Bully, conosciuto fuori dal mercato del nord America come Canis Canem Edit, è uno dei videogiochi Rockstar più apprezzati dei primi anni duemila. Il titolo, che ci mette nei panni di un adolescente ribelle all’interno di una classica scuola statunitense, fu molto amato per la possibilità di immedesimarsi nella vita fatta di ambivalenze, scontri, amori e dissidi di un ragazzo di questa età.
Il gioco, che suscitò anche parecchie controversie nelle associazioni dei genitori e da parte della stampa generalista, fu poi ripubblicato in una versione HD, completa di nuovi mini-giochi e quest, dal titolo: Bully: Scolarship Edition.
I fan e gli appassionati hanno sempre chiesto a gran voce un sequel del prodotto, senza essere mai accontentati e senza ricevere chiarimenti dagli sviluppatori, che recentemente hanno avuto dei problemi per la trilogia dei vecchi GTA. Adesso, delle notizie hanno fatto luce sulla questione.
Bully e il motivo della sua cancellazione
Rockstar New England, negli anni in cui si svolgevano i lavori per GTA IV, era impegnata nel fornire supporto alle software house principali. Il progetto per Bully 2, nonostante fosse partito relativamente bene, subì una battuta di arresto. Il gioco, agli occhi dei creatori, doveva essere una sorta di GTA IV più piccolo ma in grado ugualmente di sorprendere per l’utilizzo di nuove meccaniche e tecnologie.
In una recente disamina, si è scoperto che la mappa avrebbe dovuto assumere le dimensioni di quella di Vice City, prevedendo la possibilità di esplorare ogni singolo edificio e creare modifiche all’ambiente di gioco anche dopo molto tempo a seguito delle nostre azioni. Questa interessante feature sarà poi concretamente sviluppata ed adottata in Red Dead Redemption II.
Oltre questo, il gioco avrebbe previsto la possibilità di arrampicarsi e, anche se può sembrare strano, avrebbe tratto ispirazione, per la trama, da prodotti come Porky’s e i Goonies.
Nonostante il titolo fosse quasi completo, con tanto di una demo interna giocabile per circa 10 ore, Rockstar, anche se a malincuore, si vide costretta a tralasciare questo lavoro per concentrarsi su Max Payne 3 e sopratutto su Red Dead Redemption II, vero e proprio capolavoro che ha richiesto anni e anni di sviluppo.
Nulla ci vieta di sperare nella volontà degli sviluppatori di far resuscitare Bully e, a tal proposito, non possiamo fare altro che sperare in un annuncio.