I “cheat”, grazie ai quali gli utenti possono aumentare le proprie possibilità di vincita online, stanno creando non pochi problemi al settore dei videogiochi, provocando danni a livello economico e d’immagine. È ormai necessario agire in modo attivo per contrastare il fenomeno in aumento.
Esemplare la presa di posizione di Tencent, holding tecnologica cinese, che collaborando con la polizia di Kunshan è riuscita a sventare una grossa truffa in ambito videoludico: la vendita online di trucchi per videogiochi.
Operazione Chicken Drumstick
Dalla collaborazione è nata l’operazione Chicken Drumstick (letteralmente “coscia di pollo”) che ha stroncato un giro d’affari milionario, che stava iniziando a guardare anche all’ambito eSports. La polizia è intervenuta prima individuando il sito web responsabile della vendita illegale dei “cheats” agli utenti (tra cui cheats per Overwatch e Call of Duty Mobile). Questi ultimi avevano l’opportunità di pagare tramite piani tariffari giornalieri o mensili, che andavano dai 10 ai 200 dollari.
L’intervento della polizia cinese
In seguito, grazie all’intervento della polizia di Kunshan sono stati trovati i diciassette truffatori e sono stati arrestati ben dieci indagati. Gli agenti si sono poi occupati della distruzione del software con cui la società creava i trucchi. Infine hanno sequestrato beni per 46 milioni di dollari, tra cui auto sportive di lusso. Stando alle dichiarazioni dei poliziotti, l’operazione Chicken Drumstik ha contrastato “il più importante e grande caso di cheat di sempre”
L’aiuto di Tencent è stato fondamentale per la riuscita dell’intervento. L’azienda ha dimostrato che non basta essere solo a conoscenza dei fatti, ma è necessaria l’azione concreta.