà. Qualcosa in più poteva essere fatto a livello di animazioni sia per quanto riguarda il protagonista e i suoi attacchi, che i mostri e i vari boss.
Il sonoro diventa ripetitivo molto in fretta e, dopo l’ennesima morte e l’ennesimo inizio del motivetto, anche fastidioso, tanto da voler disattivarlo. Più apprezzabili i temi dei boss, probabilmente perché si arriva poche volte ad affrontarli.
Il gameplay è semplice come comandi, molto intuitivo e ha una buona risposta come input, fattore essenziale per questo genere di gioco, soprattutto per la sua enorme difficoltà.
Durante le mie ore a morire, tentare di nuovo e morire, tentare ancora e morire nuovamente in Broken Blades non ho riscontrato nessun bug.