Call of the Sea è disponibile dall’8 Dicembre in poi per PC e per le console di Microsoft, cioè Xbox One ed Xbox Series X/S. Il gioco sarà consegnato in modalità “SmartDelivery“, ovvero la possibilità di scaricarlo attraverso l’Xbox Game Pass sulla propria piattaforma.
Coloro che lo scaricheranno sulla console della next-gen avranno il vantaggio di poter godere l’esperienza grazie all’integrazione del sistema di Ray Tracing, 4K e la risoluzione di ben 120 fotogrammi per secondo.
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Call of the Sea: l’esplorazione del Paradiso Terrestre
Call of the Sea promette uno scenario narrativo ed artistico molto solido come abbiamo potuto notare nel corso dello sviluppo, mentre l’aspetto del gameplay va approfondito nel momento in cui il titolo sarà rilasciato.
La storia racconta le disavventure di Norah, una donna che parte alla ricerca di suo marito, disperso durante una spedizione, in un’isola dell’Oceano Pacifico. La protagonista dovrà esplorare questo nuovo mondo per poter risolvere il mistero della scomparsa dell’amato.
In questo contesto Norah dovrà risolvere enigmi ambientali ed interagire con degli elementi che rimandano ad antiche civiltà autoctone, inoltre la nostra avatar dovrà fare i conti anche con delle presenze sovrannaturali.
Sulla parte visiva e artistica il lavoro svolto da Out of the Blue è strabiliante perché si nota che i colori dei soggetti riprodotti nello scenario sono molto accesi e c’è un buon bilanciamento del contrasto luce-ombra.
Per quanto riguarda nello specifico gli ambienti sottomarini di Call of the Sea, la precisione ed il realismo delle immagini sono tali che il giocatore potrebbe immaginare di stare sott’acqua e guardare il mondo attraverso la propria maschera subacquea.
Infine sbuca un’immagine di un avatar (Il gioco è strutturato in prima persona) che ha le mani di un umanoide marino, una creatura fantastica se possiamo definirla così.
Qui entra in gioco l’aspetto ultraterreno che ho menzionato prima, solo che non si è ancora capito se questo strano personaggio sia una mutazione di Norah, oppure un personaggio fantastico che sarà controllato da noi players, oltre che la donna.
Call of the Sea assomiglia in particolar modo, sempre dal punto di vista grafico ed artistico, alla nuova opera di Giant Squid, The Pathless.
Infatti se si fa un paragone di questo genere si può notare come in questi due titoli l’animazione sia strutturata in modo tale che le cosiddette Aesthetics (le sensazioni che si provano mentre si gioca) siano molto rilassanti e trasmettano un senso di pura tranquillità.