Call of Duty è una delle serie videoludiche più redditizie della storia del gaming. Uno di quei brand in grado di generare enormi ricavi e vendite e che è seguitissimo da milioni di videogiocatori in tutto il mondo.
La saga, dopo il successo di Warzone, non è però riuscita, con i suoi capitoli principali, a replicare i numeri del famoso battle royale e l’accoglienza dell’ultimo Call of Duty Vanguard lo testimonia.
Dopo l’acquisizione di Activison Blizzard da parte di Microsoft, il brand è divenuto a tutti gli effetti di proprietà dell’azienda di Redmond ma, dopo alcuni dubbi, si è saputo che rimarrà multipiattaforma e che quindi continuerà a uscire su PlayStation. Secondo delle recenti notizie, tuttavia, il 2023 non vedrà un’uscita di un altro titolo della serie.
Call of Duty e l’uscita annuale
Secondo Jason Schreier Activision starebbe ripensando la sua strategia commerciale per riportare in auge anche i titoli principali della serie, oltre che Warzone e pertanto starebbe prendendo in seria considerazione l’idea di non pubblicare nuovi giochi di Call of Duty nel 2023.
Questo perché l’atteso sequel di Modern Warfare, in uscita nei prossimi mesi del 2022, con l’adeguato supporto, potrebbe “resistere” per tutto il 2023, dando il tempo agli sviluppatori di dare vita ad un nuovo gioco dalla più alta qualità rispetto agli attuali standard.
A new premium Call of Duty has come out every year since 2005. Next year's offerings will include a new free-to-play game as well as content for Warzone 2 and 2022's Modern Warfare.
— Jason Schreier (@jasonschreier) February 22, 2022
Schreier ha anche affermato che tale cambiamento non è in alcun modo influenzato dal recente cambio di proprietà e che già da molto prima dell’acquisizione i piani alti di Activision stavano muovendosi in questa direzione.
Se tutto questo dovesse rivelarsi vero saremmo davanti al primo anno senza un nuovo Call of Duty dal lontano 2005. Il brand, in questi anni, ne ha fatta di strada ma sembra più che giusto fermarsi per riflettere sul futuro di questa serie e per raccogliere le idee e ripartire con maggiore serenità e chiarezza.
Di certo il cambio di proprietà e la liquidità di Microsoft faranno molto comodo.