La prima cosa che va assolutamente chiarita per Bus Simulator 21 riguarda la natura del gameplay. Alcuni utenti affezionati a questa serie hanno definito il simulatore di guida di mezzi pubblici come un formato grezzo di Grand Theft Auto per via del suo Open World esplorabile sia su ruote che a piedi. Al fine di evitare che tale teoria prenda il largo, è necessario chiarire che lo scopo del team di sviluppo è quello di regalare all’utente un’esperienza quanto il più simile possibile a quella che si potrebbe provare guidando un autobus di linea urbana o extraurbana.
Come è stato già detto da alcuni utenti sul web, Bus Simulator 21 si presenta ai videogiocatori con una grafica migliorata e più curata rispetto al predecessore Bus Simulator 18. Giocandoci ho potuto constatare di persona che, senza alcun dubbio, gli effetti del meteo (sia grafici che fisici) e la gestione dei riflessi e delle ambientazioni sono state curate molto meglio e anche alla vista ogni scenario risulta molto più “pulito”.
Tanti PRO per Bus Simulator 21, ma anche qualche CONTRO
Da amante dei simulatori di guida, sia sportivi che non, ho affilato l’occhio su alcuni dettagli riguardanti i modelli 3D dei bus, la fisica dei veicoli e le possibilità di personalizzazione che un player ha nel gioco e non posso che fare i miei complimenti a Stillalive e Astragon per il lavoro svolto. Oltre al comparto grafico, che si è mostrato alquanto curato e più piacevole da osservare, il gameplay risulta molto più vario e con un design “liberalista”.
Il primo aspetto che rende Bus Simulator 21 più attento alle esigenze dell’utente riguarda la personalizzazione dell’avatar. Grazie alla nuova scheda di personalizzazione integrata nel gioco, rispetto alla versione precedente, adesso è possibile realizzare un personaggio che si distinguerà dagli altri. Questo piccolo, ma importante, dettaglio ha fatto sì che riuscissi ad immedesimarmi al meglio nel mio ruolo all’interno del gioco, sia durante l’esplorazione a piedi che sul veicolo, inoltre non risulta essere troppo macchinosa come personalizzazione, quindi non perderemo poi così tanto tempo a “digitalizzarci”.
Sempre riguardo alla personalizzazione, sembra che siano state già rilasciate le prime mod che permettono di modificare alcuni dei bus appartenenti ai dieci brand presenti al suo interno e quindi potremo, per esempio, vagare con un autobus della Coca Cola o con uno a forma di nave vichinga. Insomma, il team di sviluppo si è impegnato a realizzare un titolo che rispecchiasse la veridicità dei mezzi disponibili, ma qualcuno ha pensato bene di osare realizzando dei modelli del tutto esclusivi.
Una concessionaria che ci metterà in difficoltà
Come ribadito già diverse volte dal team di sviluppo stesso, Bus Simulator 21 ha potuto contare sull’appoggio di ben dieci aziende, conosciute in tutto il mondo, che producono mezzi destinati al trasporto pubblico. Ogni autobus disponibile nel titolo è stato realizzato nei minimi dettagli e ciò è stato possibile grazie ai modelli 3D forniti dalle aziende che hanno anche rilasciato le licenze come partner ufficiali. Sul sito dedicato all’intera serie dei videogame sono disponibili i video delle aziende che hanno supportato il progetto in cui vengono mostrati tutti i mezzi disponibili e sbloccabili nel gioco.
Il realismo con il quale sono stati realizzati i mezzi è davvero sbalorditivo. Osservare la plancia dei comandi interamente ispezionabile e funzionante in ogni suo singolo tasto mi ha, inizialmente, destabilizzato e confuso, ma dopo qualche chilometro le cose mi sono state subito chiare. Aprire/chiudere le porte, stampare i biglietti e dare il resto, accendere le luci interne per i passeggeri, gestire le luci della cabina, estendere/retrarre la rampa per favorire la discesa/salita e tante altre funzioni tutte a portata di mano.
Nel realizzare gli interni dei mezzi non è stato tralasciato nulla, dai sedili con la classica tappezzeria presente sui classici autobus di città, ai supporti con cui reggersi durante il viaggio. Insomma, sembra proprio di stare all’interno di un bus che magari prendiamo per andare all’università o per recarci in centro, ma stavolta a guidare saremo noi. Inoltre, al di là dei meri bus a diesel, all’interno di Bus Simulator 21 troveremo anche i più recenti modelli ibridi ed elettrici realizzati dalle aziende che ci permetteranno di godere dei suoni dei paesaggi e del rumore del traffico cittadino (che sembra essere rilassante per alcune persone).
Un’intelligenza artificiale non proprio intelligente
Essendo un open world, durante le nostre ore di servizio dovremo seguire il percorso prestabilito, ma è possibile anche esplorare in modo libero Angel Shores o Seaside Valley per fare pratica con il nostro mezzo. Durante le nostre “folli avventure” a bordo di un bus, ci ritroveremo spesso dinanzi ad un semaforo o ad un incrocio in cui bisognerà rispettare la precedenza per poter attraversare, ma sembra che non tutti gli autisti del posto conoscano il codice della strada.
Durante il tragitto urbano che prevedeva otto fermate, mi sono imbattuto in un autista gestito dall’IA che ad un incrocio avrebbe dovuto dare la precedenza e invece ha proseguito colpendo il bus sulla fiancata. Come nella vita reale, quando si ha un sinistro c’è sempre chi ha ragione e chi ha torto e quindi c’è chi deve risarcire i danni, ma nel mio caso (nonostante avessi ragione) i danni sono stati attribuiti ad un mio errore, quindi mi è stata defalcata la somma di denaro dalla paga giornaliera. Questo aspetto mi ha fatto sorgere ulteriori dubbi sull’affidabilità dell’IA su Bus Simulator 21 e ho avuto modo di constatare che anche i pedoni talvolta sembrano “presi dalla botta”.
L’intelligenza artificiale in un simulatore è sicuramente una fra le cose più complesse da realizzare ed integrare e, nonostante l’eccellente lavoro svolto da Stillalive, qualche sbavatura sul comportamento della stessa non manca. L’aspetto che potrebbe dare maggior fastidio è proprio quello di trovarsi implicati in un sinistro stradale e pagare i danni anche quando si è parte lesa e si ha ragione.
Un mondo intero da esplorare a bordo di Bus Simulator 21
Come ti ho già detto qualche rigo più sopra, l’ambientazione open world di Bus Simulator 21 è veramente enorme e ciò mi ha permesso di poter trascorrere anche più di un’ora in giro per le strade non proprio centrali della città. La cosa che più mi ha incuriosito riguarda proprio l’intelligenza artificiale citata pocanzi. Infatti, spostandosi dal centro città alla periferia si percepisce la differenza nello stile di guida delle auto sulle strade.
Allontanandosi dal centro per delle tratte extraurbane, si nota quasi subito l’approccio diverso degli altri utenti della strada nei nostri confronti. Infatti se nel centro città si nota lo stress degli abitanti che attraversano con il giallo, in periferia tutti attendono pazienti sul marciapiede e tutti si fermano alla vista del giallo al semaforo. In buona sostanza, sembra che il team di sviluppo abbia cercato di dare una nota di realismo in più al gioco, sfruttando anche la psicologia diversa dell’utente che abita nel centro urbano rispetto a quella che abita in periferia.
Il simulatore perfetto insomma? No. Ecco i CONTRO
Quando noi redattori siamo chiamati a recensire un titolo, qualunque sia il genere a cui appartiene o il team di sviluppo che l’ha realizzato, dobbiamo necessariamente evidenziare quello che non va, anche se (di rado) risulta difficile trovare dei difetti. Ho giocato diversi simulatori di guida e già una volta ho avuto modo di provare un titolo che viaggia sulla falsa riga di Bus Simulator 21 e trovare dei difetti sul progetto di Astragon non è stato facile.
L’aggiunta più importante che è anche il punto di forza di questo videogame, sono i bus a due piani, che per la prima volta approdano su un titolo appartenente a questa serie, ma sembra che la cosa non sia stata studiata a puntino. La fisica sui normali bus di linea è davvero ineccepibile, ma quando si sale a bordo dei bus a due piani le cose cambiano. Anzi restano esattamente uguali.
La parola “Simulator” dovrebbe significare che il gioco è quanto il più vicino possibile alla realtà, quindi un autobus a due piani che affronta delle curve a velocità sostenute rischierebbe di ribaltarsi. Nel caso degli autobus a due piani presenti su Bus Simulator 21, la fisica sembra essere la stessa utilizzata su quelli normali e quindi la percezione di trovarsi al volante di un mezzo diverso non si sente neanche. Inoltre il sistema di collisioni sembra incompleto su alcuni modelli.
Il comparto audio non sembra essere stato attenzionato o addirittura sviluppato, visto che i suoni sono gli stessi che troviamo già su Bus Simulator 18, tranne che per i modelli ibridi ed elettrici. La parte uditiva però non è la cosa peggiore, infatti nell’eventualità in cui fossi un nuovo giocatore della serie neanche te ne accorgeresti, ma penso che noteresti comunque l’assenza degli ombrelli nei pedoni che camminano sui marciapiedi durante un temporale.
Il team di sviluppo aveva annunciato che avrebbe presentato un open world realistico, ma non implementare gli ombrelli ai passanti sotto la pioggia è una dimenticanza importante. Riguardo ai passanti però, c’è da dire che alcuni di loro che poi entrano sull’autobus (oltre ad essere asciutti) sfondano letteralmente il tetto del bus con la testa, come se superassero l’altezza utile del bus stesso.
Tornando a parlare dell’intelligenza artificiale, alcuni veicoli dei centri urbani, con conducente, si bloccano in mezzo alla strada senza alcun motivo apparente, o restano fermi ad un semaforo verde ostacolandoci la marcia. Inoltre, sembra che all’interno del quartiere cinese tutte le persone siano particolarmente rilassate o pigre o senza voglia di vivere.
Un sistema di guida pensato solo per chi ha un volante
Il sistema di guida realizzato su Bus Simulator 21 è forse uno dei più precisi mai realizzati, peccato però che tale sensazione la può riscontrare soltanto chi è munito di un volante. Purtroppo questo è un grosso punto a sfavore del titolo, perché risulta alquanto faticoso guidare un bus con mouse e tastiera visto che la sterzata di tali veicoli si stringe parecchio a “fine corsa”. Ho provato a guidare anche con il joypad, ma la mancanza del servosterzo si fa sentire e spesso rischiamo di salire sul marciapiede o portarci dietro qualche cartello.
Tuttavia, sono riuscito a guidare un bus della Mercedes per svariati chilometri prima di ricevere il primo avviso e devo dire che nonostante la difficoltà è assolutamente divertente interagire con la plancia di comando e guidare fra le strade trafficate della città.
Luci interne dei bus come torce
Quando si è alla guida di un autobus di linea bisogna pensare anche al benessere dei passeggeri, quindi mantenere uno stile di guida confortevole e mantenere un ambiente accogliente e luminoso. Su quest’ultimo punto gli sviluppatori si sono un po’ rilassati, infatti, durante i turni notturni, se si accendono le luci interne del bus, sembrerà di aver acceso delle torce con luce direzionale stile Hollywood. Inoltre se spegneremo le luci con i passeggeri a bordo, quest’ultimi brilleranno di luce propria.
Niente RTX e gestione dei riflessi
Nonostante Bus Simulator 21 goda di un comparto grafico niente male, il tutto gira allo stesso modo sia su configurazioni RTX che GTX. La gestione dei riflessi sulle pozzanghere o sugli specchietti sembra essere stata realizzata come una sorta di render assestante, infatti dagli specchietti non è visibile la corsia dedicata agli autobus (diversa per colorazione) e nelle pozzanghere non è visibile il riflesso di un pedone che gli passa vicino.
Inoltre, durante la pioggia gli specchietti sembrano essere totalmente idrofobi e non presentano neanche una goccia d’acqua sopra di essi. Piccoli dettagli che però rendono il gameplay più piacevole e delle volte rilassante, soprattutto quando si guida sotto il rumore battente della pioggia. Tra le impostazioni grafiche, ovviamente, mancano le voci che ci potrebbero far migliorare o peggiorare la qualità grafica del titolo sotto determinati aspetti, ma è comunque preferibile lasciare le impostazioni grafiche ottimali rilevate dal gioco.