I videogiochi che in passato hanno cercato di unire il genere degli sparatutto a quello dei rhythm game non mancano di certo, ma Bullets Per Minute (BPM) non sembra volersi limitare a questo. Fortemente ispirato agli FPS degli anni 90, questo nuovissimo gioco di Awe Interactive si pone infatti l’obiettivo di mixare fra loro ben tre diversi generi videoludici, in un’adrenalinica unione dal potenziale sorprendente.
Se fino a questo momento siamo stati abituati a vedere certe fusioni esclusivamente in ambito VR, con BPM: Bullets Per Minute la tendenza cambierà di netto, dato che dopo il suo debutto su PC previsto per questo agosto, il titolo verrà presumibilmente portato anche su PlayStation 4 e Xbox One, senza contare che gli sviluppatori non escludono la possibilità futura di vederlo approdare anche su Nintendo Switch.
Accompagnati da un’epica colonna sonora rock e immersi in ambientazioni generate proceduralmente, i giocatori vestiranno i panni di diverse Valchirie, ognuna delle quali vanterà caratteristiche uniche tra punti di forza e talloni d’Achille.
L’azione sarà ovviamente frenetica, alla stregua di un FPS Arena come potrebbe essere DOOM e le orde di nemici da abbattere a ritmo di musica, insieme alle varie armi e potenziamenti che muteranno in ogni nuova run, renderanno ogni sessione unica rispetto a quelle precedenti.
Non mancheranno poi diverse boss fight con cui confrontarsi, caratterizzate da pattern unici, che dovrai necessariamente studiare a fondo prima di poterne facilmente uscire vittorioso/a; una realtà chiaramente in linea con il genere roguelike, a cui quest’opera deve buona parte del proprio appeal.
Insomma, ciò che rende davvero interessante questo BPM: Bullets Per Minute, è il fatto che si presenta come un titolo già di per sé valido, senza nemmeno dover sfoggiare a pieno l’aspetto del gameplay legato agli elementi ritmici presenti nel gioco. Personalmente, non vedo l’ora di saperne di più.