Seguendo il clamore degli annunci ai The Game Awards 2024, Capcom si è distinta come una delle protagoniste, sorprendendo i fan con il sequel di Okami e un reboot di Onimusha. Questi due ritorni segnano l’inizio di una strategia più ampia: riportare in vita alcune delle IP storiche dell’azienda giapponese.
Capcom, un ritorno al passato
Negli ultimi anni, Capcom ha cercato di coinvolgere il pubblico con sondaggi mirati, chiedendo ai fan quali serie avrebbero voluto rivedere. Questo dialogo ha dato i suoi frutti, portando alla creazione di nuovi progetti come Onimusha: Way of the Sword, un gioco dark fantasy con uscita prevista per il 2026, e il sequel di Okami, diretto ancora una volta da Hideki Kamiya. Sebbene quest’ultimo non abbia ancora una data di lancio, l’entusiasmo è palpabile.
In una dichiarazione successiva ai TGA, Capcom ha confermato la sua intenzione di puntare sulla “riattivazione” delle sue IP dormienti, parallelamente allo sviluppo di nuovi titoli annuali. Questa strategia mira a sfruttare al meglio l’ampia libreria di contenuti dello studio, offrendo ai fan esperienze inedite e al contempo nostalgiche.
Tra le IP che i fan vorrebbero rivedere spiccano Dino Crisis, il franchise platform/sparatutto Mega Man, il GdR Breath of Fire e il picchiaduro Darkstalkers. L’annuncio del ritorno di Hideki Kamiya ha inoltre alimentato le speranze per revival di cult come God Hand e Viewtiful Joe.
Capcom sembra ben avviata verso un futuro brillante, arricchito non solo dai ritorni delle sue proprietà storiche ma anche di sperimentazioni come anche Pragmata. Non vediamo l’ora di vedere il futuro che ci riserverà la casa giapponese.