The Farm 51 ha lanciato la campagna Kickstarter di Chernobylite e ha rilasciato il trailer ufficiale della storia del gioco, che puoi guardare in copertina. Si tratta di un survival horror ambientato in una zona di Chernobyl che è stata realmente scannerizzata in 3D. Gli sviluppatori stanno raccogliendo, o almeno ci provano, 100.000 dollari di finanziamenti per espandere l’area di gioco e aggiungere funzioni extra.
Chernobylite verrà rilasciato a novembre 2019 in early access su Steam e seguirà la full release nella seconda metà del 2020. Dovrebbe arrivare anche una versione per console, ma non c’è ancora nessun dato certo su quale.
Intanto The Farm 51 ha rilasciato alcune informazioni sul gioco per fartelo conoscere:
Ucraina, 26 aprile 1986, ore 1:23. Questa è la data in cui la vita di 350.000 persone cambiò per sempre a causa dell’incidente di Chernobyl. All’epoca eri solo un giovane appassionato e ingenuo fisico che lavorava nella struttura e come tutti gli altri, hai perso quanto di più caro nella tua vita.
A distanza di 30 anni lotti ancora con i demoni del tuo passato e per cercare di terminare questa battaglia interiore, decidi di tornare nella zona interdetta di Chernobyl. Quello che non sai, è che in questi anni, l’inquinamento radioattivo di Chernobyl è aumentato a causa di una sostanza generata dall’esplosione, la Chernobilite. Molti “stalker” vivono ancora in quella zona e raccontano di strani accadimenti, forse causati proprio da questa sostanza.
Ignorando le leggende e i racconti per bambini, decidi di perseguire il tuo obiettivo e di cercare la tua ragazza scomparsa, o almeno, capire il mistero che si cela dietro la sua sparizione. Dovrai affrontare le radiazioni della Chernobylite, la presenza militare della zona, ma non solo; nuovi eventi e nuove presenze occupano adesso quei luoghi.
Chernobylite è un survival horror sci-fi degli stessi sviluppatori dell’acclamato Get Even. Il gioco offre un’esplorazione libera del suo mondo inquietante, scandita da combattimenti avvincenti, abilità uniche e una narrazione non lineare. Per avanzare nella storia, dovrai mettere in pratica le tue abilità di:
- Sopravvivenza – Alleandoti o annientando altri stalker della zona di Chernobyl. Le tue decisioni determineranno il destino dei tuoi compagni. Puoi prenderti tutto il tempo che ti serve per preparare la tua prossima mossa e riscrivere continuamente la tua storia, ma ogni momento che passa, le tue possibilità di sopravvivenza diminuiscono, i tuoi compagni muoiono, le scorte si esauriscono e una pattuglia nemica potrebbe scoprirti. Inoltre, pericoli soprannaturali sorgono tutt’intorno e in diverse forme. Ogni giorno porta nuove sfide, aggravando sempre di più la tua situazione. Pianifica ogni dettaglio se vuoi sopravvivere;
- Gioca seguendo le tue regole – Crea attrezzi e armi per proteggerti dai nemici, siano essi soldati o creature mostruose in agguato. Utilizza strumenti sofisticati per rivelare le fonti radioattive e i nemici, mentre ti sposti nella zona disseminata di pericoli. Resta nascosto, mantieni un basso profilo, raccogli le prove per ricostruire gli eventi del passato. Decidi tu cosa succede nel mondo intorno a te, riscrivi la storia trovando le prove o distruggendole;
- Esperienza – Quello che sai del passato non esiste più, la centrale adesso è un luogo infestato da pericoli di ogni genere, dalle radiazioni della Chernobylite ai nemici che ti danno la caccia, quindi, impara in fretta da quel che succede.
Chernobylite offre caratteristiche uniche e suggestive
- Esplora la bellissima, spettacolare ma terrificante scansione in 3D della zona interdetta di Chernobyl;
- Collabora o competi con altri stalker della zona e non fidarti di nessuno;
- Affronta e sopravvivi alle minacce della zona contaminata;
- Immergiti in una storia horror non lineare ed elettrizzante;
- Sfrutta le tue conoscenze di fisica e chimica per creare i tuoi attrezzi e le tue armi;
- Combatti contro creature mostruose dall’origine sconosciuta;
- Indaga, raccogli dati grazie a una serie di strumenti sofisticati, trova le prove o distruggile.
