Sarà un capitolo di rottura e rinascita allo stesso tempo. Lo sarà perché avrà l’arduo compito di recuperare il podio di miglior FPS sul mercato, rubato l’anno scorso da Battlefield.
In Call of Duty WWII le ambientazioni futuristiche non riescono più a stupire. Anzi, sono presto arrivate a stuccare, rendendo necessario un ritorno alle origini della serie, quando era ancora basata su fatti realmente accaduti.
È quindi arrivato il tempo di tornare a vivere i conflitti che hanno coinvolto uomini come noi, e che hanno ispirato le generazioni future a non ripetere lo stesso sbaglio dei loro avi.
Pensando alle vicende che hanno macchiato indelebilmente una parte della storia, Sledgehammer Games ha ben pensato di concentrarsi sulla campagna. Il risultato è stato la realizzazione di una storia più umana ed emotiva.
Così si apre il trailer di presentazione di Call of Duty WWII, mostrando volti spaventati e ricolmi di speranze.
Una delle serie più importanti nella storia dei videogiochi è pronta per tornare, e lo farà a suon di Thompson. Call of Duty WWII ci prepara a grandi sorprese.
Naturalmente il ritorno a Zussman, Pierson e Turner rappresenta un elemento chiave per l’intreccio narrativo della campagna. I loro dialoghi emotivi sul destino dell’umanità non ci lasceranno indifferenti.
La saga, tornando alla classica meccanica della salute fissa, aiuterà il giocatore a immergersi completamente nei panni dei soldati. Non stiamo, infatti, guidando dei superuomini! Le battaglie avranno, anzi, una gravità e un peso molto più angosciante rispetto al passato.
A detta di Glen Schofield, amministratore generale e co-fondatore di Sledgehammer Games, Call of Duty WWII, è un capitolo che vorrà mostrare il lato più umano dei soldati. E la salute rigenerabile tradirebbe fin troppo una caratteristica simile.
Call of Duty WWII non sembra intenta a esplorare degli eventi inediti e particolarmente noti. Vuole, invece, perfezionare gli eventi già affrontati nel corso della serie principale. Scelta tutto sommato comprensibile.
Come abbiamo visto, lo sbarco in Normandia è stato uno dei punti focali del trailer. Esso verrà rappresentato come mai prima d’ora in un videogioco. Almeno, queste sono state le parole di Glen Schofield. Ha parlato di una ricostruzione indirizzata alle nuove generazioni di videogiocatori, che potranno vivere una serie di eventi spettacolari e, soprattutto, umani.
La storia si dividerà quindi tra il 1944 e il 1945. Saranno comprese anche le primissime vicende che hanno causato la terribile guerra. I livelli già svelati al pubblico, oltre al sopracitato sbarco in Normandia, sono stati la liberazione di Parigi e la Battaglia della foresta di Hurtgen, al confine tra Germania e Belgio.
Insomma, il prossimo capitolo della serie si apre a un intreccio narrativo piuttosto intrigante. Potrebbe perfino rivelarsi uno dei migliori per l’intero franchise.
Per confermare la bontà del lavoro svolto dai suoi dipendenti, Schofield ha precisato che, nel corso di quasi tre anni di lavoro, Sledgehammer Games ha svolto un lavoro di documentazione accuratissimo, che l’ha portata a viaggiare in giro per il mondo.
Per ricreare il mondo tragico e opprimente di Call of Duty WWII, gli artisti della compagnia sono volati in Francia, Belgio, Lussemburgo, Germania e Paesi Bassi. Il potenziale è tanto e a tratti esaltante! Sembra proprio che Sledgehammer Games abbia dato il massimo per offrire un capitolo particolarmente ambizioso e in grado di rivaleggiare con la competizione sempre più agguerrita di Battlefield. A questo punto, non ci resta che aspettare la probabile presentazione all’E3, e quello che sarà il primo gameplay ufficiale del titolo! Rumors preannunciano un gameplay che racconta uno dei momenti più bui della storia dell’umanità.
Oltre alla nuova campagna in giocatore singolo e al ritorno della classica modalità zombie, Sledgehammer Games intende rivoluzionare anche la prossima versione del multiplayer, che ha naturalmente sulle spalle il peso di anni e anni di gioco competitivo.
Da un lato, avremo un Quartier Generale che ci consente di fare la conoscenza con altri giocatori in uno spazio puramente sociale, organizzando gli scontri ed equipaggiandosi a dovere prima della prossima battaglia.
Le novità, però, non si fermano qui.
Oltre al Quartier Generale, Call of Duty WWII introduce anche due nuove modalità: Divisioni e War.
Purtroppo i dettagli rimangono avvolti dalla nebbia più assoluta, ma è possibile che Activision strizzi l’occhio ai primi capitoli della saga per quanto riguarda il multi.
Call of Duty WWII ha le stesse potenzialità di Modern Warfare 10. Rivoluzionare la serie e riportarla agli antichi fasti dello scorso decennio è l’obiettivo da perseguire. L’E3 sarà il momento che confermerà o rovinerà queste aspettative. L’attesa per un FPS ambientato in un periodo così affascinante è a dir poco febbrile.