Bus Driver Simulator è, come suggerisce il nome, un simulatore di guida di autobus sviluppato dai russi di KishMish Games per svariate piattaforme, tra cui PC via Steam, PlayStation 4 e Nintendo Switch. La versione che abbiamo provato è proprio quella per l’ibrida della grande N, l’unica a darci la possibilità di inserirci in un loop che preveda di guidare il bus per gioco mentre siamo passeggeri di un bus reale. Quest’esperienza paradossale è disponibile in oltre sei lingue, tra cui anche l’italiano, e prevede un prezzo di 29,99€.
Per quanto Bus Driver Simulator si riveli, nel complesso, un buon titolo, alcune sbavature di carattere tecnico fanno sì che il gioco non possa assestarsi troppo al di sopra della sufficienza, pur tenendo conto che si tratta di un titolo sviluppato con poco budget da una software house alle prime esperienze. Quando acquistiamo un videogioco, infatti, ci aspettiamo tutti un prodotto che sia all’altezza delle nostre aspettative e che faccia in modo di venirci incontro per rendere le sessioni di gioco quanto meno frustranti possibile.
Trama – La nascita di un monopolio
Come in tutti i titoli di questo tipo, anche Bus Driver Simulator non ha molto da offrire dal punto di vista della trama. Anzi, sarebbe più corretto dire che la trama è lasciata interamente alla nostra fantasia, che può farci tornare bambini e ampliare la semplice guida immaginando complesse situazioni di gestione d’azienda, lavori in corso da evitare e altri imprevisti del genere, che però il gioco non si preoccupa di creare per noi. Al contrario, persino nella modalità carriera, quella che si presta di più alla creazione di una storia, il nostro personaggio non solo non dice una parola, ma probabilmente non lo vedremo neppure quasi mai in faccia.
Lo stesso tutorial, che altri giochi come Truck Driver avevano affidato a un nostro parente che ci lascia l’azienda in eredità, in Bus Driver Simulator è caricato sulle spalle di una anonima voce fuori campo che si esprime attraverso messaggi di testo. L’unica concessione a un qualche tipo di struttura narrativa è la presentazione del tutorial stesso come percorso per ottenere la patente D, il che può farci immaginare che la voce appena nominata sia quella del nostro istruttore intento a darci lezioni di guida, cosa che però il gioco non accenna neppure per un istante, causando potenzialmente l’impressione, molto più triste, che i messaggi del tutorial si rivolgano direttamente al giocatore.
Insomma, per quanto riguarda la trama, gli sviluppatori di Bus Driver Simulator non potrebbero aver fatto di meno ed è un peccato perché, per quanto non si tratti di un genere di solito giocato per le sue narrazioni appassionanti, altri titoli di questo tipo hanno almeno tentato di abbozzare un qualche minimo concetto. È un peccato che i ragazzi di KishMish Games non si siano messi in gioco da questo punto di vista, ma in futuro dovranno farlo o i loro prodotti difficilmente faranno presa sul grande pubblico.
Gameplay – Una buona simulazione con qualche difetto
Non è certamente difficile immaginare in che cosa consista la parte ludica di Bus Driver Simulator: lanciati presto allo sbaraglio, infatti, i giocatori dovranno portare a termine le corse rispettando quanto più possibile non solo il codice della strada, ma anche gli orari di arrivo e di partenza in ciascuna delle tappe. Per quanto i pendolari saranno pronti ad affermare che ciò si riveli tutt’altro che realistico, il nostro povero autista sarà soggetto a multe non solo in caso di passaggio con il rosso, ma anche di arrivo in ritardo o in eccessivo anticipo alle fermate.
Per il resto, tuttavia, la guida è molto aderente alla realtà, compreso il fastidioso bisogno di allargare le curve per far passare la stazza imponente dei mezzi. Proprio nel momento di sterzare, tuttavia, si palesa anche uno dei problemi tecnici di Bus Driver Simulator: in caso di salita su un marciapiede, saremo soggetti a una sanzione, ma il gioco bloccherà anche il nostro autobus come se fosse finito nelle sabbie mobili, impedendoci di proseguire con la corsa e costringendoci a chiamare il carro attrezzi (che toglierà 500€ ai nostri guadagni in game), oppure a ricominciare da capo il tutorial.
Naturalmente, casi come questi rendono i giocatori, soprattutto quelli meno esperti alla guida come il sottoscritto, piuttosto frustrati, rischiando di scoraggiarli dalla prosecuzione della loro esperienza in Bus Driver Simulator. Ed è un peccato, perché KishMish Games ha fatto un buon lavoro nell’assicurarci la presenza di altre opzioni piacevoli, quali quella di acquistare nuovi autobus a scelta tra una dozzina di modelli grazie ai proventi del nostro lavoro, oppure la possibilità di scegliere se guidare nella città tedesca di Colonia o quella russa di Serpukhov. È possibile, inoltre, modificare anche ciascun mezzo con singole componenti a scelta dalla schermata del nostro garage, che funziona come hub iniziale da cui selezionare i veicoli e i percorsi.
Se ciò non bastasse, oltre alla modalità carriera e al tutorial, Bus Driver Simulator prevede anche la selezione di singoli percorsi, possibilità che consente di lasciarsi andare a una guida più rilassata e meno gestionale. In definitiva, il titolo è ben realizzato, ma ribadisco che la presenza delle difficoltà tecniche che abbiamo nominato va a ridurre di molto il divertimento garantito dal gameplay e pertanto tutte queste ottime funzionalità rischiano di passare inosservate. È chiaro che, vista anche la relativa inesperienza degli sviluppatori, vale la pena di essere più indulgenti nel giudizio, ma (come nel caso della trama) è bene sottolineare la necessità di un cambio di passo nei prossimi lavori, ferme restando le qualità dell’attuale.
Controlli – Al di sopra della concorrenza
Dal punto di vista dei controlli, invece, Bus Driver Simulator riesce a posizionarsi su un gradino più elevato rispetto alla concorrenza, adottando una serie di accorgimenti che sfruttano bene tutti i tasti previsti da Nintendo Switch. In questo modo, la guida risulta piacevole e siamo invogliati a rispettare quelle regole che, se sono fondamentali nella vita reale, tendiamo a prendere più sotto gamba nei videogame, come ad scempio l’inserimento delle frecce direzionali.
Oltre alle ovvietà, come il cambio di direzione con l’analogico sinistro e l’accelerazione e la frenata con i grilletti, Bus Driver Simulator adotta per lo più quel sistema di menu da aprire alla bisogna che costituiscono un must per i titoli dello stesso genere. Ciò che rende il gioco di KishMish Games leggermente migliore, tuttavia, è il fatto che questi menu vadano aperti per lo più ad autobus fermo, per aprire le porte, accendere il motore, mettere le quattro frecce o chiamare il carro attrezzi.
In questo modo, il giocatore può tenere sempre gli occhi sulla strada nelle fasi di guida, esattamente come dovrebbe fare nella realtà, aiutato in ciò dal posizionamento delle frecce sui dorsali, e non in uno dei menu. Ciò non significa che i controlli di Bus Driver Simulator siano perfetti: la forte vibrazione che sentiamo accendendo il motore, infatti, risulta fastidiosa e farebbe pensare più a un problema che a una normale messa in moto, ma nel complesso i comandi del gioco sono comodi e piacevoli.
Grafica – Concentrarsi sull’essenziale
Il comparto grafico di Bus Driver Simulator risente certamente della scarsa disponibilità di fondi, ma ha la capacità di impegnarsi a realizzare in modo gradevole gli elementi fondamentali, permettendo così al giocatore di chiudere un occhio sui dettagli meno curati, dovuti anche alla scarsa potenza di Nintendo Switch, che pure non viene spremuta al massimo da questo titolo. In particolare, gli autobus e i modelli dei passeggeri hanno una realizzazione tutt’altro che straordinaria, ma sono comunque ben riconoscibili, così come i semafori e le strisce pedonali a cui dovremo fare attenzione alla guida.
Al contrario, ciò che poteva essere fatto meglio sono gli ambienti circostanti, che si limitano a pochi edifici sfocati o a prati la cui erba è in realtà una macchia verdognola e piatta dalla quale non spunta neppure un ciuffetto a conferire un senso di tridimensionalità. È indubbio, insomma, che Bus Driver Simulator non si piazzerà in cima a un’ipotetica classifica dei videogiochi dalla grafica più spettacolare, ma non pecca neppure così tanto da essere del tutto ingiocabile. Mi sento, dunque, di lodare gli sviluppatori di KishMish Games da questo punto di vista non tanto per l’effettiva realizzazione grafica, quanto per l’intelligenza dimostrata nel concentrarsi sulle cose importanti per il gameplay.
Sonoro – Il rumore della strada
Fatta eccezione per qualche musichetta nel tempo passato al garage, Bus Driver Simulator è del tutto privo di colonna sonora, come d’altronde la maggior parte degli autobus non prevedono una radio accesa a bordo. Il comparto sonoro del titolo, dunque, è affidato a quella serie di rumori che caratterizzano la guida, dallo scoppiettio del motore ai clacson degli automobilisti più impazienti. Il risultato è senza dubbio realistico, ma nel complesso avrebbe potuto essere curato leggermente meglio.
Un esempio in questo senso è dato dai passeggeri: forse più educati di quelli presenti nella vita reale, passano l’intero viaggio, permanenza alla fermata compresa, nel più assoluto silenzio. Niente chiacchiericcio dei gruppi di studenti, niente lunghe telefonate a voce troppo alta, neppure il semplice fischiettio di un uomo sovrappensiero. Se gli sviluppatori di Bus Driver Simulator avessero implementato anche questi effetti sonori, l’esperienza ne avrebbe guadagnato non solo in realismo, ma anche in difficoltà, costringendo il giocatore a concentrarsi, come un vero autista, solo sui rumori della strada.
Per quanto, dunque, il sonoro in Bus Driver Simulator sia sufficiente, non riesce a guadagnare qualche punto in più proprio per l’essenzialità estrema del lavoro svolto. Si tratta, insomma, di un altro degli aspetti da migliorare nei prossimi titoli, senza dimenticare però anche i buoni risultati ottenuti, che non dovranno essere persi nella ricerca di un risultato migliore.
Longevità – Un discreto divertimento
Riguardo la longevità, Bus Driver Simulator si attesta sui livelli di un normalissimo simulatore di guida, con la possibilità di continuare potenzialmente all’infinito sia con la carriera che soprattutto attraverso le corse singole. Nella pratica, tuttavia, le cose cambiano drasticamente: la presenza di due città per un totale di una dozzina di possibili percorsi potrebbe fare in modo che il titolo venga a noia piuttosto in fretta, magari ancora prima di aver guadagnato abbastanza da sbloccare tutti i veicoli disponibili.
Si sarebbe, dunque, potuto fare di più ancora una volta, ma in questo caso la disponibilità di uomini e mezzi di KishMish Games è decisamente sufficiente a passare sopra a questo difetto. Ancora di più se si tiene conto che Bus Driver Simulator costa 29,99€, vale a dire almeno il 40% in meno di alcuni suoi concorrenti più blasonati. Insomma, il titolo viene venduto a quello che può essere considerato il suo valore reale, che corrisponde a una qualità complessivamente buona, ma tutto tranne che esente da difficoltà.