Sicuramente ai piani alti di Ubisoft avranno un bel da fare in questi giorni. Nella serata di oggi è atteso lo showcase digitale della software house, Ubisoft Forward (seguilo con noi di iCrewPlay, alle ore 21.00, sul nostro canale ufficiale Twitch). Ma, se da una parte c’è da gestire l’evento più atteso di Ubisoft, dall’altra c’è da fare chiarezza sugli stravolgimenti a sfondo sessuale che stanno colpendo la compagnia.
E, a quanto pare, non arrivano buone notizie da entrambi i fronti. Dopo i recenti leak di Ubisoft Forward, con Far Cry 6 ad essere il più colpito, i grattacapi non finiscono per la dirigenza. Infatti, dopo che nelle scorse settimane ti abbiamo raccontato dei vari abbandoni e licenziamenti di figure chiave Ubisoft e la conseguente indagine interna voluta dalla stessa software house in seguito alle continue accuse di molestie sessuali, ben tre altri dirigenti si uniscono alla (ormai) corposa lista di “allontanamenti”.
I tre dirigenti Ubisoft appena dimessi
Le indagini interne hanno già prodotto la sospensione dei vice presidenti Tommy François e Maxime Béland, ma evidentemente il problema è ben più grave delle stime iniziali. Nelle scorse ore tre importanti dirigenti, Serge Hascoët, Yannis Mallat e Cécile Cornet, hanno rassegnato le proprie dimissioni. Hascoët era Chief Creative Officer, supervisore di tutti i progetti in sviluppo. Non proprio l’ultimo arrivato, dato che si trattava di colui che aveva il potere gestionale di decidere quali titoli sarebbero stati sviluppati e quali no, veterano ed “intoccabile” di Ubisoft. Mallat era il Managing Director degli studi di sviluppo della divisione canadese (con sede a Toronto), mentre Cornet, in qualità di Global Head of Human Resource, guidava la sezione responsabile delle risorse umane, paradossalmente, proprio colei che avrebbe dovuto prevenire i problemi di molestie e abusi emersi in questi mesi.
Le parole di Guillemot, CEO di Ubisoft:
“Questo è inaccettabile, dal momento che i comportamenti tossici sono in netto contrasto con i valori per i quali non sono mai sceso a compromessi – e mai lo farò. Mi sto impegnando per implementare dei cambiamenti drastici in tutta la compagnia per migliorare e rafforzare la cultura del lavoro.“