Calico è una di quelle produzioni difficili da valutare, o meglio è difficile trovare il metro di valutazione più giusto. Il titolo sviluppato da Peachy Keen Games propone al giocatore un’esperienza con pochissime cose da fare, in compagnia di gatti e pelosetti vari, con una realizzazione tecnica approssimativa ma che non comporta nessuno stress. Proprio per questo motivo dare un voto a Calico è quanto di più soggettivo possibile, e noi abbiamo provato a stare nel mezzo tra chi lo vede come un videogioco e chi come un’esperienza spensierata.
La storia di Calico è una delle più sfruttate in questo genere. Ci troviamo su un’isola molto particolare, popolata da strane creature umanoidi ma soprattutto da un’infinità di gatti e altri animali pelosetti, un paradiso per molti ma povero chi è allergico ai felini. Destino vuole che sempre su questa isola ci sia un Cafè abbandonato, causa la voglia di esplorare il mondo della precedente proprietaria.
Neanche a dirlo in qualche modo entreremo in possesso del Cafè, quasi totalmente vuoto e da rimettere in sesto riavviando l’attività. Ovviamente la prima cosa che entrerà nel cafè saranno i nostri amici a quattro zampe (davvero, ce ne sono un’infinità).
Mandando avanti la nostra attività e intraprendendo relazioni con gli altri abitanti, le giornate passeranno una dietro l’altra, e così anche la nostra esperienza su Calico, il quale non presenta una vera e propria storia o modalità campagna, e anche gli obiettivi da raggiungere sono piuttosto un pretesto per collezionare gatti. Fin qui niente di nuovo ma comunque qualcosa che potrebbe funzionare, se solo fosse supportata meglio dal gameplay.
Calico: 44 gatti moltiplicati per troppo col resto di molti altri
Il problema principale di questo gioco è rappresentato dal gameplay. Le cose da fare sono poche e si limitano al gestire in maniera basilare il cafè, arredandolo con strumenti e gatti, girovagare per il mondo di gioco sempre stracarico di gatti e pelosi vari, intrattenersi con i felini giocandoci e facendo tutto questo all’infinito.
Un punto di forza invece è proprio la grande varietà e quantità di gatti e altre creaturine pelose, che potranno anche essere collezionate tramite una specie di registro consultabile dal menù. Ci sono di diverse forme e dimensioni, da esserini minuscoli a esemplari più grandi che si possono anche cavalcare per spostarsi rapidamente nelle varie zone.
Parlando un po’ della mappa, l’isola dove si svolge Calico è molto particolare non solo per l’enorme presenza di gatti, ma anche per la sua forma a stella, la quale racchiude al suo interno anche diversi biomi con diverse razze di animali al proprio interno. Esplorare tutta la mappa in cerca di esemplari diversi per la nostra collezione o anche solamente per la scoperta, sarà l’attività principale del titolo, mentre il resto sarà lo spupazzamento dei nostri pelosetti, interagire con loro facendoli giocare, personalizzare il nostro aspetto o il cafè (ah già, c’è un cafè da portare avanti) e qualche piccolo minigioco.
Tecnicamente miao
Abbiamo analizzato storia e gameplay di Calico, ovvero le parti che sono più soggettive rispetto ai gusti del giocatore, mentre adesso andremo a esaminare la parte tecnica, anche se in realtà c’è poco da esaminare. A livello grafico il gioco presenta un suo stile particolare, il quale potrebbe anche sposarsi bene con il genere dello stesso, però non si può dire altrimenti delle animazioni, davvero abbozzate e a volte scoordinate.
Il sonoro fa il suo, grazie a suoni e musiche rilassanti in linea con l’isola gattara sulla quale si svolgerà tutto il gioco, mentre la realizzazione dei vari biomi, per quanto varia, poteva essere sicuramente fatta meglio. Spesso ci ritroveremo di fronte a distese di terreno che sembrano un unica grossa “macchia” sul terreno, poverissime di dettagli, mentre risultano discreti i modelli degli animali.
Calico punta a offrire un’esperienza senza problemi, rilassante e senza pretese, nella quale in compagnia di gatti, volpi e varie specie pelosette, porteremo avanti un cafè personalizzabile a nostro piacimento. Se l’idea ti piace questo titolo fa per te, altrimenti passa anche oltre.