Per noi piccoli a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, l’intrattenimento non era fatto solo da prodotti, che oggi verrebbero sicuramente messi all’indice o pesantemente censurati, a base di una sana violenza e arti marziali più o meno credibili o guerre moderne e postatomiche. Tra un gruppo di tartarughe mutanti e uomini in grado di fare esplodere la gente con un dito soltanto, esistevano alcune piccole isole felici in cui tutti si volevano bene. Era il mondo dei miniponi (My little Pony) tanto amati da Gianluca De Ceglie e degli Orsetti del Cuore.
In effetti, negli anni, entrambe le proprietà intellettuali non sono mai passate di moda, tra pupazzetti e materiale per la scuola ancora oggi è facile vedere in giro orsetti e pony colorati; tuttavia, finora la loro incursione nel mondo videoludico si limitava a qualche titolo educativo o minigiochi per smartphone.
Il fatto che proprio i Care Bears, questo il loro nome originale, arrivino su PC e Switch per di più con un platform vecchia scuola non può non stupire. E il bello è che non è neppure una completa schifezza, come avviene spesso con questi prodotti. Pronto a tuffarti in un mondo carino e coccoloso? Scopriamo il gioco insieme.
Orsetti, coraggio, raggio!
Una premessa è d’obbligo, prima di iniziare: Care Bears – To The Rescue non è un titolo pensato per gli adulti, quanto piuttosto un primo assaggio del genere platform per i figli di quelli come noi che, da piccoli, guardavano il cartone originale. Il gioco è basato su uno degli ultimi reboot del franchise degli Orsetti del Cuore, con cui condivide il titolo e probabilmente parte della trama. Ne consegue che il mondo di gioco richiama un cartone animato contemporaneo, con personaggi ben definiti, semplici e ultra colorati.
Anche la trama è abbastanza semplice, proprio in quanto segue il filone della serie animata: Bluster, il classico nemico degli Orsetti, ha deciso di conquistare L’Orizzonte D’Argento con un seme malvagio in grado di corrompere tutto ciò con cui entra in contatto.
La situazione appare da subito molto grave, tuttavia troviamo subito i nostri eroi: Fortunorso, Allegrorsa, Brontolorso, Generorsa e Splendidorso dovranno esplorare 5 zone di Care-a-lot (Tantamore in italiano, il riferimento del nome originale a Camelot non è casuale) per recuperare l’energia necessaria a rifornire il Cannone Coccoloso con cui invadere di bontà il mondo ed estirpare le piante malvagie.
Gameplay di Care bears – To the Rescue
In considerazione del target di riferimento, To The Rescue non è un titolo complicato, quanto piuttosto una passeggiata rilassante attraverso i mondi di gioco e riesce sicuramente a divertire.
L’impianto è quello di un classico platform 2D in cui avanzare saltando tra varie piattaforme e sfruttando eventuali elementi del livello, cercando allo stesso tempo alcuni piccoli bonus. L’unica arma a nostra disposizione, abbastanza nota a chi abbia mai visto almeno una volta i protagonisti in azione, è il raggio scaturito dalla pancia degli orsetti: la loro energia positiva, diversa a seconda del simbolo sulla pancia, ci consente di eliminare i semi di dimensioni ridotte e fare tornare alla normalità le creature corrotte.
A spezzare la monotonia dei livelli vi sono brevi segmenti in cui il gioco diventa una shoot’em up e le battaglie con i boss, normalmente creature un po’ più grandi della media.
Segnali di stile: grafica e audio
Come già detto, dal punto di vista visivo, Care Bears – To The Rescue richiama da vicino il cartone animato originale, per cui i modelli dei personaggi così come le ambientazioni ed i nemici ne ricalcano lo stile. Si tratta quindi di uno stile ultra colorato, con discreti effetti visivi, ancorchè minimalista.
Un po’ sottotono il comparto audio, che non presenta alcuna musica particolarmente memorabile o altri elementi degni di nota.