Call of Duty Warzone è riuscito negli anni a mantenere il suo status come uno dei più giocati battle royale di sempre. Pur avendo qualche bug che ogni tanto rende il gioco abbastanza deludente, gli sviluppatori ed i programmatori devono anche avere a che fare con l’immensa presenza di utenti.
Grazie anche all’alto numero di console e dispositivi a disposizione del free-to-play, il cross-platform e tanto altro, il gioco ha un’utenza enorme e ciò implica anche l’alta presenza di hacker e cheater.
LA SOLUZIONE DRASTICA PER CALL OF DUTY WARZONE
Dati i continui attacchi da parte degli hacker, oltre ad un alto numero di segnalazioni nonché di cheater effettivi, Infinity Ward si è data da fare per scovare tutti i bari in circolazione (o per lo meno la maggior parte) e la compagnia, allegata ad Activision, ha bannato ben 475.000 account.
Per i giocatori in questione si tratta di una giusta punizione e Infinity Ward non abbassa il tiro: con tutti questi ban, oltre quelli fatti tra febbraio e marzo, i moderatori hanno comunicato la loro intensione di moltiplicare le operazioni di controllo ed espulsione a vita dal gioco.
A questa gigantesca banwave seguirà quindi un’altra ondata e nel frattempo, in una nota ai giocatori, rendono noto che intensificheranno anche i ban giornalieri, soprattutto tenendo d’occhio i giocatori del PC (dove si trovano gli hacker più pericolosi ed allo stesso tempo difficili da scovare).
La nota in questione prosegue, specificando che: “Di recente abbiamo bandito 45.000 account fraudolenti, alcuni di essi provengono da un mercato nero utilizzato da recidivi, rimuovere gli imbroglioni e togliere loro la possibilità di passare ad account alternativi è un obiettivo chiave per i team di sicurezza“.
Non ci resta che aspettare le prossime ondate di ban, sperando che riescano a ripulire il più possibile Call of Duty Warzone, attenzionando però il sistema di identificazione per evitare di provocare vittime innocenti.
Hanno fatto bene