Castle Morihisa è un titolo roguelike sviluppato da Smokingbear Studio, con combattimenti a turno in stile deckbuilder. Il genere dei roguelike ha quasi sempre quella base di “prova e riprova” che lo contraddistingue, e questo gioco non è da meno, anzi aggiunge fra le sue caratteristiche, quella di poter risultare anche frustrante soprattutto nelle prime fasi, quando non si avrà ancora l’esperienza necessaria per affrontare il gioco e ci troveremo davanti alla schermata del game over in poco tempo.
Superato questo scoglio iniziale però, Castle Morihisa riesce a dare anche tantissime soddisfazioni, una volta che riusciremo a capirne meccaniche ed elaborare strategie vincenti con i nostri mazzi, basandosi proprio sul fattore predominante dei roguelike, ovvero l’esperienza di gioco.
Castle Morihisa: cosa sta succedendo al castello?
L’incipit della storia ci vedrà indagare sul cosa sta accadendo al castello Morihisa, perché da quando il generale Tokugawa ha emanato le leggi per le case militari ai suoi vassalli, nessuno degli emissari inviati agli Ishikawa nel castello ha fatto più ritorno. Si vocifera che lo stesso Lord Ishikawa Shinjuku stia tentando di usurpare il trono, e che qualche giorno prima abbia fatto chiudere chiuso tutte le strade che conducevano al castello. Yagyū Munenori ha bisogno di una spia per raggiungere il castello di Morihisa e per conoscere la verità su quello che sta realmente accadendo. Noi saremo quella spia.
A questo punto Castle Morihisa ci chiamerà a scegliere uno dei quattro protagonisti del gioco tra il monaco, il samurai, l’Onmyoji e il ninja, anche se inizialmente due saranno bloccati, e partiremo alla volta del castello Morihisa.
La mappa
Iniziata la partita, muoveremo la nostra pedina su una delle caselle presenti sulla mappa. Sarà quasi sempre possibile scegliere fra più tipologie di caselle con diversi eventi, e cambieranno ad ogni partita, rendendole così sempre imprevedibili e diverse. Le tipologie di caselle saranno le seguenti:
- scontro normale: affronteremo nemici base e dai quali guadagneremo denaro e una carta a scelta fra tre disponibili;
- scontro elite: un nemico molto più potente di quelli base. Un’ardua sfida ma con enormi ricompense;
- evento casuale: qui non si combatte ma non si sa mai cosa potrà capitare in questo evento. Bonus o malus sono dietro l’angolo;
- casella artefatti: avremo la possibilità di entrare in possesso di un potente artefatto con abilità particolari;
- casella campo: dormire e recuperare parte dei punti vita o potenziare una carta? Ardua scelta.
Con questa varietà di scelte, le possibili strade che ci porteranno all’inevitabile scontro con il boss di fine mappa, sono tantissime, e sarà parte importante della strategia per la vittoria pianificare scrupolosamente ogni passo.
I combattimenti
Scegliendo la casella scontro, inizierà la battaglia contro uno o più nemici, la quale si svolgerà a turni con l’utilizzo delle carte nel nostro mazzo. Ogni protagonista avrà meccaniche e carte diverse, e questo amplierà tantissimo la profondità strategica del titolo. Fondamentalmente le carte si dividono in 3 tipi, ovvero offensive, difensive e abilità.
Le carte offensive, come possiamo immaginare senza troppo sforzo, serviranno a infliggere danni pari al valore riportato sulla carta, alla salute del nemico di turno, le difensive invece andranno a fornirci uno scudo contro gli attacchi nemici, mentre le abilità avranno diversi effetti, ma in linea di massima sempre affini al personaggio che stiamo utilizzando.
In Castle Morihisa, ogni nostro attacco andrà a scontrarsi contro lo scudo nemico se presente, il quale assorbirà tutti i danni pari al suo valore prima di rompersi; una volta esaurito, il danno andrà direttamente sui punti ferita del bersaglio. Detta così sembra molto semplice, ma in verità ci saranno tantissimi fattori e variabili da tenere in considerazione.
Castle Morihisa: un’infinità di buff, debuff e variabili
L’assegnazione dei danni in può sembrare semplice, e lo sarebbe anche se non fosse per l’enormità di fattori che dovremo tenere in considerazione. Ad esempio, lo scudo di base ha la durata di un turno, al termine del quale viene azzerato, a meno che non ci siano abilità particolari in gioco che lo facciano durare oltre; altre abilità invece faranno si che i danni non potranno eccedere una certa quantità se non si soddisfano altre condizioni e così via.
Un’altra potentissima freccia al nostro arco, seppur limitata, sarà l’aiuto degli eroi caduti Sengoku, utilizzabili in combattimento e i quali avranno un fortissimo impatto sulla battaglia. Inizialmente potremo sceglierne uno sui tre casuali disponibili per la partita in corso, ma poi se saremo così audaci da progredire nel gioco, ne aggiungeremo altri al nostro arsenale.
Altro fattore importantissimo sono i talenti, acquistabili dal grande e vario albero delle abilità, con i punti che otterremo dopo ogni scontro. Bisognerà scegliere i talenti con molta cura, improntandoli sullo stile di gioco che avremo intenzione di adottare. in Castle Morihisa, settare in maniera causale talenti e artefatti, così come il non curare bene il proprio mazzo, significherà un impietoso game over.
Nella mappa avremo anche accesso al negozio nel quale, con le monete ottenute negli scontri, potremo acquistare altre carte, le quali potranno essere permanenti oppure consumabili, punti talenti, e l’importantissima opzione di rimuovere una carta dal nostro mazzo; proprio quest’ultima opzione si rivelerà fondamentale per sfruttare al meglio il nostro deck, rimuovendo quelle più deboli o non adatte alla nostra strategia.
Finito lo scontro, la mappa ci mostrerà le caselle disponibili e faremo la nostra scelta, così fino alla fine del gioco o al più probabile game over.
Tecnicamente parlando
Castle Morihisa si presenta visivamente ben fatto, e anche se graficamente possiede dei bei concept dei personaggi, risulta non essere niente di caratteristico o particolare. Una nota di merito però va alla pulizia e chiarezza sia dei vari menù, che di tutto il resto di ciò che viene visualizzato su schermo, fra le quali le importantissime carte.
Il sonoro accompagna il giocatore durante le su battaglie in modo abbastanza normale, mentre i suoni ambientali e gli effetti sonori hanno qual qualcosa in più. Il vero punto di forza di Castle Morihisa comunque, rimane quel senso di soddisfazione che riesce a trasmettere man mano che si compiono progressi nel gioco, e si riesce ad arrivare più lontani della partita precedente.
Un titolo nel quale, per poter avanzare, viene richiesto di fare pratica con i vari strumenti, carte, abilità e conoscenza dei nemici. Bisogna solo stare attenti a quel senso di frustrazione che accompagnerà le nostre prime partite.
Durante le mie tante ore trascorse a battagliare su Castle Morihisa, non ho riscontrato nessun bug, e la versione per Nintendo Switch con la usa portabilità, si è rivelata avere quel qualcosa in più.