Qualche mese fa abbiamo parlato della nuova retro-console di Capcom, il Capcom Home Arcade , che prometteva un’esperienza da cabinato da sala, assieme a molte altre promesse interessanti. Tra queste, quella di un’emulazione perfetta dei 16 titoli preinstallati su di essa.
L’emulazione data dalla console è fornita da FB Alpha, uno dei migliori emulatori arcade, ma c’è solo un unico grande problema: FB Alpha è un emulatore open source, distribuito con una licenza che vieta assolutamente di fare profitto su di esso.
La cosa strana però è che Barry Harris, uno degli sviluppatori principali dell’emulatore, afferma tramite un post su Twitter che la licenza di FB Alpha è stata concessa a Capcom per il suo Home Arcade… Ma in realtà si sospetta più di una cosa.
Prima di tutto non viene detto in che modo la licenza sia stata concessa e perché non ha rispettato le sue stesse condizioni, né con chi Harris si sia confrontato.
Ma quel che dà più sospetto sulla legalità dell’emulazione di questa console è il fatto che la licenza sia stata concessa solo da Barry Harris, infatti altri che hanno collaborato allo sviluppo e distribuzione di FB Alpha non sono stati per niente d’accordo con questa scelta. Di fatto, il distributore iq_132 , sul forum di sviluppo ha affermato:
“Sono molto contrario a qualcuno che trae profitto dal mio lavoro a meno che non sia io, ovviamente. Non ho mai accettato il pagamento per il mio lavoro di emulazione. Sto prendendo in considerazione la possibilità di estrarre tutto il codice che ho scritto e trasferito per FBA, per renderlo di nuovo in un emulatore CPS e Neo-Geo “.
Ciò che rende ancora più complicata la situazione, però, è che FB Alpha si basa su altri emulatori completamente open souce, come Final Burn e MAME.
Più precisamente, FBA è nato quando Final Burn ha smesso di funzionare. Alcuni pensano che per questo motivo alcune parti del codice siano ancora basate sui progetti precedenti e quindi legate alle vecchie licenze commerciali che permettono progetti commerciali.
Ci sono ancora opinioni molto contrastanti sull’argomento, ma soprattutto la community di emulazione dà ragione agli sviluppatori di FBA che sono contro la commercializzazione del loro emulatore.