Bug Academy è un interessante indie casual game dallo stile minimal sviluppato dal team di Igrek Games, in cui impersoniamo uno o più piccoli insetti fino a formare uno sciame. Il nostro scopo? Guidarli verso la realizzazione di livelli sempre più complicati, mascherati da lezioni ed esercizi volti a farci imbestialire per la difficoltà, ma che sanno divertire allo stesso tempo, con un unico reale obiettivo: laurearci alla Bug Academy. Uno stile grafico eccellente accompagnato da musiche e colonne sonore forse a volte un po’ ingombranti (ma mai eccessivamente sgradevoli), questo titolo pesca a piene mani da altri titoli d’azione sullo stile misto in 2 dimensioni/3 dimensioni come Little Big Planet o la serie di Rayman, con cui peraltro condivide con entrambi numerose analogie a livello di interfaccia grafica e a livello di gameplay, mantenendo però una propria identità e risultando originale ed immersivo, nonostante alcune lacune che è impossibile non notare. Scopriamo insieme in questa recensione questo originale e folle titolo!
La trama
In questi titoli generalmente la trama è lasciata quasi completamente in disparte in favore di un gameplay vario e originale, particolarmente complicato sia per i più piccoli che si approcciano al gioco presumibilmente per i colori e lo stile grafico che per i giocatori più navigati. Ovviamente Bug Academy non fa eccezione e non presenta quasi nessun accenno di trama, tranne forse per “l’obiettivo finale” che per tutto il gioco è solo e soltanto quello di superare tutte le lezioni e sfide per arrivare a laurearsi all’Accademia. Notevoli ed interessanti sono però le curiosità inserite al termine di ogni livello inerenti aneddoti riguardanti vita ed attività di mosche ed insetti come lucciole, zanzare e api, donando la parvenza di stare apprendendo perlomeno qualcosa giocandoci.
Nonostante questo, l’unico vero motivo per avanzare di livello in livello è invece il desiderio che proviamo di scoprire cosa ci riserverà la lezione successiva, contraddistinta da un umorismo ai limiti del folle ed a volte davvero divertente (per lo meno nel mio caso, in quanto l’humor no sense mi fa sbellicare) e da sfide sempre meno semplici da affrontare. Nel complesso, la mancanza di una trama profonda non è una lacuna grave di cui tenere eccessivamente conto, anche se forse avrei gradito una storia, anche banale, che guidasse le avventure dei nostri insetti (magari con un filmato iniziale o di intermezzo, componente purtroppo completamente assente).
Il gameplay
Il gameplay è chiaramente il punto forte di Bug Academy, che si regge completamente sulle basi di meccaniche di gioco originali, divertenti e che difficilmente stancano il giocatore. La varietà è la componente di questo gioco d’azione che più colpisce: la quantità di livelli è relativamente bassa, infatti ci aggiriamo intorno a poco più di 30 lezioni suddivise in categorie (praticamente identiche, a livello di interfaccia, ai più recenti capitoli di Rayman, in cui ogni mondo contiene diversi livelli e via discorrendo), ma nonostante ciò non mancano colpi di genio da parte degli sviluppatori per non rendere il gameplay banale. Impersonando insetti come mosche, lucciole, api e zanzare, dovremo muoverci nelle diverse sezioni utilizzando pochi ma semplici comandi di movimenti ed utilizzare una speciale caratteristica propria dell’animale. Per esempio le mosche sono piccole, ma numerose ed insieme possono sollevare pesi molto superiori al loro, oppure le lucciole possono illuminare anche i luoghi più bui, fino alle zanzare che possono ingerire e poi sputare liquidi.
Ogni livello presenta una missione differente dal precedente, ed è in questo contesto che possiamo finalmente notare l’originalità dei produttori: alle volte sarà necessario, controllando il nostro insetto, trasportare frigoriferi in punti appositi di abitazioni, simulando vere e proprie consegne; altre volte avremo il compito di sollevare mucche e spostarle all’interno di un recinto perfettamente posizionato in una zona della mappa; altre volte ancora dovremo costruire, emulando Tetris od il più recente Tricky Towers, una torre con delle forme geometriche di gomma cercando di renderla più alta possibile… Ma la quantità di attività è innumerevole: si spazia dal lavoro nelle miniere, alla cattura di fantasmi, al furto di diamanti, allo spegnimento di incendi, alla consegna di pizze, ad operazioni militari speciali fino addirittura al lancio di razzi!
Ultima ma non meno importante componente del gameplay è la rigiocabilità: per ogni livello ci verranno date delle stelle, fino ad un massimo di 3 (oro, argento e bronzo) in base a quanto saremo stati abili. Queste stelle saranno necessarie per avanzare nel gioco, e saranno inoltre presenti delle classifiche globali per confrontarci con altri giocatori e migliorare di conseguenza il nostro tempo provando e riprovando le varie missioni.
Comparto tecnico (grafico, sonoro…)
Bug Academy presenta un comparto grafico eccellente, coloratissimo e mai eccessivo, che mescola elementi di grafica in due dimensioni con elementi in tre dimensioni, creando quella che viene appositamente definita grafica 2.5D. Tutto il mondo di gioco sembra creato con forme geometriche di gomma, cartone, alle volte argilla e la dimostrazione di questa composizione deriva dal movimento che compiono gli oggetti inanimati quando vengono spostati, dando una sensazione di caduta molto leggera in un terreno soffic, che consente un leggero rimbalzo. I luoghi sono realizzati con cura e precisione, a partire dall’interfaccia del menu iniziale fino all’ultima schermata di gioco. A migliorare ulteriormente questo comparto, è necessario citare i Cappelli degli insetti, che fungono da elemento di personalizzazione divertente e possono essere “acquistati” dopo aver superato un certo numero di sfide ed ottenuto una quantità sufficiente di stelle.
A livello sonoro, le musiche del gioco sono simpatiche e molto vivaci, anche se, dopo diverse ore di fila, possono risultare leggermente ingombranti e ripetitive. I suoni in generale sono azzeccati e coerenti sia con l’ambientazione che con la scena proposta, nonostante non sia presente alcun doppiaggio parlato. Il gioco è interamente tradotto in italiano, fortunatamente in maniera quasi sempre corretta e con leggeri errori di traduzione, e questo è un importante punto a favore del titolo, che presenta inoltre parecchie lingue tra cui scegliere.
Le maggiori lacune che ho potuto notare giocando il titolo sono le seguenti: numerosissimi bug tecnici che alle volte inficiano gravemente nell’avanzare verso la fine di un determinato livello e la difficoltà eccessiva nel giocare con la tastiera (anche se è pur vero che a inizio gioco veniamo invitati ad utilizzare un controller, con cui risulta ovviamente più semplice ogni movimento).