Chuhou Joutai 2: Paraided! è un bullet hell, conosciuto anche come Danmaku o shoot’em up, che mischia la tradizione orientale con quella occidentale in una storia abbastanza carina e coinvolgente. In questo capitolo affronterai creature mitologiche, persone reali e oggetti magici con un unico obiettivo: evitare la cattura della Principessa Ereditiera.
Chuhou Joutai 2: Paraided! è uscito il 2 luglio sulla piattaforma di Steam e il suo costo è di €3,99. Non è per niente simile ai suoi simili, come Enter The Gungeon, ma è un buon gioco per permettere al giocatore di potersi allenare con qualcosa di leggero. Alla fine si tratta di un titolo semplice, in cui bastano due tasti per poter proseguire nell’avventura senza troppa difficoltà.
Chuhou Joutai 2: Paraided! ritorna con la Principessa del Kozan, Susumu e Kagami!
La trama di Chuhou Joutai 2: Paraided! non è tanto impegnativa, ma è comunque abbastanza carina per un gioco del genere.
La Principessa Ereditiera del Kozan ti ha incaricato di recuperare una reliquia che l’aiuterà a vincere questa battaglia contro SPASDOT: forze nemiche che vorrebbero rapirla e instituire un regime comunista nel paese.
I personaggi che hai a disposizione sono due, Susumu Takajima e Kagami Ochiai, facente parte della famiglia Ochiai: schintoisti che hanno un fortissimo legame con la famiglia reale Kozanese. Quest’ultima risulta essere in guerra, la Kozanese Civil War, e noi ne facciamo attivamente parte combattendo al meglio il nemico.
Susumu è un eroe giappo-americano di Kozan che si unisce alla battaglia portando avanti valori giusti e leali, nonostante sia stato accusato di aver provato a unirsi a SPASDOT. Ovviamente il nemico. Kagami, invece, è l’eroina della famiglia Ochiai armata direttamente dal nonno; anche se la potremmo utilizzare in battaglia, effettivamente il suo grande potere è quello politico, preferendo le parole piuttosto che le pistole.
Ogni sfida che affronterai sarà un pezzo di storia in più, dove i cittadini ti daranno nuovi indizi per affrontare il Diavolo Scarlatto, già visto nel primo capitolo del gioco; incontrerai la donna yukai del Santuario Hakurei, i Crimsoniti che tenteranno di uccidere la Principessa Ereditaria e tanti altri personaggi.
Non esiste un doppiaggio: solo visuale e musiche in 8-bit
Effettivamente Chuhou Joutai 2: Paraided! riporta un po’ indietro nel tempo, quando ancora nei bar si trovavano degli angoli adibiti a sale giochi con dei grandi cabinati. Si inseriva il gettone o le lire e lì passavamo ore su ore.
Non esiste un doppiaggio vero e proprio; l’avventura si basa su dialoghi scritti e una musica che non cambia più di tanto. Ogni elemento all’interno di Chuhou Joutai 2: Paraided! ha un aspetto retrò, a premiare l’enorme successo che hanno avuto i titoli arcade degli anni passati.
Nonostante non ci sia niente da dire sulla grafica (resa con questo stile apposta), sulla musica cade un’enorme pecca; alcuni segmenti musicali, presenti in svariate scene, risultano essere troppo aggressivi e se indossi le cuffie sei praticamente costretto a toglierle. Più volte mi è capitato, arrivando alla conclusione che era meglio giocare senza.
Probabilmente lo sviluppatore, Drillimation Systems, ha pensato che anche la musica dovesse avere la stessa resa di un cabinato dove, ovviamente, non vi erano cuffie o altri dispositivi simili.
Fortunatamente queste piccole pecche sonore non intaccano gli step di combattimento e tutto fila liscio come l’olio. Almeno ad un primo sguardo.
Combattimento da bullet hell, ma senza una componente importante
Cos’é un gioco bullet hell? Come hai potuto leggere all’inizio di questa recensione, il genere viene anche conosciuto come shoot’em hp o Danmaki. Si tratta di giochi descritti come un “inferno di proiettili” ed effettivamente la descrizione è calzante.
Basti pensare al più comune tra i bullet hell: Enter the Gungeon. Chuhou Joutai 2: Paraided! un po’ lo riprende, essendo quello il suo genere, e a differenza del titolo citato presenta vari livelli di difficoltà. Questo permette l’accessibilità a tutti i tipi di giocatori, da quello meno esperto a quello più avanzato.
Fino a qua non sembra esserci alcun problema, vero? Sbagliato; in giochi del genere è importante avere almeno un elemento che faccia dire al giocatore: “Accidenti, mi hanno colpito!”.
In tutto Chuhou Joutai 2: Paraided! non si riesce a capire quando si viene feriti se non quando la partita finisce con la propria morte. É vero che in basso a sinistra, sulla schermata, viene rappresentata la linea della vita con il numero di cuori che abbiamo a disposizione, però questo non basta. Gli occhi sono molto concentrati a guardare il campo, la mappa e tutti i proiettili che arrivano addosso all’eroe e a livelli più difficili è abbastanza complicato poter guardare bene il livello in cui siamo.
Sarebbe bastato un piccolo flash sul personaggio, un suono, qualsiasi cenno per permettere ciò. Un elemento così importante doveva essere inserito in maniera quasi obbligatoria, in modo da non rendere l’esperienza di gioco più complessa.
Non tutti è negativo; i comandi sono molto intuitivi e vengono spiegati sempre in alto a destra dello schermo o tramite un piccolo tutorial sul combattimento: con Z spari, con X utilizzi il tuo potere speciale per far fuori tutti i nemici, con WASD o le frecce direzionali ti muovi e… fine. Non c’è altro da spiegare, se non che Z funge anche da tasto d’accettazione o Invio.
“La vera forza del Vero Driller è la sua saggezza”
Questo è ciò che viene scritto come anteprima della trama su Steam; la storia di Chuhou Joutai 2: Paraided! viene approfondita nelle “Informazioni del gioco”, ma è un vero peccato che a inizio pagina ci siano scritte solo due righe a riguardo. In un primo momento il pensiero è stato quello di fare un collegamento con il primo gioco; magari lo sviluppatore ha pensato bene di inserire una frase accattivante per chi avesse già giocato al primo titolo? Non possiamo esserne certi.
Purtroppo, però, questa scelta non invoglia ad acquistare il titolo nonostante il prezzo sia assolutamente giusto per il tipo di gioco che è Chuhou Joutai 2: Paraided!
I requisiti di sistema che richiede sono veramente miseri e bene o male è accessibile veramente a tutti:
- Processore: 64 bit
- Sistema operativo: Windows 8 o 10 (consigliato) a 64 bit
- Processore: 64-bit Intel Dual Core
- DirectX: Versione 11
- Memoria: 142 MB di spazio disponibile
Esatto, nei requisiti non ho menzionato scheda audio e video in quanto basta solo averne una e il gioco è fatto. Non ha bisogno di componenti ultra tecnologiche o di ultima generazione e posso assicurarlo dal fatto che ho provato Chuhou Joutai 2: Paraided! su un PC abbastanza anziano.
Chuhou Joutai 2: Paraided! verrà rigiocato?
Probabilmente sì, anche grazie alla componente co-op che permette l’ingresso ad un altro giocatore. Non è facile giocare una partita di quasi 40 minuti in due, in quanto bisogna dividersi la tastiera o utilizzare un controller esterno (come in Crypt of the Necrodancer) e può risultare un po’ complesso. Tutto sommato è stata un’aggiunta molto gradita, al pari di un vero e proprio cabinato arcade.
Chuhou Joutai 2: Paraided! si presta bene nelle giornate con gli amici, per varie sfide a chi riesce a totalizzare il punteggio maggiore e non di certo per rivivere la storia dei protagonisti. Infatti, oltre alla modalità Arcade dove è presente la storia vera e propria, è presente la modalità Free Play dove è permessa un po’ più libertà.