Sviluppato e pubblicato da Ohsat Games in sinergia con Ratalaika Games, Chibi Ninja Shino-kun Treasure of Demon Tower è un platform a scorrimento orizzontale in 2D che propone una formula veloce, nostalgica e molto accessibile, il tutto con una pixel art vecchio stile e che prova a pescare direttamente dal folklore Giapponese, recuperando alcune creature (gli yokai, sì). Noi abbiamo indossato i panni del piccolo ninja rosso su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione!
Chibi Ninja Shino-kun Treasure of Demon Tower e la nostalgia canaglia
Chibi Ninja Shino-kun Treasure of Demon Tower non ha una storia da raccontare ma, anzi, sceglie la vecchia via dell’azione immediata, il tutto con una nostalgia anni ‘90 che insorge con prepotenza già solo dalla schermata iniziale. Entrando nei (pochi) dettagli, noi vestiamo i rossi panni di un piccolo (da questo il “chibi” del titolo) ninja vestito di rosso che ha come scopo unico quello di scalare la “Demon Tower”.
Tale torre è divisa in piani e ogni piano è composto da venti livelli tutti accomunati da un unico bioma. Il bioma è caratterizzato da una determinata tipologia di trappole, nemici e, soprattutto, colore e morfologia. Banalmente, il secondo piano è dedicato a un mondo fatto di lava con tanto di sfere infuocate salterine in pieno stile Super Mario mentre il terzo piano propone una serie di piani innevati con stalattiti pronti a caderci in capoccia.
Tra noi e l’obiettivo, ci sono una serie di trappole di vario genere e, soprattutto, gli yokai. Questi ultimi sono molto standard e, purtroppo, variano decisamente poco. La varietà estetica e ludica è ahi noi abbastanza scarsa ma, in compenso, il livello di sfida e relativa soddisfazione, non è da sottovalutare. Tutt’altro. Andiamo quindi a scoprire com’è vivere l’avventura di Chibi Ninja Shino-kun Treasure of Demon Tower.

Un classico action platform 2D
Chibi Ninja Shino-kun Treasure of Demon Tower è un titolo che non punta a innovare assolutamente niente, preferendo sfruttare l’effetto nostalgia e proponendo un’avventura lineare composta da cento livelli complessivi, suddivisi in cinque biomi differenti e con il livello di sfida che s’impenna già nel corso dei primi venti quadri.
Il piccolo ninja esordisce già con tutte le abilità a disposizione come il doppio salto, un non propriamente comodo salto su pareti, un rampino con cui aggrapparsi e strisciare sui soffitti (solo superfici piane), una mossa letale d’attacco ninja ravvicinato con cui stendere alcuni nemici e una poderosa scivolata per lanciare in aria le minacce e per sgusciare sotto trappole o in percorsi stretti.
Viene da sé che, con una così sfaccettata gamma di abilità (nessuna di queste inedite) la struttura dei livelli non può che adagiarsi su esse proponendoci una serie di percorsi completabili quasi tutti in una manciata di minuti e che richiedono un accurato studio e concatenamento frenetico di mosse e agilità. Il tutto, ricordandoci, che si tratta essenzialmente di un platform (menerai ben poco le mani visto che i nemici sono abbastanza pochi e fungono più da ostacolo).

Chibi Ninja Shino-kun Treasure of Demon Tower presenta quindi un sistema ludico immediato e fortemente accessibile ma anche discretamente ostico. Basta un errore e dovrai ricominciare dal principio o dall’ultimo check point attivato. Assicuriamo che, già nei primi venti livelli, morire sarà abbastanza comune anche soprattutto grazie a un salto a parete che non sempre funziona (bisogna sentire un effetto sonoro particolare e questi non sempre avviene).
In compenso, completare le sfide di Chibi Ninja Shino-kun Treasure of Demon Tower, appaga e soddisfa gli amanti delle sfide platform old school in quanto, soprattutto nelle fasi avanzate tra chiavi, pulsanti, piattaforme a tempo, nemici che ci inseguono e quant’altro, dovrai agire a ritmo sempre più serrato memorizzando le combo di azioni da eseguire.

Il titolo aggiunge poi due elementi extra: il primo sono i collezionabili, uno per livello e rappresentati dal simbolo dello Yin e Yang. Questi sono posizionate in zone “segrete” o in percorsi opzionali spesso molto difficili da raggiungere e ottenerli tutti è una sfida molto complessa. Il secondo elemento è il tempo, alcuni livelli possono essere completati in 30-50 secondi se si è veloci e precisi e questo non fa altro che aggiungere sfida alla sfida.
Ultima nota per le “boss fight” che sarebbe meglio definire “fasi finali” in quanto saremo vittime di una trappola più che di un nemico. Ci tocca a malincuore evidenziare come queste siano poco sfruttate, limitandosi a riciclarsi tra loro laddove c’era molto potenziale per dare vita a una maggiore creatività e variabilità di situazioni e sfide.

Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Chibi Ninja Shino-kun Treasure of Demon Tower presenta una pixel art vecchio stile e fortemente nostalgica che riesce a soddisfare almeno finché non ci si rende conto della pochezza di contenuti estetici. O meglio, della loro varietà. Il sistema corposo di biomi che, ricordiamo, coinvolge cento livelli, è afflitto da un riciclo costante di trappole e nemici che, a conti fatti, sono molto pochi in termini quantitativi.
Tradotto: i nemici iniziale li ritroverai anche nelle fasi finali, identici. A loro, purtroppo, si sommeranno pochi altri per un totale molto inferiore alla media dei congeneri. Anche il sonoro è afflitto da problematiche simili, scegliendo di riproporre la stessa sonorità per ogni bioma e quindi per ogni venti livelli. Infine, da segnalare l’assenza della lingua italiana ma considerando che non c’è testo a schermo, non è una grave mancanza.