Nonostante sia uno dei mercati più importanti al mondo, la Cina ha un rapporto piuttosto conflittuale con il gaming. Negli ultimi anni abbiamo visto innumerevoli sforzi per limitare il tempo e il denaro che i ragazzi possono investire nei videogiochi, tuttavia nonostante le restrizioni un organismo non governativo sta chiedendo regole ancora più severe per “proteggere” i minori.
Cina: nuove regole in arrivo
Questa settimana la China Audio-Video and Digital Publishing Association, un organismo non governativo, ha tenuto una conferenza di 2 giorni nella città di Guangzhou. Durante questo evento il segretario generale Ao Ran ha dichiarato che gli adolescenti “hanno una profonda consapevolezza dell’impatto negativo causato dal gioco, tuttavia l’industria dovrebbe rafforzare le attuali restrizioni”. Ao Ran ha chiesto di esplorare misure tecniche come il riconoscimento facciale, inoltre ha affermato che questi sforzi non dovrebbero provenire solo dalle società videoludiche ma anche dai genitori, i quali dovrebbero contribuire a garantire la sicurezza dei bambini e degli adolescenti.
Zheng Zhong, direttore senior della divisione di protezione dei giovani di Tencent, ha dichiarato che la società cercherà “modi innovativi per proteggere i minori“. Nel novembre dello scorso anno le autorità cinesi hanno segnalato che le restrizioni sui giovani sono state un successo e hanno contribuito a combattere la “dipendenza” dal gioco, infatti secondo i report il 75% dei giocatori minorenni ha adottato gli orari di gioco imposti dal governo.
Vi ricordiamo che in Cina i bambini e gli adolescenti di età inferiore ai 18 anni hanno una programmazione ferrea per giocare, dato che possono trascorrere del tempo con i videogiochi solo tra le 20:00 e le 21:00 il venerdì, il sabato, la domenica e nei giorni festivi, inoltre ai minori di 16 anni è vietato consumare live streaming a tarda notte.
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