Call of Duty: Vanguard non è ancora uscito, ma nonostante questo, nelle ultime ore sono usciti parecchi rumor dedicati al nuovo potenziale titolo della saga, che si dice sia un sequel diretto del reboot di Modern Warfare uscito nel 2019 e sviluppato da Infinity Ward. Un rapporto pubblicato su VGC dal noto insider Tom Henderson fornisce nuovi potenziali dettagli, espandendo al contempo un altro precedente rumor.
Call of Duty ritornerà nella guerra moderna?
Per quanto riguarda i nuovi dettagli, Henderson sostiene, citando fonti anonime vicine al progetto, che Call of Duty Modern Warfare 2 porterà con sé una nuova mappa per la modalità free to play Warzone, cosa che non è sicuramente una sorpresa, dal momento che lo sparatutto battle royale ha ottenuto una mappa “nuova” già con l’arrivo di Black Ops Cold War, e lo farà di nuovo con Vanguard. Rimane da capire se la nuova mappa sostituirà o meno quella esistente o se verranno mantenute entrambe con Verdansk che avrà un classico reskin come con Black Ops.
Secondo Henderson, la mappa conterrà vari luoghi e punti d’interesse legati all’originale Modern Warfare 2 uscito nel 2009. Questa mappa dovrebbe includere delle riproposizioni di alcune mappa amate dai giocatori, come Favela, Afghan, Quarry, Terminal e Trailer Park che saranno collegate tra loro andando a creare questa nuova mappa dedicata a Warzone.
Oltre a Warzone, servirà anche come sfondo per una nuova modalità introdotta proprio con l’arrivo del titolo. Questa modalità sarà simile ad Hazard Zone di Battlefield 2042 e presumibilmente combinerà elementi PvP e PvE. La modalità dovrebbe combinare il completamento di missioni basate su obiettivi presenti sulla mappa a scontri contro nemici controllati dall’IA. È probabile che questa modalità, che è stata presumibilmente in lavorazione per diversi anni, sostituirà la modalità Zombies nel gioco del prossimo anno.
A livello di sviluppo, Henderson riporta che l’esperienza multigiocatore principale del gioco utilizzerà molto del lavoro che è stato presumibilmente fatto su una rimasterizzazione dell’originale Modern Warfare 2 che era in sviluppo prima di venire accantonata. Aspettiamoci quindi mappe rimasterizzate, armi e molto altro che deriverà dall’originale uscito nel 2009.
Call of Duty: il ritorno della Task Force 141?
I rumor però hanno coinvolto anche la modalità single player del gioco, con dettagli e notizie che risultano piuttosto fumosi in alcuni casi e che quindi ovviamente vanno presi con le pinze. Secondo questo rumor, le scelte morali, il gore e il sangue saranno presenti molto meno rispetto ai capitoli precedenti. Sarebbero poi state sviluppate nuove animazioni, tra cui quelle per l’inceppamento delle armi e per i personaggi che interagiranno in modo più realistico all’ambiente circostante. Tutto questo dovrebbe avvenire in momenti specifici della storia e non come meccaniche di gioco vere e proprie.
Questo Call of Duty dovrebbe poi avere una nuova IA revisionata che vedrà i nemici reagire in modo più realistico alle ferite e ai colpi di arma da fuoco inferti. La storia e la campagna single player manterrà la stessa durezza e realismo presenti in Call of Duty Modern Warfare 2019, e la Task Force 141 tornerà con più protagonisti giocabili, e si ritroverà con tutta probabilità a dover combattere contro i cartelli della droga colombiani.
Questi sono tutti dettagli non verificati naturalmente, e Activision non ha fornito alcuna dichiarazione in merito, quindi tutto questo va preso con le dovute cautele nonostante Henderson sia molto attendibile per quanto riguarda le fughe di notizie, specialmente se trattano Call of Duty. Con Call of Duty Vanguard in uscita il 5 novembre, ci vorrà del tempo prima che Activision inizi a parlare ufficialmente del progetto in sviluppo per il 2022.