Bulbs 2.0 è un videogioco per Android e iOS uscito il 17 febbraio 2022; sviluppato da Error300 Games come un titolo in cui la logica cerca di farla un po’ da padrone, in realtà sono i colori ad essere i veri protagonisti di questo piccolo puzzle game. Al suo interno troviamo tantissimi livelli in cui dobbiamo destreggiarci fra un numero variabile di lampadine, spente o accese; il nostro obiettivo è sempre uno: cercare di farle diventare tutte bianche. Infatti, ogni lampadina rappresenta un colore specifico e dovrai capire come poter avanzare di livello con poche e semplici mosse.
Sembra facile, almeno per chi è costantemente concentrato a videogiocare titoli del genere; per una persona che non si è mai approcciata a un gioco di questo tipo, potrebbe risultare leggermente strano o, quantomeno, difficile. Andiamo con ordine, perché Bulbs 2.0 in sé è molto semplice, ma le parole da dire sono tante.
Pronto a scoprire come diventare un massimo esperto di lampadine e, ovviamente, di colori?
Bulbs 2.0 ti farà stare lì per ore e ore
Come detto nel paragrafo precedente, il titolo in sé non è complicato ed è molto più semplice di un classico Candy Crush. Non esiste neanche una storia, a dir la verità, ma semplici e puri obiettivi da portare a termine; uno per l’intera esistenza del videogioco mobile. Appena poggi il dito sullo schermo dello smartphone, proprio sopra l’icona della lampadina (simbolo e protagonista di Bulbs 2.0), si aprirà l’applicazione e ti ritroverai in un menù molto semplice. Niente di troppo complesso o incredibilmente caotico; il tutto è lineare, rimane fedele allo stile del videogioco ed è molto intuitivo. In alto troverai un invito formale a seguire Bulbs 2.0 anche sui social, specialmente su Facebook in quanto unico indicato, e di guardare gli altri prodotti dello sviluppatore.
Il logo è grande, comprensibile e molto simpatico; il titolo rappresenta in pieno le lampadine dei livelli e personalmente l’ho trovata un’idea decisamente carina. Tutto è coerente con il complesso e mi fa apprezzare il puzzle game leggermente di più. Oltre al tasto PLAY, è possibile visualizzare subito i livelli già visti e quelli futuri, e avrai modo di togliere sia i suoni di gioco, sia la musica. Essi sono diversi, perché uno riguarda i classici rumori che magari scattano sull’attenti appena tocchi qualcosa all’interno della partita. La musica, ovviamente, è la colonna sonora del gioco.
Non ha denotazioni particolari, perché anche lei è molto semplice e può essere tolta, oppure no, in base alle proprie esigenze senza rovinare l’esperienza di gioco. Non incide minimamente sulle partite e, anzi, rimane una piccola compagna di viaggio adatta a un puzzle game. Niente frustrazione o simili e possiamo dire che è stata una nota super positiva, almeno per quanto mi riguarda. Ho incontrato spesso dei puzzle game mobile e spesso sono incastrati in musiche particolari, staccate da ciò che rappresenta il prodotto e mi facevano inevitabilmente allontanare dal gioco in questione.
Tanti livelli per un unico obiettivo
Mi ripeterò un po’ in questa recensione, e chiedo scusa per questo, ma cercherò di collegarmi il più possibile con quanto detto in precedenza per avere un buon filone narrativo. Come già detto, in Bulbs 2.0 esistono diversi livelli e gli sviluppatori annunciano al mondo di farti giocare a quasi 100 di essi. Mai affermazione fu più sbagliata, in quanto i livelli sono in realtà 180 (i primi 60 gratuiti, i successivi a pagamento) e uno risulta essere più difficile di quello già affrontato. Fin qui niente di strano o di particolare, in quanto è un classico puzzle game che affronta la longevità come qualsiasi altro titolo; il problema sta nella risoluzione del problema.
L’obiettivo è quello di rendere le lampadine completamente bianche e questo vale per tutti i 180 livelli a disposizione. Ovviamente le lampadine che troverai saranno spente o semplicemente di altri colori. Toccandone una, cambierai l’aura anche alle altre che si trovano in prossimità. Ed è questo il meccanismo che ti farà arrivare alla fine del livello: toccando le lampadine più volte, troverai la combinazione giusta per raggiungere il colore più puro mai visto al mondo. Il problema sorge quando vai a fare il classico tap su una lampadina a fianco e, quest’ultima, cambierà nuovamente colore alle altre facendole tornare a quello precedente o cambiandole totalmente.
Il concetto si basa sui colori primari che si mischiano fra loro formando colori secondari; tramite le varie combinazioni, potrai riuscire a raggiungere la fine del livello. Per poterlo fare, ovviamente, dovrai conoscere le regole principali della combinazione dei colori, altrimenti dovrai utilizzare tutta la logica in tuo possesso. Proprio per questo, inizialmente, parlavo di difficoltà. Se sei un videogiocatore neofita, specialmente su un genere come quello di Bulbs 2.0, allora ti consiglio di provarlo per un paio di livelli e vedere di persona se può fare al caso tuo.
Un tutorial scritto, sempre disponibile
Durante le partite avrai accesso non solo alle lampadine colorate, o spente in tantissimi casi, ma anche ad altre opzioni che potranno esserti utili. Come il tutorial che, in realtà, è una semplice guida scritta in grado di aiutarti al meglio sui colori e sul gameplay in generale. Lo sviluppatore lo ha messo a tua disposizione sempre, in qualsiasi livello, ed è un punto a favore. Ovviamente, in caso di difficoltà estrema, esiste anche l’opzione di aiuto in grado di darti quella piccola marcia in più per completare il livello positivamente. Io stessa ne ho avuto bisogno ed è stata una manna dal cielo.
Tralasciando il pulsante di reset e i consigli che Bulbs 2.0 stesso dispensa per aiutarti al meglio, esiste anche il modo per sapere in quante mosse puoi risolvere il puzzle. Non solo, perché il contatore metterà in conto anche le azioni che hai fatto per arrivare alla soluzione! Carina, ma a volte mi sono chiesta come potessi mai arrivare alla conclusione in tre semplici mosse. Per me, almeno all’inizio, era impensabile; poi ho memorizzato le azioni da fare e tutto è stato più semplice. Questo porta, quasi inevitabilmente, a una conclusione dell’interessamento verso il titolo ed è un grandissimo peccato.
Ciò che consigliamo allo sviluppatore è, infatti, quello di aggiungere nuovi livelli (gratuiti o meno) periodicamente. In questo modo, una volta arrivati alla fine, il giocatore potrà continuare e continuare a divertirsi, risolvendo nuovi rompicapi. Probabilmente non è neanche questo l’obiettivo di Error300 Games, ma penso che questo videogioco mobile abbia un piccolo, grande, potenziale e sarebbe un peccato veder scemare l’interesse al prodotto. Non parliamo di una modalità multiplayer o di una traduzione dall’inglese all’italiano perché, all’effettivo, il titolo va bene così.
Gratuito, ma in parte
Forse lo hai già letto un po’ accennato, magari nel paragrafo precedente, ma Bulbs 2.0 è gratuito. Esatto, non ha alcun costo e potresti provare il titolo senza troppi problemi. Al raggiungimento del livello 60, però, il titolo ti chiederà se vorrai continuare a videogiocare oppure no e, in caso di risposta affermativa, ti verrà chiesto un pagamento extra. Il costo è di €1,19 e ti verranno introdotti altri 60 livelli da poter completare quando e dove più vorrai.
Per il resto, Bulbs 2.0 si regge praticamente solo con le pubblicità e, purtroppo, qua tocchiamo un piccolo tasto dolente. Ogni fine livello equivale a una pubblicità, ogni inizio livello ne equivale a un’altra e così via.
Decisamente troppa, ma capisco perfettamente il perché di un inserimento così aggressivo e in realtà non è neanche un grosso problema. Essendo questa una recensione, però, devo avvertirti anche di questo piccolo dettaglio. Per poterci giocare hai bisogno di rispettare questi requisiti:
- Android: versione Android 4.1 o successive, 69M di spazio disponibile, avere più di 3 anni;
- iOS: versione iOS 9.0 o superiore, 87.5M di spazio disponibile, avere più di 3 anni.