Sviluppato da Pyramid Games e pubblicato da Gaming Factory in sinergia con Ultimate Games, Castle Renovator è uno stravagante simulatore di “tuttofare medievale” dove dovrai, fondamentalmente pulire, costruire e distruggere. Il tutto, prestando attenzione ai materiali di vario genere e tenendo cura di una propria terra tutta da personalizzare.
Dopo aver recensito nel nostro Game Showcase la versione di Castle Renovator per PlayStation 4, siamo tornati nel Medioevo per approfondire l’esperienza. Questa volta su Xbox One. Pronto a scoprire la nostra nuova recensione?
Castle Renovator: dal nulla al regno
La nostra avventura ha un inizio abbastanza canonico, per non dire classico: abbiamo ereditato un pezzo di terra dalla nostra adorata famiglia. Purtroppo, questa zolla di terra è in completo disuso. Anzi, di più, è un totale disastro: assi di legno malconce, pietre sparpagliate in giro, fondamenta spoglie e alberi ovunque. Si tratta quindi di un vasto suolo desolato e anche esteticamente brutto su cui siamo chiamati a creare il nostro castello.
Tra i ruderi, però, c’è anche una bacheca ed è proprio da questa che andremo a ricevere le varie missioni. Queste ci aiuteranno a guadagnare fama, ricchezza e materiali. Gli ultimi due sono essenziali per potenziare il nostro piccolo casolare… Perché sì, la prima cosa che riusciremo a costruire sarà una sorta di catapecchia bruttina ma comunque vagamente accogliente. Ma torniamo all’intreccio narrativo. Fondamentalmente è povero, poco accattivante e prevalentemente di contorno.
Sì, ogni missione ha degli approfondimenti descrittivi e sotto certi aspetti, il gioco prova anche a creare una sorta di lore ma questa fatica a splendere, risultando abbastanza piatta e accessoria. Castle Renovator, infatti, punta tutto sul gameplay ed è bene quindi scoprire tutte le carte in possesso del titolo.
Un tuttofare solitario
Castle Renovator è un simulatore di tuttofare, letteralmente. Il gioco, completamente in prima persona, ci chiederà di svolgere mansioni di ogni genere. Lo scopo sarà quasi sempre di mettere ordine, riparare oggetti, raccoglierne altri e scoprire anche qualche segreto. Ma procediamo con ordine. In nostro possesso avremo diversi attrezzi: dall’ascia al martello, passando per l’immancabile scopa. Ognuno di questi è destinato a un particolare utilizzo. Banalmente, l’ascia può abbattere gli alberi e la scopa può spazzar via la polvere.
Ogni missione è ambientata in un’area circoscritta e con obiettivi ben precisi. Si tratta quasi sempre di una serie di commissioni come, togliere un determinato numero di polvere, riparare una serie di oggetti e così via. Completati tutti gli obiettivi, la missione è conclusa con successo.
Durante le missioni, inoltre, otterrai una serie di materiali che potrai raccogliere e posizionare nel nostro fidato carretto. In questo modo, quei materiali diventeranno nostri e quindi utilizzabili per le costruzioni nella base personale. Purtroppo, caricare i materiali sul carretto è sorprendentemente faticoso. Questo perché la proiezione dei materiali è imprecisa. Ecco quindi che ti ritroverai a posizionare e riposizionare i materiali, provando diverse angolazioni e distanze.
In compenso, il sistema di costruzione è decisamente veloce, pratico e perfino comodo. Costruire la casa, passa da elementi essenziali (pavimento, pareti, soffitto) ad altri più accessori (porte e finestre), concludendo su personalizzabili e orpelli meramente estetici. Ovviamente, non è un editor ai livelli di The Sims e, nonostante un crescente di possibilità e opzioni, la varietà non è esagerata. Anzi, a livello estetico, di missioni in missioni, noterai una certa monotonia di elementi.
Monotonia non solo estetica ma anche e soprattutto ludica. Purtroppo Castle Renovator diventa ripetitivo velocemente. Le missioni, seppur numerose, offrono attività spesso simili tra loro con poche variazioni degne di nota. Un peccato considerando che alcune idee sono interessanti.
Il concetto stesso di dover fare lavori umili di vario genere per guadagnare soldi e costruire il proprio dominio, non è male ma poteva essere sfruttato meglio. Anche i minigiochi sono interessanti e vari ma non tutti ben riusciti. Sistemare una sedia, ad esempio, ci richiede di tirar martellate a dei chiodi così piccoli che è decisamente complicato e poco pratico riuscire a colpirli.Questo a lungo andare potenzia la noia, soprattutto considerando che Castle Renovator di problemi ne ha diversi.
Bug e problemi tecnici
Castle Renovator conferma gli stessi problemi rilevati nel Game Showcase, partendo dai controlli imprecisi. Muovere il personaggio è stranamente ostico e sfiora la frustrazione. Avanzare e muovere la telecamera insieme crea uno strano effetto che fa slittare il personaggio automaticamente verso destra.
Ci si ritrova quindi a combattere contro il gioco per cercare di far avanzare il personaggio in modo decente. Bisogna quindi pazientare e abituarsi ai limiti tecnici del gioco. Limiti visibili anche in gran parte delle location.
Il gioco, infatti, è afflitto da bug e ritardo vistosi di qualsivoglia elementi. Da mobili a interi alberi che appaiono con qualche minuto di ritardo. Visibili anche features sfocate e problemi di compenetrazione. Inoltre sono presenti anche oggetti sospesi nel vuoto, tra cui la stessa erba che ricopre il suolo.
Grafica e sonoro
Graficamente, Castle Renovator non sfiora la sufficienza, gravato da problemi e bug di vario genere e da una monotonia visiva che rischia di stancare abbastanza presto. Anche le animazioni funzionano poco e non convincono, risultando un po’ legnose. Gli sfondi sono poveri, anonimi e inefficaci a creare la dovuta profondità visiva.
La musica è l’elemento migliore di Castle Renovation, riuscendo a offrire ritmi accattivanti e decisamente medievaleggianti. Purtroppo però, sono abbastanza corte e quindi si ripetono di continuo.
Da segnalare che Castle Renovator presenta i sottotitoli in lingua italiana ma non tutto è stato tradotto come si deve. Ogni tanto troverai parole i inglese e anche qualche piccolo errore grammaticale ma niente di grave o troppo incomprensibile.