Call of Duty è uno dei brand più redditizi di sempre e dopo l’acquisizione che sta avvenendo, è moltissima l’utenza impaurita di vedersi sottrarre per sempre i giochi dalle console Sony. Oggi siamo qui per riportarti l’ennesima intervista del pezzo grosso della divisione Xbox Phil Spencer che è stato nuovamente molto chiaro senza alcun tipo di giro di parole. Se sei curioso rimani con noi e di certo non ne resterai deluso!
Call of Duty e PlayStation, Phil Spencer rassicura nuovamente tutti i fan
Se c’è una cosa che spaventa tutti i fan PlayStation è senza dubbio l’acquisizione che sta portando avanti Microsoft e che coinvolge anche Call of Duty. Una delle linee di pensiero più condivise è appunto quella che vede Xbox trasformare il brand come propria esclusiva, obbligando gli utenti PlayStation a sottoscrivere un qualche sorta di abbonamento per giocare il titolo. In una recente intervista, Phil Spencer ha voluto però rassicurare gli animi di tutti!
Microsoft's Xbox chief has settled the Call of Duty on PlayStation debate once and for all. Appearing on The Verge's Decoder podcast, Spencer says he's open to "a longer term commitment that Sony would be comfortable with." Full details here: https://t.co/vqJLEFKEap pic.twitter.com/of1t42LhKO
— Tom Warren (@tomwarren) November 15, 2022
“Noi pensiamo che COD sarà su PlayStation fintanto che gli utenti vorranno giocare a COD sulla console”, sostiene l’uomo per poi aggiungere: “Questa non è una minaccia nei confronti di Sony”
E dopo essere incalzato dall’intervistatore sulla possibilità futura di dover pagare un abbonamento Game Pass per usufruire del titolo su console Sony, Spencer sotto i baffi risponde: “Non stiamo nascondendo nulla, se gli utenti vorranno anche una versione streaming del gioco potremo offrirgliela proprio come facciamo su Xbox, ma nulla toglierà la versione nativa dalle console Sony”
Insomma, più chiaro di così si muore, nessun accordo sotto banco, niente di niente. Spencer è stato molto diretto, così tanto diretto che fare dietrofront potrebbe costargli un enorme danno di credibilità e immagine. Che questo basti a rassicurare l’utenza? Sicuramente lo scopriremo nel prossimo futuro!