Dopo il successo del primo capitolo nel 2019, non c’è da stupirsi che le aspettative per questo Call of Duty: Modern Warfare II erano salite alle stelle. Finalmente CoD ritorna alla “famiglia” di Modern Warfare, dopo essere passato per Black Ops e varie, e lo fa in grande stile grazie a una campagna per giocatore singolo curata sotto ogni aspetto e un comparto multigiocatore migliorato e reso più solido grazie a piccole ma importanti migliorie.
Modern Warfare 2: stessa task force, nuova missione
Dopo aver completato le 17 missioni che compongono la campagna per giocatore singolo del nuovo Modern Warfare 2, per una durata totale di circa 6 ore, possiamo affermare che se non è la migliore della serie, poco ci manca. In una trama dai toni maturi e abbastanza dark, saremo nuovamente impiegati nella mitica Task Force 141 del Capitano Price, Ghost, Gaz e compagnia, in una storia inedita che non segue le vicende accadute nel precedente capitolo.
Questa volta avremo a che fare con una minaccia terroristica nuova di zecca che prende il nome di Hassan Zyani, un individuo iraniano che si è impossessato di diversi missili e sta pianificando di utilizzarli contro le maggiori città americane. Inutile dire che la nostra Task Force sarà chiamata a sventare questo disastro.
Ma la storia non si limita qui; al pari di una scrittura degna di questo nome, la nostra squadra scoprirà presto che i missili in possesso del terrorista sono di stampo americano, una notizia che dovrà a tutti i costi rimanere segreta. Durante le vicende che porteranno alla conclusione della trama principale, avremo anche modo di approfondire la conoscenza dei personaggi che compongono la 141, andandone a scoprire diversi retroscena.
In aggiunta a tutto questo, la modalità campagna di Modern Warfare 2 riesce a dare il meglio di sé nelle mappe proposte e nelle diverse situazioni che propone: da città Messicane alla magnifica Amsterdam, passando per il “classico” Medio Oriente, mentre nuoteremo in diversi canali per compiere azioni furtive, o racimolare componenti per creare dell’equipaggiamento di fortuna. Insomma di carne sul fuoco per questa campagna ne abbiamo parecchia, così tanta da provare un senso di dispiacere nel portarla al termine.
Modern Warfare 2: un multiplayer da paura
Probabilmente il multigiocatore è la parte di questo titolo che più interessa la maggioranza dell’utenza. Grazie a piccole novità e migliorie, questo comparto riesce a soddisfare offrendo un’esperienza completa e più solida rispetto al suo predecessore.
Quello che più differenzia il multiplayer di Modern Warfare 2 rispetto gli altri Call of Duty, è il fattore frenesia. Difatti, pur rimanendo molto dinamico e veloce, questo capitolo riesce a dare maggiore importanza al piazzamento sulle mappe e al mantenere una linea di tiro più stabile, rispetto al correre in giro per la mappa come dei forsennati saltando senza soluzione di continuità.
Questa differenza riesce a offrire maggior spessore alle sessioni multigiocatore, offrendo un’esperienza vivibile piuttosto che il sentirsi trasportati come in balia di una forte corrente. Occhio che non stiamo dicendo che si avrà una vita tranquilla nelle sfide contro altri giocatori, ma solo che si sarà molto più coscienti di quello che sta accadendo nel round.
Anche le due nuove azioni di movimento aggiunte in Modern Warfare 2 sembrano rafforzare questo concetto di “calma”. Parlando delle introduzioni come il poter rimanere appesi a sporgenze prima di scavalcarle, in modo da sbirciare oltre oppure far fuoco con la nostra arma secondaria, a un tuffo in avanti di “pancia”, per mettersi al riparo da esplosioni o pericoli imminenti, ma che ci lascerà esposti per qualche secondo, non come accadeva con le scivolate dei CoD precedenti.
Le modalità disponibili sono pressoché le solite, con qualche piccola aggiunta. Oltre ai match 6 contro 6 senza rientri già viste nel capitolo precedente, e i classici deathmatch (tutti contro tutti o a team), cerca e distruggi e dominio, si aggiungono alla playlist anche il Soccorso Prigionieri e il Knock Out: nella prima dovremo recuperare o difendere i prigionieri, mentre nella seconda vince la squadra che mantiene il possesso di una valigetta di denaro allo scadere del tempo. Entrambe non presentano i rientri, quindi si può vincere anche eliminando la squadra avversaria.
In Modern Warfare 2 non mancheranno i match su larga scala, con squadre da 32 giocatori nella modalità Guerra Terrestre, arricchita dalla presenza di molte tipologie di veicoli, migliorati di molto dal punto di vista della manovrabilità, e la modalità Invasione, una specie di deathmatch a squadre su larga scala dove sono presenti anche i bot controllati dalla IA.
Una menzione particolare va fatta anche all’aggiunta della modalità in terza persona, già vista al tempo della beta e migliorata, che abbandona il mirino in modalità puntamento per una più funzionale tacca di mira.
Armaiolo che passione
Il livello di personalizzazione delle armi in Modern Warfare 2 raggiunge livelli mai visti. Già forte di una solida base su questo ambito, fornita dai capitoli precedenti, riesce a migliorarla ed espanderla grazie a tutta una serie di nuove componenti da sbloccare avanzando di grado.
Le armi presenti sono 50, mentre gli accessori veramente tanti per essere conteggiati. Inoltre adesso per sbloccare tutti i componenti e le bocche da fuoco, non basterà livellare una sola arma o l’accessorio desiderato, ma sarà necessario livellarne diverse. Ad esempio alcune ottiche si sbloccheranno livellando fucili d’assalto, mentre altre con i fucili da battaglia, portando così il giocatore a utilizzare diverse armi per ottenere tutti gli accessori.
Purtroppo le indicazioni a schermo sui requisiti necessari per sbloccare le diverse armi e componenti, seppur presenti non sono proprio chiarissimi, creando un po’ di confusione soprattutto nelle prime fasi del gioco.
Se a tutta questa personalizzazione si vanno ad aggiungere anche i diversi perk disponibili, si inizia a capire la vera mole di personalizzazione che Modern Warfare 2 offre ai propri giocatori. Parlando di perk, questa volta ne avremo 2 attivi sin dall’inizio del match, un altro si attiverà verso metà match mentre l’ultimo solo nelle fasi finali della partita, fattore che aggiunge un tocco di profondità in più al titolo.
Tecnicamente parlando
Dal punto di vista grafico, Modern Warfare 2 si presenta come il migliore della serie Call of Duty, grazie soprattutto al lavoro svolto con le illuminazioni che riescono a rendere alcune mappe davvero memorabili, come quella di Amsterdam della quale si è parlato già tantissimo.
Le animazioni delle varie armi sono impeccabili come sempre, mentre i modelli dei vari operatori sono ancora un po’ grezzi. Assurdo il comparto sonoro, veramente di altissimo livello e che riesce a immedesimare il giocatore nel mezzo degli scontri a fuoco.
Per la versione PlayStation 5, l’utilizzo del Dual Sense ci ha lasciati un po’ perplessi: se da una parte abbiamo un buon utilizzo, anche se basico, con vibrazioni e grilletti che rispettano l’arma in utilizzo, dall’altra abbiamo notato alcune incertezze nelle armi a colpo singolo, dove la molla del grilletto tende a contrastare troppo la pressione, facendo perdere a volte quella frazione fondamentale per avere la meglio sull’avversario.
Da segnalare sporadici crash, lag e qualche lieve bug, ma niente che possa minare l’assoluto divertimento che questo nuovo Modern Warfare 2 ha da offrire.