È il caso di dirlo, Devolver Digital ha fatto di nuovo centro. Letteralmente stavolta. Dopo un trailer di lancio che fa venire voglia di giocare solo a guardarlo, abbiamo provato Children of the Sun e il nostro interesse non può che dirsi assolutamente confermato. Con qualche riserva, però. Ma andiamo con calma.
Children of the Sun pare presentarsi come un tipico sparatutto in terza persona, ma già dalla prime fasi di tutorial (ben congegnato e per nulla invasivo) ci accorgiamo di un piccolo dettaglio: non possiamo muoverci in giro per la mappa come vogliamo, ma possiamo solo girare intorno al livello che stiamo giocando, andando a destra o a sinistra. Il perché è presto detto: la nostra protagonista è una abile cecchina che ha un solo obiettivo in mente: far fuori tutti i nemici a cui ha giurato vendetta. Sparando un solo colpo. E ci riesce… a patto che ci riesca tu.
Un rompicapo psichedelico
Il gameplay alla base è semplicissimo da apprendere. Di livello in livello, dovremo eliminare tutti i nemici che ci troviamo di fronte. Per farlo, dovremo prima girare intorno alla mappa per individuarli tutti e marchiarli, per poi individuare il punto migliore in cui posizionarci per far partire il colpo. Una volta che il nostro proiettile avrà raggiunto un bersaglio, potremo reindirizzarlo verso il prossimo nemico da headshottare.
Sembra tutto molto semplice, ma già nei primi stage Children of the Sun mostra la sua anima da vero rompicapo. Infatti la traiettoria del nostro colpo sarà intralciata dagli ostacoli di varia natura, e dovremo quindi sfruttare diversi elementi ambientali per creare percorsi alternativi e allargare la nostra visuale per vedere tutti i bersagli. Ciò significa che dovremo fare un po’ di flipper tra serbatoi di auto da incendiare e qualche animale in movimento, così da cambiare di volta in volta il range da cui poter sparare al prossimo bersaglio.
I puzzle dei livelli sono ogni volta sfide interessanti e approcciabili in più maniere, e per ottenere un buon punteggio e piazzarsi in alto sulla leaderboard online bisognerà rigiocare un livello diverse volte. Tecnicamente non c’è molto da dire: il comparto grafico e sonoro non sono certo eccellenti, ma sono ben realizzati e svolgono il loro dovere a servizio dell’atmosfera e del gameplay. Puoi giocare usando mouse e tastiera, ma consigliamo tanto l’utilizzo di un gamepad. I controlli da mouse non sono infatti precisissimi.
Cosa non ci ha convinto in Children of the Sun
Lo stile grafico del titolo è davvero bello ed evocativo, e sicuramente fa parte di ciò che rende Children of the Sun un titolo unico. Quello che ci ha lasciato un pelo perplessi è la modalità narrativa utilizzata. La storia ci viene infatti raccontata tramite immagini statiche che si susseguono e ci mostrano le vicende vissute dalla protagonista. Lo stile grafico con cui le vignette sono realizzate è davvero interessante, ma a volte sono risultate difficili da interpretare e mostrate in un ritmo troppo serrato per poter essere apprezzate appieno.
Insomma, la storia che fa da sfondo a Children of the Sun non emerge forse con tutta la potenza che sembra possedere, ma ciò non va assolutamente a minare la bontà di un titolo divertente e promettente, che ti consigliamo assolutamente di provare.